Sequestrati reperti archeologici in casa di una coppia di fotografi

14/03/2014 di

Nell’ambito dei controlli coordinati dal comando provinciale di Latina volti alla tutela del patrimonio storico ed archeologico del territorio Pontino, nella giornata di ieri i finanzieri della tenenza di Terracina hanno sequestrato numerosi reperti di interesse archeologico, storico e culturale rinvenuti a casa di una coppia di fotografi terracinesi.

A seguito di perquisizione domiciliare eseguita su decreto dell’autorità Giudiziaria di latina ha permesso ai militari, coadiuvati da un archeologo Nominato ausiliario di polizia giudiziaria, di scoprire ben 21 reperti, tutti di interesse archeologico molti dei quali risalenti tra il II secolo a.c. ed il IV secolo d.c.. Si tratta principalmente di anfore, colli d’anfora, lingotti di piombo, un gocciolatoio, nonchè un catino del ‘700.

Di grande interesse è stato il rinvenimento di un dolio dell’altezza di circa due metri perfettamente conservato. La sua capacità è stata calcolata attorno ai 1.000 litri, equivalenti a circa 40 anfore, una capacità che evoca i grandi contenitori di 40 e anche 50 Anfore citati da catone e columella destinati prevalentemente a contenere vino. Quello rinvenuto a Terracina è tra i più grandi mai rinvenuti, utilizzato per contenere grano e/o legumi da conservare nei Magazzini romani. I responsabili sono stati denunciati ai sensi degli art 648 c.p. E art.176 del D.l. 42/2004 per non aver presentato comunicazioni presso la Sovrintendenza che legittimassero il possesso dei reperti.

  1. e quei reperti mai si saprà da dove sono arrivati se acquistati in nero o da quali scavi archeologici più o meno leciti trafugati, sarà impossibile stabilire l’area di provenienza il sito esatto per collocarli nelle giuste sedi storiche.