Editoria, La Provincia chiude l’edizione di Latina

30/12/2013 di
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Il quotidiano La Provincia chiude l’edizione di Latina dal 5 gennaio 2014. Lo ha comunicato l’editore alla redazione che ha proclamato uno sciopero.

“Si comunica – si legge in una nota dei sindacati – che è stato indetto uno sciopero generale sul gruppo Effe SpA per i giorni: dal 30 dicembre 2013 al giorno 4 gennaio 2014. Lo stesso è indetto sulla decisione comunicata in data odierna dal presidente della cooperativa in merito alla chiusura della sede di Latina e la mancata retribuzione di 7 mensilità, tredicesima oltre che spettanze accessorie”.

Oggi pomeriggio il presidente della Effe Coop Editoriale spa ha comunicato che «dal 05/01/2014 la società non editerà l’edizione di Latina del giornale La Provincia Quotidiano». Grave il trattamento riservato ai dipendenti. Sempre nella sua comunicazione, il presidente spiega che «nel periodo decorrente dalla data di sospensione dell’edizione di Latina (05/01/2014) e quella di eventuale accordo sindacale, il 50% dei dipendenti giornalisti e poligrafici verrà collocato in CIGS a zero ore e l’altro restante 50% in ferie».

Le cause di tale decisione sono rappresentate sempre dalla motivazione per cui «dalla data di accordo di Cigs (al 50% per tutti i dipendenti di Latina e Frosinone, ndr) in Regione Lazio dell’8/11/2013 sono intervenuti nuovi fatti» che si sostanziano nella revoca dei contributi per l’editoria relativi agli anni 2008-2009-2010 «con conseguente obbligo di restituzione di quanto ricevuto».

Il Comitato di Redazione “contesta tale decisione unilaterale dell’editore ritenendola una grave lesione della dignità dei dipendenti coinvolti, come persone e come lavoratori. I giornalisti e i poligrafici della redazione di Latina hanno sempre dato ampia disponibilità per il rilancio della testata. Un rilancio che, alla luce di questa ultima decisione, l’editore evidentemente non vuole scegliendo la soluzione più facile: chiudere la redazione e lasciare – di fatto – “per strada” 21 persone con le loro famiglie”.