La Provincia, niente accordo e diffida per i lavoratori in assemblea

13/01/2014 di
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Prosegue la protesta dei giornalisti e dei poligrafici del quotidiano “La Provincia” di Latina in assemblea permanente da giovedì sera presso la sede di Frosinone, dopo la chiusura della redazione di Latina. Nel corso della giornata di ieri ai lavoratori – senza stipendio da maggio – la Effe Cooperativa spa ha presentato una proposta insoddisfacente: la copertura di circa una mensilità (su nove che ne deve) per chiudere l’accordo in Regione per una cassa integrazione a zero ore, senza alcuna concreta garanzia sulle altre spettanze.  L’offerta è stata rifiutata dai dipendenti, in accordo con le organizzazioni sindacali e con l’Associazione Stampa Romana. Dura la replica dell’azienda: il presidente della Effe Cooperativa, ha diffidato i lavoratori a proseguire la protesta all’interno dei locali del giornale.

“Protesta – spiega l’assemblea dei lavoratori del quotidiano – che consiste in un’assemblea permanente nella sala riunioni della redazione di piazza Caduti di via Fani, indetta da Stampa Romana e Slc Cgil e per la quale è stata data immediata comunicazione alle Prefetture e alle Questure di Latina e Frosinone. Va aggiunto che i lavoratori in protesta, hanno già chiesto un incontro all’imprenditore Arnaldo Zeppieri, in qualità di ex presidente della Effe e di socio di riferimento della testata del Gruppo Zeppieri Costruzioni, per cercare una soluzione a questa assurda e drammatica impasse: 21 famiglie sul lastrico, senza 9 mensilità, in attesa della definizione di un accordo per la cassa integrazione e senza prospettive per il futuro, vista la chiusura della redazione di Latina da parte dell’azienda avvenuta lo scorso 5 gennaio”.

I lavoratori in assemblea de “La Provincia”, nelle scorse ore, hanno ricevuto la solidarietà di numerosi cittadini e dei consiglieri regionali Enrico Forte del Pd, Giuseppe Simeone di Forza Italia e Rosa Giancola del gruppo Per il Lazio. “Hanno mostrato un particolare interessamento per il caso – hanno detto i dipendenti – preannunciando interrogazioni e verifiche”.