Tares, protesta dei commercianti contro il Comune

21/12/2013 di
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Si è svolto ieri nei giorni scorsi il direttivo dell’ASCOM-Confcommercio di Latina per fare il punto sulle questioni ancora non risolte, o sulle quali l’amministrazione comunale e la Dogre – nonostante le continue sollecitazioni e gli impegni -, ancora non hanno assunto le decisioni necessarie a scongiurare l’applicazione delle sanzioni per ritardato pagamento (per quanto riguarda la Tassa sulla Pubblicità e le Insegne), o per quanto riguarda il nuovo tributo TARES sui Rifiuti solidi urbani ed i servizi comunali.

“Ci troviamo – spiega l’Ascom – davanti a provvedimenti che contribuiranno in maniera  significativa ad appesantire i costi di gestione delle imprese, con aumenti (a titolo di imposta o di sanzioni per ritardato pagamento) che si aggirano intorno al 30% oltre agli interessi di mora. Nel caso della TARES, poiché incardinata su parametri definiti da una legge nazionale, gli aumenti – se rapportati al regime TARSU (come la gran parte dei Comuni della Provincia) sono addirittura superiori al 100% e per alcune categorie (i negozi di alimentari, le frutterie, pescherie, i ristoranti, le pizzerie o gli alberghi con ristorazione) superano anche il 300%.

L’ASCOM-Confcommercio di Latina, consapevole del proprio ruolo di rappresentanza dell’intero comparto commerciale della città, invita pertanto tutti gli operatori alla mobilitazione per richiedere alla Amministrazione Comunale maggior ascolto e maggior rispetto circa gli impegni assunti con le Associazioni di Categoria, che ancora non si sono tradotti in decisioni amministrative che si rivelano sempre più urgenti e necessarie.

La crisi dei consumi, la perdita di potere di acquisto delle famiglie, l’aumento della pressione fiscale sono tutti fattori che hanno prodotto – già nel corrente anno – la chiusura di molte decine di attività e molte altre saranno costrette a farlo nel 2014 perché non ce la faranno a reggere il peso dei costi fissi o perché non producono reddito sufficiente.

Siamo costretti a sperare che le tredicesime ed i prossimi saldi di fine stagione possano invertire una china che ha già prodotto il livello più basso dei consumi dal dopoguerra e la perdita di potere di acquisto, con un balzo indietro di circa 30 anni del reddito pro capite. Bisogna rendersi sempre più conto che questa è la situazione, drammatica, di questi tempi e nessuno può nasconderla, anzi occorre esserne consapevoli per agire di conseguenza. Non sono mancate, nel direttivo – dichiara Italo Di Cocco, presidente dell’ASCOM di Latina – anche  gli accenni a strategie di rilancio dell’economia che passano attraverso il rilancio delle politiche di marketing urbano, di valorizzazione del commercio di strada, di utilizzo dei progetti di sistema quali Pianura Blu o i PLUS – che possono determinare nuovi investimenti sulla città e dunque creare opportunità di lavoro e nuova economia.

Come pure non possono essere sprecate le occasioni offerte dai Bandi dell’Unione Europea (POR 2004-2020) di cui il Comune di Latina è Ente capofila dei Comuni della Provincia di Latina congiuntamente alla Camera di Commercio. Ma tutto questo non basta se non si instaura un circuito virtuoso con le Associazioni di Categoria per affrontare nel merito quelle problematiche dei Tributi Comunali la cui unica competenza è in capo all’Amministrazione Comunale di Latina, per dare risposte concrete e risolutive agli operatori commerciali
nel loro complesso. A tal proposito l’ASCOM Confcommercio indirà agli inizi del prossimo mese di gennaio una riunione del Direttivo allargata anche alle Associazioni di strada del Centro Storico ed alle altre Organizzazioni di Categoria per decidere le iniziative di mobilitazione più adeguate”.

  1. Comunque io non ho più parole… non so dove ci vogliono far arrivare questi.
    Ben presto secondo me faranno un prelievo dai conti correnti.

  2. grazie a CIRILLI PAGHIAMO CARO….LE SUE COOPERATIVE VANNO ALLA GRANDE

  3. Da che pulpito viene la predica, il figlio è assessore, ma SI VERGOGNASSERO A PRENDERE PER IL CU7O I cittadini, e i cittadini la smettessero si fare i SERVI IDIOTI!!!!

  4. e basta coi Dicocco, sono noci grosse, vuote e fasulle…….

  5. Solite chiacchiere Voi, se stiamo messi così è perchè i cittadini ed operatori sono sempre stati al calduccio dei loro locali e non sono mai scesi in piazza a manifestare veramente quando sono stati chiamati.
    E’ inutile che criticate, state troppo comodi.

  6. E basta con le chiacchiere è ora di andarli a buttare fuori dal palazzo come in Grecia….