Villaggio del Parco, sulla confisca deciderà la Corte Costituzionale

30/04/2014 di
villaggio-del-parco-sabaudia-latina-56897222

La Corte Costituzionale dovrà decidere se la confisca del Villaggio del Parco di Sabaudia è legittima. La Cassazione ha infatti inviato gli atti alla Consulta sospendendo il processo.

In ballo c’è l’applicazione della sentenza “Varvara” emessa dalla Corte di Giustizia Europea nel 2013 e oggi diventata definitiva. Questa sentenza è molto importante perché ha dichiarato illegittima la confisca di beni nel caso in cui il reato di lottizzazione abusiva sia prescritto. Fino ad oggi, infatti, l’Italia (in base a un’interpretazione della Cassazione) ha applicato la confisca come sanzione amministrativa e non penale. Per questo motivo, anche in caso di prescrizione dei reati, la confisca è rimasta in piedi.

Ora però la sentenza europea confuta questa interpretazione e rende incompatibile la confisca con i reati prescritti, esattamente il caso del Villaggio del Parco. Davanti alla Cassazione gli avvocati Carlo Alberto e Luca Melegari hanno posto ai giudici la questione della sentenza “Varvara” chiedendone l’applicazione anche al Villaggio del Parco.

Dopo ben 24 ore di camera di Consiglio la Cassazione ha deciso di “passare la patata bollente” alla Corte Costituzionale che deve decidere se l’applicazione della sentenza “Varvaro” sarebbe in contrasto con il principio costituzionale di tutela dell’ambiente e del territorio. Da questa decisione dipende la confisca del Villaggio e, potenzialmente, di tantissime altre lottizzazione confiscate in tutta Italia negli ultimi anni.

LA VICENDA. Per la lottizzazione abusiva di Bella Farnia in primo grado furono tutti condannati a due anni i 5 imputati. I giudici del collegio penale (presidente Raffaele Toselli) nel 2010 condannarono Carmen Lorenzi, proprietaria del terreno, il figlio Carmine Ciccone, due dirigenti del Comune di Sabaudia, Carlo Gurgone e Vincenzo D’Arcangelo, e l’ex sindaco Salvatore Schintu. In appello furono prescritti i reati a carico di Gurgone, D’Arcangelo e Schintu mentre Lorenzi e Ciccone rinunciarono alla prescrizione. La loro posizione ora è al vaglio della Cassazione e della Corte Costituzionale.

 

  1. evviva la devastazione del territorio!!!!!
    evviva la prescrizione dei reati contro il patrimonio pubblico e paesaggistico!!!!
    evviva l’italietta dei furbetti saccheggiatori dove non paga nessuno per ora, ma poi tutto verrà scaricato sulle generazioni successive!!!
    evviva il sistema politico economico liberticida propinato come liberale e democratico!!!!

    evviva l’italia dove puoi fare quel che vuoi l’importante avere i soldi per insabbiare qualunque reato!!!