Omicidio Vaccaro, i giudici: “Gruppo compatto, tutti sapevano”

15/10/2013 di
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Un gruppo compatto, ognuno sapeva cosa sarebbe accaduto e per questo sono tutti responsabili. E’ questo il quadro descritto dai giudici nelle motivazioni delle condanne per l’omicidio di Matteo Vaccaro.

“D’Antonio funge da organizzatore e catalizzatore del gruppo” scrivono i giudici, “il progressivo coalizzarsi del gruppo attesta l’esistenza del concorso materiale, piuttosto che una presenza meramente occasionale sul luogo del delitto”.

Le parole di Marroni e Peruzzi sono credibili e trovano conferma nella perizia medico legale. La ricostruzione dunque coinvolge tutti e sei i ragazzi coinvolti. La pistola era carica e Marroni indossava i guanti per sparare, evidentemente l’intenzione era quella di uccidere senza lasciare tracce.

Francesco D’Antonio è stato condannato a 24 anni, Alex Marroni a 24 anni; Matteo Ciaravino a 15 anni; Fabrizio Roma a 15 anni e Paolo Peruzzi a 16 anni e Giancarlo Toselli a 15 anni.

  1. Ci sono molti lati oscuri perche nessuno ne parla ???????????????
    Chi ha fatto 20 telefonate?
    Dove sono i bossoli?
    La maglietta che fine ha fatto?
    Stub positivo sulla vittima?
    Esame tossicologico (positivo)?
    Gli amici quanti erano li per caso……… disarmati?
    e molto altro …………………

  2. Voliamo parlare delle false dichiarazioni del fratello della vittima? non doveva essere il primo a dover dire la verità?

  3. Mi riferisco all’articolo pubblicato dal Sig. Massimo Del Papa in data 08/10/2013 sul suo blog e quello pubblicato dal giornale marchigiano “Il Faro” in data 28/09/2013, che il Sig. Valentino Vaccaro ha condiviso sulla bacheca del gruppo “Matteo Vaccaro per la Giustizia”, la frase “Io metterei la taglia sul fuggiasco, o vivo o morto!”……………. ho subito insulti gratuiti rivolti alla mia famiglia, ho visto mio fratello distruggersi giorno dopo giorno per essere stato accusato e condannato a 16 anni per un crimine che non ha commesso, perché ricordo alla famiglia Vaccaro che mio fratello non ha ammazzato il figlio Matteo!, ho subito gli insulti della gente perché infocati dalla rabbia della famiglia Vaccaro, ma non sopporto vedere insultare mia madre. Rispondo io alla signora Maria Pia Taloni che tanto ho rispettato in questi anni, ma che ad oggi dopo avere chiesto una taglia su mio fratello, dopo aver insultato mia madre pubblicamente non merita neanche una frase scritta da me. Se tanto teneva a suo figlio, perché il suo amato Alberto ha mentito in tribunale? lo ha dichiarato anche il PM in sede di udienza, lo ricorda? Perché suo figlio Matteo si è recato ad un appuntamento pianificato da suo figlio Alberto con ben 22 (circa) telefonate ad un incontro chiarificatore presso un parco in una fredda sera di lunedì? Diciamo che era il più maturo di tutti e forse doveva essere il più saggio, e in quella circostanza avrebbe dovuto tirarsi indietro per primo, o no? Inoltre se i suoi figli avevano già chiarito con De Masi qualche ora prima perché volevano ostinatamente le scusa da Francesco? Inoltre perché gli amici di suo figlio sono entrati in quell’aula di tribunale soltanto come testimoni e non come indagati? non mi dica che anche Lei ha bevuto la storia che uno stava comprando le sigarette, l’altro stava mettendo il portabagagli in ordine, un altro urinava ecc….? Allora Lei ha dichiarato in tribunale di non aver mai ricevuto gli abiti di suo figlio, Il Dott. Tatarelli (ex capo della squadra mobile di Latina) dice di averli consegnati a Lei, però sono spariti e nessuno sa perché!?!?!? Inoltre non le sembra strano che sei ragazzi appena ventenni fossero andati lì consapevoli che uno di loro fosse armato?? non pensa che almeno uno dei 6 si sarebbe tirato indietro? Ancora non le sembra strano che la scena del crimine sembra stata ripulita ancor prima dell’arrivo degli inquirenti? Inoltre non sembra strano che per arrivare al pronto soccorso dal parco Europa di notte ci vogliono al massimo 4 minuti in macchina e non quasi 15? Potrei continuare all’infinito, perché in questa storia ci sono troppi punti oscuri, ma ormai il processo è finito, e penso che Lei abbia avuto la sua condanna, ben 109 anni! Penso che sputare veleno ancora su mio fratello e sulla mia famiglia non abbia più senso, se non per ostinata CATTIVERIA! Ci lasci in pace Lei e suo marito, noi siamo stati in silenzio, abbiamo rispettato il suo dolore, quello di una madre che ha perso un figlio.
    Lo sa? anche mia madre ne ha perso uno “VIVO O MORTO CHE SIA!” come dice Lei, noi non lo sappiamo, mia madre sa soltanto che un figlio cmq non c’è più, perché anche se un giorno tornerà non sarà mai un uomo sano, un padre di famiglia, uno studente o un lavoratore, ma sopratutto non sarà mai un uomo libero! Peruzzi Pamela