La lettera/Pannone: realizziamo il quartiere della cultura

26/01/2014 di

Gentile redazione,

neanche un’insegna o un cartello indicare il mercato annonario da due settimane trasferito presso l’ex consorzio agrario. All’ingresso da via don Minzoni una vecchia struttura in legno riporta ancora la scritta“Expò Latina” che risale a 12 anni fa. Il trasloco è stato fatto tra polemiche, ritardi e mugugni e dovrebbe essere una sistemazione provvisoria in attesa che in P.zza dei Mercanti vengano realizzati i lavori e finalmente ridata dignità e decoro al mercato del centro. Ma sapere quando la città si potrà riappropriare di uno degli edifici storici più significativi è un quesito senza risposta. Il rischio vero è che il provvisorio diventi definitivo e che con il tempo tutto vada nell’oblio, magari per far occupare tutta l’area da qualche moderna catena commerciale, possibilmente straniera. Non solo rischiamo di giocarci il mercato annonario e di sprecare un luogo che servirebbe anche al rilancio delle produzioni agroalimentari pontine, ma nel frattempo viene “sterilizzato” il progetto di realizzare dietro il teatro la “Casa delle Arti e della Musica”, una delle poche idee per rilanciare la creatività artistica ed artigianale del nostro territorio.

Sotto la volta disegnata da P.Luigi Nervi bancarelle di frutta e verdura, stand di carni e banchi del pesce; un’armonia odori, colori e voci diversi da quelli prodotti da strumenti musicali, cori, orchestre e botteghe artigiane. Ma i cittadini rimangono del tutto estranei, tra chi non conosceva la possibilità di un’idea innovativa e chi neanche sa né può accorgersi che in quel luogo oggi c’è l’antico mercato.

E’ giusto che le piccole attività commerciali che fino a qualche giorno fa si trovavano nel mercato annonario restino ancora in centro e trovino una sistemazione di passaggio, ci mancherebbe! Ma per il solo tempo necessario a riqualificare una struttura per decenni abbandonata a se stessa.

Quel di cui ha bisogno Latina, però, è una riqualificazione culturale ed urbanistica che dia spazio alla creatività del territorio. L’area tra Palazzo Emme ed i giardinetti è quasi naturalmente destinata alla promozione culturale ed artistica. Al Teatro ed alla pinacoteca dovrà aggiungersi la Casa delle Arti e della Musica proprio nei capannoni dell’ex Consorzio Agrario. Magari, in vista dello scioglimento dell’Ente Provincia, la struttura oggi destinata a sede di alcuni assessorati sempre in via Don Minzoni potrebbe essere ceduta al Comune per realizzare la biblioteca municipale.

Insomma, in pieno centro, propongo di realizzare il “Quartiere della Cultura e della Creatività”.

Giuseppe Pannone

  1. Anche per gli sfigati dell’alcol, liberiamo la zona pub.
    Vi è sorta anche una non meglio descritta discoteca, il giovedì in particolare.
    Chi ne deve controllare la regolarità.
    Pannone fai una verifica.

  2. Fa quasi tenerezza questa giusta e sacrosanta indicazione,poi quando penso a questa povera citta’ ormai spartita e dominata in tutte le forme e livelli Dall ignoranza la furbizia e malaffare…..quartiere Della cultura? Sarebbe eccezionale in una terra che e’ sprofondata nella melma Della delinquenza e del malaffare, Della droga e degli inciuci tra chi controlla tutto dallo sport alle costruzioni

  3. Discutibile quanto si vuole, ma finalmente leggo una proposta sensata.

    Aggiungo, una città con radici ancora giovani come la nostra, non può permettersi di perdere un luogo “rappresentativo” e identitario come il mercato coperto del centro.

  4. Pannone invece di pensare a farsi pubblicità elettorale per un partito di OPPOSIZIONE che nn si e’ mai opposto alla malapolitica imperante a latina dovrebbe tacere….
    stiamo arrivando… Potrete scegliere veramente al di fuori delle caste, degli ignorantoni stellati e del partito della torta