Patenti e tangenti, la banda scoprì le telecamere ma continuò a truccare gli esami

22/09/2013 di
procura-latina

Lunedì inizieranno gli interrogatori di garanzia delle nove persone agli arresti domiciliari per le patenti vendute. Dalle carte emergono nuovi dettagli sull’inchiesta. La collaborazione delle autoscuole oneste, pesantemente danneggiate dalla concorrenza sleale dei criminali, è stata essenziale per ricostruire il giro di corruzione.

Ad esempio – scrive Il Messaggero – è stato fatto notare come la prenotazione dei candidati in alcune sedute d’esame fosse praticamente impossibile: la sessione risultata già al completo nel primo giorno utile per prenotarsi. Evidentemente il gruppo faceva in modo che nessun “esterno” fosse presente durante gli esami truccati, per evitare il rischio di essere scoperti.

I clienti italiani che pagavano fino a tremila euro per la patente erano quasi tutti giovanissimi e perfettamente coscienti di commettere un reato. Discorso diverso per gli stranieri, soprattutto indiani e romeni. «Si tratta di soggetti – scrive il sostituto procuratore Olimpia Monaco – che non parlano né comprendono la lingua italiana, tutti sono stati in fondo truffati». La banda faceva infatti credere agi stranieri che il denaro serviva per pagare un interprete che li avrebbe assistiti durante l’esame.

Durante l’inchiesta – continua Il Messaggero – la Cianfoni e i suoi complici trovarono dei fili elettrici e le telecamere nascoste dalla polizia stradale nell’aula degli esami. Inizialmente pensarono che fosse solo un avvertimento organizzato dalle scuole guida oneste nella speranza di spaventare i corrotti e spingerli a smettere di truccare gli esami. In realtà la polizia stava raccogliendo prove schiaccianti.

  1. Quando l’arroganza di chi si sente impunibile sfocia nella più totale coglionaggine…

  2. piccola nota polemica…… notare come gli ” esperti” polizziotti si siano fatti sgamare da una banda di inetti……………
    Sinceramente preoccupante lo stato di preparazione delle forze dell ordine……..

  3. Una banda di idioti.
    Certo però che farsi sgamare le telecamere…………

  4. Il silenzio del nostro deputato Maietta e’ assordante…cosa crede che i latinensi siano tutti suoi sostenitori?

  5. Vi faccio notare, come scritto nell’articolo, che gli ITALINI sono subito accusati di aver concorso nella truffa, invece gli stranieri sono subito giustificati.
    LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI E LA LEGGE NON AMMETTE IGNORANZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Questa e’ discriminazione!!!

  6. I clienti italiani pagavano fino a 3 mila euro…Cioè c’è ancora gente in Italia così inetta non non riuscire a studiare 4 regole??? Questi andrebbero internati

  7. E il colmo ho scoperto la cimice e magari hanno pensato e che me ne futt a me faccie toste ahahahhaa

  8. A boccaloni!!! Secondo voi se si fossero accorti delle telecamere avrebbero continuato così. E’ questo quello che diranno gli avvocati, perché tanto qui a Latina tutto è lecito “guardate che stavamo scherzando… ce ne eravamo accorti.. l’abbiamo fatto per prenderli per il c**o e poi non abbiamo preso neanche un cent. A Pasquino tu in che cosa sei esperto? Nello scrivere ca****te come il messaggero?

  9. Licenziati tutti per giusta causa. Continuerebbero a delinquere se ritornassero tutti a lavoro, di fronte a reati così gravi non può esserci la possibilità di rimanere impuniti.Sono troppo gravi i capi di imputazione e le prove schiaccianti contro tutti i dipendenti della pubblica amministrazione.Il Ministero dei trasporti, l’associazione per le vittime della strada e la Motorizzazione civile devono costituirsi parte civile per il danno all’immagine che hanno arrecato a tutte le istituzioni.