Pallanuoto, spogliatoi proibiti per gli atleti: scoppia la polemica

06/01/2014 di
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Gentile Latina24ore.it

pensavamo che il 2014 partisse con il piede giusto per quanto concerne l’utilizzo della piscina di via dei Mille dopo il faticoso accordo fra le società per la distribuzione delle ore per gli allenamenti. Invece ieri è successo qualcosa d’incredibile. Erano in programma partite di campionato giovanile, quindi in acqua dovevano andare dei bambini di Latina e Roma, ma con grande sorpresa, non avendo la piscina all’aperto le docce, le squadre, gli allenatori ed i genitori che si erano portati come al solito verso gli spogliatoi della piscina coperta, hanno trovato tutto chiuso. Solo un cartello, meglio dire un foglio di carta A3 scritto a penna e senza firma, in cui si avvertiva che lo “spogliatoio” era posizionato all’entrata della tribuna scoperta, in pratica in un corridoio aperto da un lato e dall’altro, senza possibilità di doccia. Ed ieri era 5 gennaio, oltretutto una giornata piovosa. Assurdo!

Pronto l’intervento del presidente della Latina Pallanuoto prontamente avvertito dai suoi dirigenti che ha postato su Facebook la seguente nota: “Quanto accaduto oggi, durante le partite dei Campionati giovanili, nella piscina open di Latina, è inaccettabile!

Non mi trovo a Latina, mi riferiscono che e’ stato apposto un cartello all’entrata del palazzetto comunicando che la pallanuoto oggi non poteva utilizzare gli spogliatoi interni. Cartello senza firma e scritto a penna…. Morale, oggi giornata di Campionato per i nostri giovani, le squadre ospiti ed i nostri giovani si sono dovuti cambiare nel corridoio, aperto nel due lati, della piscina scoperta, quindi all’aperto, ovviamente senza docce!

Una pessima figura per gli atleti venuti da Roma, ed una situazione inaccettabile per tutti i giovani di Latina! Tutto questo dopo varie riunioni con l’ufficio sport per definire gli accordi! Mi domando, chi ha scritto ed esposto il cartello all’interno del palazzetto Comunale? Non può essere presa una decisione del genere senza che l’Assessore allo sport e l’ufficio competente ne siamo al corrente, se così perché non siamo stati avvisati? Chi decide all’interno del palazzetto dello sport COMUNALE? Noi della Latina Pallanuoto non possiamo accettare una situazione del genere, dove le regole cambiano ogni giorno. Non possiamo accettare di mettere a rischio la salute dei giovani atleti che siano nostri, ospiti o di altra Società!

Come cittadino in primis e quindi contribuente, esigerò una risposta dall’Amministrazione Comunale nei prossimi giorni, lo sport ed in particolare lo sport giovanile DEVE essere tutelato ed incentivato, esattamente il contrario di quanto avviene nella nostra città! Abbiamo sopportato tanto, abbiamo lottato per avere spazi acqua adeguati, ora BASTA, l’Amministrazione dovrà fornirci risposte adeguate e convincenti, e chiarirci ufficialmente se, a Latina, non e’ possibile praticare la nostra disciplina sportiva!

Erasmo

  1. Lo sguattero rubastipendio, raccomandato e difeso di turno che non aveva voglia di lavorare….. un bel calcio nel deretano e via…. I nostri bei dipendenti comunali….

  2. Infatti risulta che i Grillini abbiano presentato un’interrogazione parlamentare sull’affaire piscina comunale di Latina.

  3. Il dato sconcertante e’ che di questa situazione se ne parla da diverso tempo e nulla cambia.si pubblica un articolo a tutta pagina, l’opinione pubblica si indigna,ma il sindaco e tutto il suo “entourage” non prende nessun provvedimento….passa qualche giorno e tutto ritorna allo status quo,cioè:un bene pubblico gestito da un privato CON scopo di lucro,visto che le bollette le pagano i contribuenti.Qualcuno ha mai fatto il “conto della serva” su quanto incassa i gestore con i corsi di nuoto?

  4. Perché il Sindaco e l’Assessore allo sport qualche domenica mattina non vengono a vedere le partite di pallanuoto presso la piscina scoperta di via dei Mille, dove troveranno: bambini e bambine dai 7 ai 12 anni che si cambiano all’aperto non avendo gli spogliatoi, tribune di recente costruzione non a norma e pericolosissime per l’utenza, locali fatiscenti, allagati, mal tenuti, sporchi e, dulcis in fundo, acqua della piscina ghiacciata, perché scaldare l’acqua costa, anche se le società sportive pagano somme spropositate per un’oretta d’acqua. Il tutto mentre nella piscina coperta vi sono un paio di persone del nuoto libero. Ma che male hanno fatto sti’ ragazzini per meritarsi tutto ciò ?!?!?

  5. Avete tutti ragione ! Il sindaco è stato proprio lui, quando era assessore a firmare l’accordo con l’attuale gestore, che si è guardato bene dal gestire l’impianto scoperto nei mesi freddi. No, in quei mesi lo fa gestire al comune, che deve sperperare somme ingenti per riscaldare l’acqua in una piscina scoperta, con il risultato che al calre delle temperature la caldaia non riesce a vincere la dispersione del calore attraverso l’evaporazione ed i ragazzi si tuffano in acqua fredda.
    Negli ultimi tempi si è aggiunta anche questa chicca. Poichè chi pratica la pallanuoto paga la retta alle società dilettantistiche presenti e non al gestore delle piscine di Latina, ai ragazzi viene sempre più spesso impedito di utilizzare le docce, cosicchè dopo essersi allenati in acqua fredda, agli stessi è anche negata una doccia calda per riscaldarsi.
    L’ho detto anche in un altro post tempo fa: “caro sindaco, se ha il coraggio, venga a farsi una nuotatina la sera dopo le 18, anzi si iscriva ad un apposito corso di nuoto all’aperto. Dia l’esempio !”.
    Uno dei tanti indignati della “città dello sport”.