Calcio, super Jonathas e il Latina vola

30/11/2013 di
cottafava-latina24ore-394

Che non sarebbe stata una partita semplice lo si sapeva prima ancora che questa venisse giocata. Ciò che non si sapeva, certo, è che sarebbe stata una partita così difficile. Latina e Juve Stabia si sono affrontate con la bandiera pirata issata: coltello tra i denti e botte più o meno proibite per tutta la prima frazione di gioco. Soltanto questo. Perché del calcio, quello buono, se n’è visto veramente poco. Un’occasione per parte: al 16′ le vespe gialloblu sfiorano il vantaggio con Vitale che su calcio di punizione colpisce la traversa col piede mancino. Sullo scadere del tempo è Jonathas a regalare il primo sussulto della gara con un bel destro che Calderoni respinge in angolo.

La sfida si accende nella ripresa con le squadre allungate e desiderose di segnare. Gli undici guidati dallo scatenato urlante Fulvio Pea impensieriscono in diverse occasioni la retroguardia nerazzurra. Il più pericoloso è Sowe, rapido felino sulla corsia sinistra. Ma ogni tentativo di battere a rete viene respinto dall’ultimo uomo di fede pontina, tale Alessandro Iacobucci che di professione fa il portiere e da contratto pagato deve parare.

A circa metà gara mister Roberto Breda da Treviso suona la carica: manda in campo Maltese e Jefferson per gli impalpabili Milani e Ghezzal. Un passo indietro per entrambi rispetto alla vittoriosa gara di Palermo. L’innesto di Jefferson viene accompagnato dal solito simpatico coro della curva nerazzurra e il brasiliano non si fa pregare, ringrazia e scalda testa e piede destro. Alla mezz’ora, quando le gomme sono calde e l’asfalto comincia a vibrare sotto, si accende la spia giusta: cross dalla destra di Brosco, testa dalla parte sbagliata del difensore degli stabiesi Matteo Contini e rapina di Jonathas che beffardo irride Calderoni tuffatosi alla ricerca della farfallina colorata da portare a casa. La farfallina non si fa acchiappare e il Latina passa in vantaggio. È l’urlo liberatorio dello stadio a offrire il loading per il raddoppio che viene solo sfiorato dalla compagnia pontina.

Gli ospiti non ci stanno, vogliono pareggiare. Pea resta in maniche di camicia ma il risultato non cambia. Perché Cottafava e compagni riescono a bloccare i tentativi dello sciame campano e Jonathas finisce per giocare sulla fascia destra per lasciare spazio offensivo al giovane pimpante Cisotti. Si va sotto la doccia dopo sei minuti di recupero assegnati dall’arbitro Borriello di Mantova. Il Latina vince una partita cinica e concreta, segno della maturità già dimostrata dai calciatori nerazzurri. È la terza vittoria consecutiva e tredicesimo risultato utile. Per la sesta volta Iacobucci resta imbattuto tra le mura amiche del Francioni. Numeri da capogiro, numeri da playoff.

  1. A brutti …….soffrite e’ !!!!!
    Ma non preoccupatevi, non si vince sempre e allora potrete tornare a scrivere cose che col calcio giocato non hanno comunque alcuna attinenza…. per ora pero’ come dico sempre davanti a questa squadra tutti zitti e a pecoroni !!!!!!

  2. Idea personale ti sei scordato di dire la parola magica FORZA LATINA SEMPRE

  3. “Una stupidaggine” cambiate le bandiere sui pennoni dello stadio sono rovinate. Forza latina