Volley, la brutta figura di Fonteles contro l’Andreoli Latina

31/03/2014 di
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Ci sono modi e modi per festeggiare una vittoria sportiva. Che sia in ambito locale, nazionale o europeo poco importa. Perché l’eleganza non sta a casa di tutti. E allora ti giri un attimo e vedi Felipe Fonteles, un ragazzone di centonovantotto centimetri, professione pallavolista, che cammina verso di te con le braccione larghe in segno di possesso come a voler prendersi tutto il parquet. Niente di strano. Se non che il ragazzone si avvicina dove non dovrebbe, ossia nella zona di campo assegnata alla panchina avversaria e con aria altezzosa rischiando di scatenare l’ira dei presenti.

È successo al termine della finale di ritorno di Challenge Cup, giocata sabato, tra il Fenerbahce e l’Andreoli Latina. Il dispetto, così com’è stato avvisato, non è andato giù ai tifosi pontini. Ma anche agli appassionati della pallavolo che da sempre categorizzano questo sport come uno dei più corretti. E allora vai di insulti e minacce d’attesa in giro per l’Italia e lasciate alla bora di Facebook e Twitter. Tra l’altro Fonteles in Italia c’ha giocato: dal 2000 al 2007 a Modena. Sette anni in cui, volendo essere poco amici della bandiera tricolore, deve aver seguito esempi sbagliati.

In queste ore Fonteles si è scusato, ha ammesso di essersi lasciato sorprendere dall’adrenalina della vittoria e ha detto che non ce l’aveva né con l’Andreoli e tantomeno coi suoi tifosi. Fatto sta che  il ragazzone di centonovantotto centimetri con quel gesto avventato s’è giocato la buona accoglienza per un eventuale ritorno. Un’accoglienza che non sarà certo a braccia aperte.

IL VIDEO:

  1. Ma io dico, del commento dello speaker in casa nostra nessuno parla? C’è la siamo cercata: antisportivo è dire poco. Abbiamo fatto una figura barbina in tutta Europa. Smettete di fare giornalismo da scrivania è andate sui campi ogni tanto per vedere quello che succede…