Bike sharing? Un fallimento: il Comune ritira le bici abbandonate

06/02/2014 di
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Addio, senza rimpianti, al servizio di bike sharing “al centro in bici”, un totale fallimento a Latina. La commissione ambiente, su iniziativa del consigliere Comunale Maurizio Patarini, all’unanimità ha indicato agli uffici di procedere alla completa rimozione delle biciclette, ormai abbandonate al degrado, che verranno destinate a fini sociali. Contestualmente si andrà a strutturare un nuovo servizio, più moderno ed innovativo.

«Il servizio di bike sharing “Centro in Bici”, allo stato attuale non rappresenta più un servizio alla collettività, piuttosto una forma di degrado urbano. Dopo le innumerevoli lamentele pervenute e preso atto che le biciclette sono inutilizzabili mancando ad esse selle, manubri, ruote, pedali ritengo opportuno il ritiro immediato visto anche il danno all’immagine che arrecano all’amministrazione di questa città».

Contemporaneamente alla rimozione delle biciclette, si è dato mandato a intervenire con la pianificazione per nuovo servizio che possa prevedere anche il coinvolgimento di privati o commercianti della nostra città.

Tra le varie assurdità del servizio, l’obbligo di riportare la bici nella stessa rastrelliera da dove era stata presa.

  1. Grande giovannino voglio vedè che ci fanno con delle bici tutte arrugginite!!! Mitico giovannino il sindaco sperperino!!! Dacci indietro i soldi!!!! Stolto!!!!

  2. Come poteva finire una storia simile ? A pernacchie, con Patarini a fare il notaio del fallimento

  3. E le ritirerà qualche cooperativa cooptata dalla stessa amministrazione????
    CHE CHIAREZZA!!!

  4. quello che non capisco è perché questo Servizio, il C’entro in bici, presente in decine di città italiane (a Lodi hanno 92 bici in servizio) a Latina sia fallito.
    il problema non è il servizioni in sé, ma il fatto che non sia stato mai realmente GESTITO in modo serio, ma abbandonato dalla/e stessa/e amministrazione/i!
    con tutto rispetto per l’amministrazione, non diciamo che la colpa è del servizio in sé, se poi in decine di altre città italiane funziona e anche bene!!!
    andate a vedere ad esempio come il servizio è gestito a Lodi: io ci sono stata l’anno scorso, impeccabile, tanto di pensiline, totem informativi e soprattutto chiarezza dell’informazione!!!
    http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/801
    vorrei ricordare che il servizio è presente in 102 comuni italiani.,..
    http://www.centroinbici.it/

  5. “Tra le varie assurdità del servizio, l’obbligo di riportare la bici nella stessa rastrelliera da dove era stata presa.”
    mi sembra proprio una scusa, questa affermazione dimostra che chi l’ha scritta non ha neanche compreso il senso del servizio…

  6. Prima fanno fallire il servizio non pagando chi doveva occuparsi della manutenzione di quei mezzi e mandando in questo modo al macero le biciclette e poi spendono altri soldi pubblici per comprare nuove bici e rifare da capo il bike sharing in una città dove prima di questo servizio servirebbero come il pane le piste e le corsie ciclabili; come se un gestore di una linea tranviaria spendesse prima i soldi per comprare i vagoni del tram e poi pensasse a costruire le linee dei binari per farli circolare. Ops, questa l’ho già sentita a Latina!

  7. Io ste biciclette nn l ho mai viste….è quelle che magari c erano se le saranno fregate….no no un bel servizio.la prox volta invece che comprarla aspetto che le mette il comune.

  8. Di Giorgi il sindaco più incompetente che questa città abbia mai avuto. Un disastro totale

  9. ottima mossa, digli che se ne vanno a piedi!!!!
    se volete la bicicletta COMPRATEVALA!!!

  10. Cinico, come si fa a non essere d’accordo con te! Cè stato infatti un ministro “illuminato” che disse : “la cultura non si mangia” senza capire invece che la cultura è TUTTO.

    Ho visto con i miei occhi le bici ancora attaccate alla rastrelliera (dopo l’incrocio via Carturan e il viale XVIII dicembre, nel parcheggio grande) presi a calci dai ragazzini di 13-14 anni. Io dall’altra parte della strada li ho urlato e quando hanno visto che attraversavo la strada sono scappati!! La scena era devastante, le bici con parafango posteriore attorcigliato, raggi rotti, cavetti strappati…..e le famiglie?!
    Ci vuole la cultura, educazione civica…….eppoi per ennesima volta ripeto: “la gente si adegua alle leggi APPLICATE” e ricordiamoci che il pesce puzza dalla testa!!!!

  11. Devo constatare che le bici furono messe da altri in passato.
    Qualcuno ricorda chi?. Chi ha sperperato?.