Calcio, razzismo: Ghezzal con una banana gigante

30/04/2014 di
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foto instagram

È successo tutto per una banana, quella raccolta e mangiata dal calciatore del Barcellona Dani Alves in attesa di battere un calcio d’angolo. In mezzo c’è la lotta al razzismo.

Si parte dal calcio. Ma si arriva al baseball, al nuoto, al tennis e al basket. Chi più chi meno ha un seguito di tifosi buoni e meno buoni.

Dopo l’episodio Alves – che qualcuno ha giurato essere una trovata pubblicitaria -, il mondo del pallone ha esternato solidarietà e indossato bucce gialle. E non potevano mancare i giocatori del Latina che si sono fatti fotografare nello spogliatoio con banana pronta all’approdo nello stomaco. Ma c’è chi ha fatto di più. Come Abdelkader Ghezzal, da tempo noto per gli ironici siparietti condivisi sui social network. L’attaccante algerino si è presentato con il frutto plastificato che copriva buona parte del corpo. Un momento per sorridere. Ma soprattutto per cercare di annullare gli effetti di una bassa cultura che categorizza gli uomini per il colore della pelle.

  1. Peccato che nessuno abbia visto la bottiglietta d’acqua ai piedi di Alves.
    Tutti oramai coi paraocchi a farsi foto co le banane…..ma quale raSSismo, un atto di un idiota teppista che va condannato al pari del lancio di monete, bottigliette o quant’altro.
    Perchè quel tizio se aveva un’arancia avrebbe lanciato quella
    Ma non avrebbe fatto notizia

    LE BANANE MANGIATEVELE