Il Messaggero scopre la bufala dei vecchi tesori dei nonni defunti

04/06/2014 di
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Il titolo su ilmessaggero.it

Il quotidiano Il Messaggero ha scoperto la bufala dei vecchi titoli di credito trovati nelle case di defunti nonni. 

Storie al limite dell’incredibile, finite sulle pagine di molti quotidiani locali e nazionali. Tutti casi in mano all’associazione “Agitalia” che si occupa di convertire vecchi titoli di credito e che diffonde regolarmente comunicati stampa ricchi di dettagli e foto. Solo a Latina ben due storie nel giro di appena tre mesi: Anna Di Pietro (35 anni) che trova a Sermoneta un “tesoretto” di 140 milioni di vecchie lire in banconote e titoli di credito del Regno d’Italia oltre a buoni postali intestati ai nonni per un valore totale di circa 400.000 euro. Poi l’altra storia simile: Anna Maria Bruzzone (33 anni) trova un buono del tesoro del Regno d’Italia del valore nominale di 500 lire emesso negli anni ’30, che oggi potrebbe valere 44.000 euro.

Il Messaggero ha confrontato i numeri di telefono di entrambe le donne scoprendo che il cellulare era esattamente lo stesso. “Abbiamo telefonato – scrive Il Messaggero – alla prima signora che, dopo un momento di esitazione, ci ha raccontato volentieri la sua vicenda. Lei vive a Roma ma passa i fine settimana a Suio Terme dove ha una casa. Ora sta cercando di recuperare il vecchio buono del tesoro trovato nella casa del nonno. Insospettiti da tanti episodi simili, confrontiamo il numero di cellulare della signora Anna Maria con quello di Anna Di Pietro, la donna di Sermoneta. Qui la sorpresa: il cellulare è esattamente lo stesso. Non sarà mica la stessa persona? Dopo aver sentito Anna Maria Bruzzone, componiamo lo stesso numero. Risponde una donna con la stessa voce, un po’ nasale. Spieghiamo di volerla intervistare e chiediamo se stiamo parlando con Anna Di Pietro. «Sì sì sono io, mi dica». E via con la bella storia del nonno di Sermoneta che lascia un tesoretto di 400.000 euro”.

Il numero è lo stesso, la voce è identica. Sembra proprio che Anna Maria Bruzzone e Anna Di Pietro siano la stessa persona, probabilmente con un altro nome.

L’associazione dei consumatori Aduc ha segnalato più volte il comportamento di “Agitalia” definendo i loro comunicati (spesso pubblicati senza alcuna verifica) ad alto rischio di “bufala”. «In alcuni dei casi pubblicizzati – scrive l’Aduc – Agitalia afferma di aver raggiunto accordi transattivi col Ministero dell’Economia e le Poste, che avrebbero quindi pagato somme agli interessati. Non ci risulta alcun pagamento del genere, che del resto sarebbe impossibile perché il Ministero e le Poste non devono pagare un bel niente per quei vecchi titoli».

  1. ricordo un articolo dello scorso anno in cui si scriveva, piu’ o meno cosi: “i lavori inizieranno a fine settembre al fine di garantire il completamento per l’inizio della prossima stagione balneare”. E’ vero, come no!

  2. Senza contare di tutti quelli che ancora prendono le pensioni dei defunti genitori…