Fabio Isman a Cisterna per parlare dei predatori dell’arte

06/05/2014 di
Fabio Isman

Sabato 10 maggio, alle ore 10.30 presso l’aula consiliare del comune di Cisterna di Latina, sarà presentato il libro di Fabio Isman, I predatori dell’arte perduta. Il saccheggio dell’archeologia in Italia, vincitore del premio Estense nel 2009 e l’unico volume reperibile oggi in Italia, che ricostruisce la razzia e la depredazione di opere d’arte consumata dal 1970 al 2004.

Alla presentazione, organizzata dall’associazione culturale Mayhem e realizzata con il patrocinio del comune di Cisterna e di Lanuvio, oltre all’autore del libro, saranno presenti la dott.ssa Giuseppina Ghini, funzionario archeologico della Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio e il dott. Luca Attenni, direttore del Museo civico Lanuvino, che illustreranno il recupero della statua di Caligola a Nemi, che è stata tolta a un tombarolo, e il ritrovamento della stipe votiva in località Pantanacci, un altro recupero fatto grazie alla collaborazione della guardia di finanza, che ha bloccato quattro tombaroli che stavano scavando illegalmente. Quest’ultimo ritrovamento è una delle realtà archeologiche di maggior interesse scientifico degli ultimi anni nel panorama laziale e italiano.

“Questo vicenda – dichiara Manuela Rizzi, vicepresidente dell’associazione Mayhem, che si occupa di archeologia – ha coinvolto, oltre ai tombaroli e ai mercanti d’arte, anche grandi musei in tutto il mondo che consapevolmente hanno acquistato dei materiali scavati illegalmente in Italia”. Durante la presentazione del libro, Isman “mostrerà molte immagini inedite che non sono solo quelle presenti sul libro”.

Fabio Isman, collaboratore storico de Il Messaggero e di numerose riviste specialistiche, farà il punto della situazione su Cisterna, in particolare sulla vicenda del tempio di Caprifico di Torrecchia, unico al mondo. “E’ un evento molto importante per la città – conclude Rizzi – perché è la prima volta che viene a Cisterna un giornalista di calibro internazionale come Fabio Isman”.