Bottoni: “Gli avvisi Tia del Comune potrebbero essere illegittimi”

01/03/2014 di
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Il Comune di Latina ha recentemente inviato ai cittadini, alle imprese e ai titolari di partita IVA in genere Avvisi di accertamento per il pagamento della Tassa di Igiene Urbana (T.I.A.) sugli anni 2007, 2008 e 2009.

“Da un esame di detti Avvisi – spiega il Presidente della Consulta Provinciale Utenti e Consumatori, Antonio Bottoni – molti di essi potrebbero contenere elementi di criticità, tali da renderli annullabili con ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale. In particolare, il maggiore argomento utile da valutare a tal fine sono le annualità per le quali la richiesta di pagamento del tributo è prescritta, quali, ad esempio, il 2007 e, per quegli avvisi che sono stati notificati ai contribuenti dopo il 31 dicembre del 2013, anche il 2008, poiché il termine utile per notificare tali provvedimenti è di 5 anni. E’, inoltre, opportuno informare la cittadinanza che la data oltre la quale si verifica la prescrizione dei termini è quella nella quale l’atto viene consegnato dal servizio postale al contribuente e non, come da qualche parte si sostiene, quella di spedizione dell’atto stesso. Ad esempio, un Avviso di accertamento contenente la richiesta di pagamento relativa agli anni 2007, 2008 e 2009, spedito il 28 dicembre 2013 (com’è realmente accaduto in una gran parte di casi di cui si ha conoscenza), se è stato consegnato al contribuente dopo il 1° gennaio 2014, è prescritto per le annualità 2007 e 2008.

Tuttavia – continua Bottoni – è opportuno sapere che il ricorso alla Commissione tributaria può essere presentato anche qualora si sia prescritto il diritto a richiedere il pagamento per il solo l’anno 2007. Ciò stante, la Consulta Provinciale degli Utenti e dei Consumatori invita gli interessati a controllare se abbiano ricevuto Avvisi di accertamento contenenti richieste di pagamento della T.I.A. per le annualità 2007 e 2008 (o il solo 2007), al fine di valutare l’opportunità di rivolgersi ad una delle Associazioni di tutela dei consumatori ad essa aderenti, per far esaminare la propria posizione ed, eventualmente, stabilire se effettuare o non il ricorso alla Commissione Tributaria per l’annullamento integrale dell’Avviso di Accertamento, con richiesta di condanna alle spese dell’amministrazione”.