Indagine Animali in città, a Latina l’attenzione è scarsa

26/02/2014 di
cani-guinzaglio-latina

Ancora «poca» l’attenzione per la gestione e la tutela degli animali nei capoluoghi del Lazio, secondo «Animali in Città», l’indagine di Legambiente che valuta i servizi e le attività dei Comuni capoluogo a favore degli amici a quattro zampe.

«Le amministrazioni comunali – sottolinea Legambiente – fanno poco per fermare il randagismo a fronte delle risorse economiche impiegate. Roma si piazza in 9° posizione su 15 grandi città con un punteggio di 30,84 su 100, Latina 35esima su 44 fra le città medie con 28,75 e Frosinone in posizione 18 su 45 sulle piccole con 39,72. Viterbo e Rieti non sono inserite in classifica perché non hanno risposto al questionario.

Saranno sempre troppi i cani e gatti che soffrono in strada a Roma se non si incentiva anagrafe e sterilizzazione degli animali d’affezione: unici risultati evidenti l’enorme sforzo per le adozioni, le difficoltà nella restituzione di cani ai proprietari e l’aumento dei costi per i cittadini.

Latina poco meglio e qualcosa in più fa Frosinone che indica una buona media di cani restituiti o dati in adozione. Roma è la città che spende di più in Italia, fra le amministrazioni che hanno risposto al questionario, dichiarando di investire 3,4 euro/cittadino. Latina spende 1,6 euro/residente e Frosinone 2 euro/residente».

«Secondo gli ultimi dati dell’anagrafe canina nazionale, il Lazio è una delle regioni con il maggior numero di cani »noti« rispetto ai cittadini, almeno uno ogni 10 abitanti con ben 550.489 cani, ma ancora si fa poco per i cittadini e i loro animali d’affezione – dichiara Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio. Aree cani, controlli, canili rifugio che attendono da tempo risposte, denotano che nella Capitale, ad un alto investimento pro-capite per gli amici a quattro zampe, corrisponde solo un mediocre risultato. I romani vedono bene quanto gli operatori dei canili e i volontari per strada facciano salti mortali per mantenere risposte decenti ai cittadini pur a dispetto della corsa ad ostacoli giornaliera a cui sono sottoposti. A Roma è urgente superare la situazione attuale che vede uno stallo prolungato degli ultimi 5 anni sulla qualità delle politiche a servizio dei cittadini e dei loro amici a quattro zampe».

«Rispetto all’attenzione e alla conoscenza della presenza di cani nel territorio, Frosinone è l’unica a dichiarare il dato – conclude Legambiente – Nel capoluogo ciociaro risulta un cane ogni 16 residenti. Nessun comune laziale indica il dato sulla presenza degli spazi in città dedicati agli animali, misurato come rapporto tra il numero di cittadini residenti e il numero di aree cani urbane dichiarate».

  1. Quanta attenzione e preoccupazione x gli aniamali (ed è giusto,c mancherebbe),ma quando ca..o cominceranno a pensare ai cristiani che nelle cittá vi abitano?….,ormai la situazione è diventata insostenibile e ogni pretesto è buono x lamentarsi contro questa gente che c governa(destra ,sinistra,nn faccio distinzioni),ogni pretesto è buona x esprimere la nostra rabbia verso coloro che neanche provano a far in modo che la situazione miglori,il problema degli italiani è proprio questo,è che siamo italiani appunto e nn ucraini….,chi vuol capire capisca

  2. Veramente a “Latina” c’è poca attenzione anche verso gli umani!! provate a passeggiare con bambini piccoli e i passeggini persino al centro (storico?!) Mettetevi per un attimo nei panni di un disabile con difficoltà a muoversi, oppure osservate il verde pubblico e gli spazi riservati ai bambini per giocare, l’arredo urbano, le aiuole sui marciapiedi tristemente vuoti (alberi tagliati chissà quando)……a volte mi chiedo se questa città ha un “sindaco” che in qualità del primo cittadino, perlustra il territorio di sua competenza!
    Ah no, che ingenuo….cerca di proteggersi dal “suo territorio” spendendo 130,000 euro per la sorveglianza dell’ingesso del comune affidata ad una ditta di Reggio Emilia!!!!