Il sottopasso della Pontina sarà realizzato

13/12/2013 di
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«Il sottopasso della Pontina all’incrocio con viale Le Corbusier sta per diventare una realtà. Grazie alle sollecitazioni del consigliere comunale Marco Fioravante e all’impegno concreto del consigliere regionale Enrico Forte l’opera, sulla quale tre anni fa era stato firmato un Accordo di programma tra l’Astral e il Comune di Latina che prevedeva una regolamentazione del traffico e la messa in sicurezza di quel punto della 148 all’altezza dell’ingresso nei quartieri Q4 e Q5, sarà realizzato. La Giunta regionale ha infatti provveduto a stanziare le risorse necessarie per realizzare l’intervento il cui costo complessivo è di due milioni di euro». È quanto si legge in un comunicato diramato da Enrico Forte.

«Quel progetto, fortemente voluto anche dall’allora presidente dell’Astral Titta Giorgi – dichiara il consigliere regionale pontino del Partito Democratico – aveva l’obiettivo di rendere più sicura la Statale 148 attraverso la realizzazione di un sottopasso con rotonda al posto dell’attuale incrocio a raso che, nonostante la presenza di un impianto semaforico, continua ad essere pericoloso anche e soprattutto perché in quel punto si concentra non soltanto il normale flusso di traffico della statale ma anche quello locale dei residenti nei due quartieri nuovi che devono raggiungere il centro della città. Si tratta quindi di un intervento fondamentale sia per il traffico a scorrimento veloce che interessa la Pontina che per quello locale: il progetto prevede il superamento dell’attuale incrocio a raso con la realizzazione di una rotatoria sotto l’attuale sede stradale della 148. Non essendo stato inserito nel Piano triennale delle Opere Pubbliche del Comune di Latina – spiega Enrico Forte – nelle scorse settimane ho chiesto all’assessorato regionale alle Infrastrutture e al presidente dell’Astral Mallamo di individuare le risorse necessarie per aprire il cantiere e finalmente, qualche giorno fa, i lavori sono stati consegnati all’impresa affidataria: lunedì si inizierà a scavare per effettuare gli interventi preliminari vale a dire lo spostamento della condotta del gas e della linea di media tensione dell’Enel. Ultimati questi interventi, già a gennaio prenderanno il via i lavori stradali veri e propri per costruire il sottopasso che, una volta ultimato, convoglierà il traffico urbano fuori dalla 148. Anche in questa occasione l’amministrazione regionale guidata da Nicola Zingaretti – conclude – ha dimostrato di avere a cuore le esigenze del territorio pontino stanziando le risorse necessarie per realizzare un’opera attesa da anni».

  1. basterebbe già adesso sostituire l’inutile semaforo con una rotatoria fatta bene. Già così si ridurrebbero di molto le attese e aumenterebbe la sicurezza.

  2. Quel semaforo è il frutto dell’incompetenza della destra “storace alla regione e finestra sindaco di littoria”

  3. Lo sapevo!!! alla fine le opere pubbliche che contano le faranno i compagni, il camerata Di Giorgi non è buono nemmeno a riparare le buche e i marciapiedi.

  4. Si è vero…..meglio l’amico tuo marrazzo alla regione vero? te gustava eh :p :p ??
    ma va a cercare il tuo cervello se proprio devi distruggere qualcosa…”cerca e distruggi”…rimettiti a giocare ai tuoi bei videogames comprati dal papy và

  5. meglio la rotatoria, riduce la velocità, gli incidenti e costa molto meno

  6. Tutti mettono “MI PIACE” senza nemmeno accorgersi che Storace e Finestra sono stati contemporanei per pochi mesi.
    Vincenzo Zaccheo, piuttosto, si adoperò per anni per far rifare questo incrocio, proponendo lui per primo tutte le soluzioni di cui adesso il popolo si riempie la bocca.
    Ma ricevette una serie di NO dall’alto.
    I principali: quelli di Storace (va detto!) e di Marrazzo, che avevano intenzione di portare avanti altre faraoniche opere (Il corridoio tirrenico meridionale).

    Alla fine, per quel che riguarda Storace, il progetto di corridoio tirrenico venne trasformato (sotto impulso di Zaccheo) in rifacimento della pontina, e quindi anche di quell’incrocio, in mezzo a tutto il resto.

    Mentre per quel che riguarda Marrazzo, negò la priorità dell’intervento e preferì spendere montagne di soldi nelle famose (e poco utili, stando ai numeri) barriere new jersey disseminate da Borgo Isonzo fino a Terracina.

    Quindi, per concludere, solo le persone sciocche e demenziali come Seek And Destroy possono fare analisi così superficiali, ignorando la realtà e quindi banalizzandola.