A Latina disoccupazione giovanile al 40,3%

28/11/2013 di
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Disoccupazione giovanile al 40%, difficoltà di accesso al mercato del lavoro e sempre più persone che, in risposta alla crisi, perdono qualsiasi tipo di fiducia verso l’istruzione e la formazione. Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca Valore Giovani della Uil Roma-Lazio in collaborazione con Eures.

Il Lazio conquista la maglia nera per aver raggiunto il record negativo dell’ultimo decennio: su scala territoriale le maggiori difficoltà nell’accesso al mercato del lavoro per i giovani tra i 15 e i 24 anni si registrano a Viterbo (dove il tasso di disoccupazione giovanile è del 44,6%), a Latina (40,3%) e a Roma (40,1%), seguite da Frosinone (37,9%) e Rieti (32,4%).

Ma la crisi si fa sentire anche per i ‘middle young’, la fascia d’età compresa tra i 25 e i 34 anni, dove il numero di occupati è sceso, rispetto al 2011, di più di 8mila persone mentre la disoccupazione è salità del 24,4% nel Lazio – il numero di giovani in cerca di lavoro in tutta la regione raggiunge le 84mila unità. Uno degli effetti più preoccupanti della crisi economica è però la reazione dei giovani, i cosiddetti ‘Neet’ (Not in employment, education or training), che non lavorano, non studiano e non svolgono alcuna attività di formazione. Nel Lazio l’incidenza dei neet è passata dal 16,9% del 2006 al 21,6% del 2011 e riguarda complessivamente quasi 200mila giovani.

«I dati della Uil sono allarmanti – commenta il vicesindaco di Roma Luigi Nieri – e segnalano che l’emergenza è senza fine. Si deve fare di più ma la svolta deve partire anche dal livello nazionale. Nella legge di stabilità mancano misure concrete per porre fine a quest’emergenza e anche il segnale lanciato con il reddito minimo garantito è solo fumo negli occhi. Noi dobbiamo utilizzare bene i fondi europei perchè sono l’unica risorsa per investimenti. A breve lanceremo il bando per concedere le terre inutilizzate a giovani agricoltori. La delibera è già pronta ed aspetta di essere approvata in giunta. Una volta fatto il bando potrà partire subito dopo».

  1. come al solito diamo dei dati sbagliati,il 15% di questo 40% lavora nello spaccio di sostanze stupefacenti presso la s.r.l. delle famiglie dei zingari del capoluogo,non sono in regola ma lavorano

  2. Ecco il risultato di una politica becera e cialtrona perpetuata da vili buffoni ultralaureati i quali fanno i loro porci comodi(scarcerano chi gli pare,nominano cariche istituzionali con ulteriore aggravio ai conti pubblici e tante altre porcate fanno questi parassiti sinistroidi.In due anni ,prima con quel FIGLIO DI P……..A DI MONTI e poi con il buffoneLetta si e’ triplicata la disoccupazione e la gente e’ diventata povera.Tutto con la complicita’ di vili servitori che occupano impieghi statali raccomandati ecc. UNA SOLA PAROLA AI SINISTROIDI BUFFONIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.

  3. TUTTI BUFFONI, ANCHE i leader di neo formazioni che hanno tra le loro conoscenze e i loro sponsor personaggi dubbi…

  4. Ancora che fate distinzione tra la destra e la sinistra.. ma lo volete capire che le persone si dividono in oneste e disoneste? e tutta la classe politica degli ultimi 40 anni è disonesta,tutta quanta,va fatta pulizia,una rivoluzione francese all’italiana!!! e quando l’ultima testa rotolerà potremo ricominciare con gente Onesta!!!

  5. Purtroppo le scuole non creano persone adatte a quelle che poi dovranno occupare i posti disponibili nella società…. Mi viene la rabbia quando vedo i ragazzi disoccupati e i vecchi costretti a lavorare perché non gli viene riconosciuta la pensione…. E gli stranieri che fanno la fila per venire qui a lavorare, dato che loro un posto nella nostra società lo trovano sempre