Zappalà: Grave la chiusura del Day-Surgery all’ospedale Goretti

13/07/2014 di
stefano-zappala-latina

stefano-zappala-latinaFaccio sempre fatica a capire perché anche quando si parla di sanità la si butta sempre in politica. La Polverini avrà fatto bene o male, così come prima Marrazzo, Storace, Badaloni, ecc. Non mi sembra sia né facile né importante dire chi ha fatto bene o male. Ognuno assolve al proprio mandato in base al suo punto di vista ed il giudizio lo esprimono i cittadini al momento del voto.

Allo stato attuale il problema non è generico ma specifico: la chiusura del Day-Surgery Interdipartimentale. La precisazione della Direzione Generale, comunque apprezzabile, non risponde al vero in quanto negli anni passati un tale provvedimento non è mai stato preso, o meglio è stata chiusa l’attività chirurgica nel solo mese di Agosto, ma il reparto è sempre stato aperto, a disposizione dei pazienti operati, per accessi di nuovi pazienti e per poter ripartire immediatamente a pieno regime nel mese di Settembre. Partendo dal principio che certamente chi dirige la sanità provinciale non può non sapere, mi sembra utile ed opportuno che tutti siano informati di cosa stiamo parlando.

Presso il Day Surgery Interdipartimentale vengono svolte una serie di attività dei reparti chirurgici, atti a predisporre i ricoveri in day-surgery e in pre-ospedalizzazione. I primi dopo aver aperto la cartella clinica, espletato gli accertamenti pre-operatori vengono chiamati, ricoverati presso le stanze di degenza del day-surgery e la sera inviati a casa. I secondi che necessitano per il loro stato di salute di essere ricoverati, dopo il reclutamento, dopo aver espletato tutti gli accertamenti pre-operatori sempre presso il day-surgery, vengono chiamati e ricoverati nel reparto di appartenenza. Questa attività è svolta per la Chirurgia generale, Chirurgia vascolare, Ostetricia e Ginecologia, Interruzione volontaria di gravidanza (IVG), Neurochirurgia, Chirurgia Vertebrospinale, Ortopedia, Senologia, Urologia, Oncoematologia, Otorino, Chirurgia Universitaria dell’ICOT. In pratica i malati delle varie branche, vengono ricoverati, operati e dimessi in giornata senza essere ricoverati, e quelli reclutati in pre-ospedalizzazione avendo espletato tutti gli accertamenti vengono ricoverati il giorno prima o lo stesso giorno dell’intervento accorciando i tempi di degenza. A parte la doverosa precisazione sulla patologia neoplastica per la quale il day- surgery resterà aperto per tre giorni settimanali , il reclutamento delle IVG ( legge 194), verrà spostato presso la Divisione di Ginecologia ed a parte i problemi relativi all’Obiezione di Coscienza per il reclutamento del personale, andrà sicuramente a congestionare il reparto. Inoltre tutti i pazienti con patologia benigna che attualmente vengono assorbiti dal day-surgery interdipartimentale dove viene preparata per ciascuno una cartella clinica per conto del reparto di appartenenza, si riverseranno inevitabilmente sul Pronto Soccorso dell’Ospedale, aggravando ulteriormente la situazione.

Inoltre per quanto riguarda la nota di precisazione della Direzione Generale della AUSL: “Il day-surgery è quanto di più programmabile nell’attività sanitaria chirurgica……”, mi permetto di far osservare che ci sono pazienti oncoematologici che magari devono eseguire biopsie per stabilire se sono affetti da tumore ed eventualmente programmare il successivo trattamento, traumi otorino (fratture ossa nasali) o ortopedici (lesioni tendinee o rimozione di mezzi di sintesi), situazioni imprevedibili, le cui disposizioni regionali non prevedono il ricovero ospedaliero, ma che vengono prese in carico in tempo reale e trattate in regime di Day- Surgery.

In generale afferiscono quotidianamente al day-surgery circa trenta pazienti per visite, controlli e medicazioni e in media 4-5 pazienti vengono ricoverati, operati e mandati a casa in giornata. L’organizzazione prevede che il Lunedì si svolga l’attività chirurgica interdipartimentale ( Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Urologia, Neurochirurgia), il Martedì la Senologia, il Mercoledì l’Ortopedia, il Giovedì Otorino, il Venerdì Ortopedia ed il Sabato la chirurgia ambulatoriale, la cosiddetta APA. Tutti gli interventi vengono sempre effettuati in sala operatoria e tenuti in osservazione presso le stanze di degenza del day-surgery. Sono i medici dei singoli reparti che, a turno, svolgono la loro attività presso il day-surgery, senza appesantire le attività dei singoli reparti.

Tutta questa organizzazione ha un medico che coordina, ma in realtà vive solo su un caposala e sei infermieri. Si chiude tale struttura d’imperio, senza neanche aver doverosamente consultato i responsabili dei vari servizi, per valutare collegialmente vantaggi e svantaggi di una simile decisione, senza una motivazione scritta, ma verbale per la fruizione di ferie estive da parte del personale. In sostanza vengono recuperati dal Day- surgery tre infermieri che verranno utilizzati in tre reparti ospedalieri. Certo le ferie sono un diritto, ma di quale programmazione stiamo parlando se diventano indispensabili tre infermieri per mandare avanti i reparti ospedalieri?

Quindi la conclusione è facile: Si chiude il Day-surgery Interdipartimentale per recuperare tre infermieri e si toglie a trenta persone al giorno un riferimento preciso con conseguenze facilmente immaginabili.

La cosa incredibile è che si tratta di un provvedimento assunto da una Direzione Generale che dovrebbe garantire i diritti di tutti, personale ed utenza, cercando di risolvere e non aggravare i problemi dei cittadini.

Stefano Zappalà

  1. bravo discorso del politico. Ma ha fatto qualcosa finora per evitare questa chiusura?