Pedofilia, nel Lazio record di contatti tra adulti e adolescenti

09/02/2014 di
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Interazioni sessuali tra adulti e adolescenti: nel Lazio sono accettabili per il 34% degli italiani, siano esse virtuali o fisiche. Gli abitanti del Lazio primi in Italia per avere tra i propri contatti giovani che non conoscono personalmente (35%); quasi la metà (46%) vuole trovare in rete un rapporto di affetto o di amore. Per oltre 1 intervistato su 20 l’iniziativa parte esclusivamente dai ragazzi. È quanto emerge da un’indagine Ipsos per Save the Children.

L’interrelazione sessuale tra un minore e un adulto è ritenuto «accettabile» per il 34% dei gli abitanti del Lazio: il 20% ritiene che lo sia sempre mentre il 14 solo se sussistono determinate condizioni. Sono molti coloro che si affacciano alla rete per colmare un importante vuoto relazionale e affettivo della vita reale: il 46% dei laziali infatti afferma di utilizzare il web – soprattutto i social network – per conoscere persone disponibili a fare amicizia o ad intrattenere un rapporto di affetto o amore. Il 35% degli adulti laziali ha tra i propri contatti adolescenti che non conosce personalmente.

Il 79% dei laziali pensa che le interazioni sessuali tra adulti e adolescenti siano diffuse e trovino in internet il principale strumento per iniziare e sviluppare la relazione, che può sfociare nell’incontro fisico. Oltre 1 intervistato su 20 attribuisce la responsabilità esclusiva dell’iniziativa di contatto agli adolescenti.

I ragazzi laziali di oggi sono considerati infatti dagli italiani più disinvolti nell’approccio con gli adulti (30%), e sessualmente più precoci (41%), ma comunque impreparati nel gestire una relazione sessuale con una persona matura (43%). Per contro, per 2 intervistati su 100, la relazione sessuale con un adulto potrebbe addirittura essere formativa per il minore.

La consapevolezza e la parziale accettazione delle relazioni di natura sessuale tra adulti e minori, tuttavia, non esclude il giudizio sugli adulti che intraprendono relazioni di natura sessuale con adolescenti, ritenuti irresponsabili dal 53% degli intervistati o emotivamente immaturi (37%).