Nexans dice no Unioncavi, protestano i sindacati

24/09/2010 di
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Sono ormai diversi mesi che i lavoratori della Nexans presidiano il sito produttivo di Borgo Piave. Nonostante la dura lotta, la vertenza non vede ancora una soluzione ma la cosa più sconcertante è che, il rappresentante legale della Unioncavi ha ufficialmente comunicato che la Nexans non è disponibile a cedere o iniziare alcuna trattativa con un’azienda che rappresenta in Italia la concorrenza nel settore dei cavi.

Lo riferiscono le Segreterie Provinciali di Femca CISL – Uilcem UIL – Filctem CGIL che, appresa la notizia, hanno “immediatamente stigmatizzato il comportamento dell’azienda facendo appello a quello che era il veto, caduto in sede ministeriale al MISE di Roma dove la Nexans aveva dichiarato che non c’era alcuna pregiudiziale nei confronti di aziende produttrici di cavi, per la reidustrializzazione del sito.

Le federazioni di categoria – continua la nota – hanno immediatamente informato le Confederazioni CGIL – CISL – UIL che dovranno far sentire la propria voce in sede territoriale dove al più presto si dovrà insediare un confronto serrato per far recedere la multinazionale francese da questa decisione sciagurata che lascia ancora di più con l’amaro in bocca questi lavoratori che ormai da diversi mesi stanno vedendo svanire il proprio futuro. Sicuramente la risposta più appropriata verrà nei prossimi giorni con una serie di manifestazioni che dovranno coinvolgere tutte le istituzioni locali, provinciali e ministeriali”.

  1. che amarezza ci dicevano che per mantenere i posti di lavoro non avrebbero avuto pregiudiziali, alla luce dei fatti non è vero.
    Non sappiamo se la proposta Union sia valida perchè non ci è permesso di vagliarla anche se altri pretendono di farlo per noi.
    Il dubbio più grande che ora nasce può far pensare che forse prima di Union altri Investitori siano stati scoraggiati ……..ma dove sono le Istituzioni che vigilano? ………….