Museo della Terra Pontina, 6.000 visitatori nonostante la poca pubblicità

05/02/2014 di
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Presenze rilevanti al museo della Terra Pontina nonostante la mancanza di un’adeguata campagna conoscitiva.

“Il Museo della Terra Pontina – spiega l’assessore Gianluca Di Cocco –  istituito il 3.07.99 da ARSIAL nella sede storica di Latina palazzo ex ONC, che rappresenta il primo riferimento istituzionale in grado di testimoniare concretamente il passato della città e di salvaguardare le sue radici storiche, ha raggiunto comunque importanti traguardi in termini di presenza. Attualmente il Museo della terra Pontina- struttura in carico al mio assessorato – dichiara l’assessore Di Cocco- rimane aperto tutti i giorni della settimana ad orari prestabiliti ed effettua, su prenotazione, eventuali aperture straordinarie. Gli orari settimanali di apertura sono: mattino : martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 10,00 alle 13,30 pomeriggio: mercoledì e venerdì dalle ore 15,30 alle ore 18,00. Oltre al normale flusso di visitatori giornalieri, sono state effettuate visite guidate di gruppi organizzati, aperture straordinarie per gruppi di visitatori, convegni, conferenze, mostre e concerti. Si sono avuti incontri con studenti universitari italiani e stranieri delle facoltà di ingegneria  civile, architettura, archeologia, antropologia, sociologia, statistica e ingegneria idraulica che nel preparare la loro tesi di laurea sui diversi aspetti della Bonifica del territorio Pontino, chiedono chiarimenti e copie della documentazione in possesso al museo”.

Le utenze giornaliere sono minimo di 10 visitatori per un totale di circa 3.000 presenze annue. Le presenze registrate per le varie manifestazioni sono 2.850, per un totale di circa 6.000 presenze annuali.

IL MUSEO. Il Museo è ubicato in piazza del Quadrato a Latina, nello storico edificio dell’ex O.N.C. (Opera Nazionale Combattenti), l’Ente che realizzò la maggior parte della bonifica integrale dell’Agro Pontino. Il palazzo, del 1932, come tutta l’area della Piazza, è di particolare interesse; fu una della prime realizzazioni di Littoria ad opera dell’architetto Oriolo Frezzotti e costituisce, con gli altri edifici della Piazza, un’isola di armonia originaria pressoché intatta. Il  Museo,  allestito con oltre un migliaio di reperti, distribuiti nelle varie sale, ripercorre la storia del XX secolo, dal pre-bonifica, alla trasformazione agraria dell’Agro Pontino, alla sua antropizzazione.

E’ suddiviso in  5 sezioni:

– pre-bonifica
– sezione scientifica: la malaria
– trasformazione agraria, appoderamento
– il quotidiano del pioniere
– sezione artistica

  1. L’ho visitato alcuni anni fa: è veramente molto bello, peccato che l’area esterna con alcuni attrezzi agricoli, quando passai vicino alcuni mesi fa era in totale abbandono, non so ora come è,
    Di Cooco potrebbe rendersi socialmente utile e andare con falce e forcone a ripulire di persona, così si meriterebbe almeno una parte dello stipendio che percepisce come assessore a spese di noi cittadini.