Esplosione a Lamezia, morti due giovani operai di Sonnino e Cori

12/09/2013 di
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Due operai della provincia di Latina sono morti nell’esplosione del silos avvenuta oggi in uno stabilimento industriale di San Pietro Lametino. Si tratta di un 32enne di Sonnino, Daniele Gasbarrone, e di Alessandro Panella, anche lui 32enne, di Giulianello di Cori.

Daniele Gasbarrone lavorava come saldatore insieme al fratello minore e al padre nella stessa ditta. Viveva con i genitori in via Giuseppe Di Vittorio, nel centro storico di Sonnino.

Teatro della tragedia uno stabilimento industriale nell’area ex Sir, a San Pietro Lametino, sulla costa tirrenica catanzarese. Daniele Gasbarrone, Alessandro Panella ed Enrico Amati, di 47 anni, di Sinalunga (Siena), secondo una prima sommaria ricostruzione, erano su un cestello sorretto da una gru per effettuare lavori alla sommità del silos della Ilsap Biopro, un’azienda che produce oli raffinati, biomasse, glicerina e biodiesel da oli combustibili, con sede legale a Latina e quella operativa nell’area industriale lametina. Lavori finalizzati a trasformare la struttura da silos di passaggio a silos di stoccaggio.

Improvvisamente lo scoppio e la fiammata che li ha investiti. I due sono stati sbalzati nel vuoto, mentre il terzo è rimasto nel cestello. Per Gasbarrone e Panella non c’è stato niente da fare, mentre Amati è rimasto ferito ma è successivamente morto in seguito alle gravi ferite riportate.

I due operai pontini sono morti all’istante, carbonizzati. Il cadavere di uno dei due è stato trovato nel cestello. Una donna, che ha assistito alla scena, ha parlato di una esplosione seguita da una fiammata che ha fatto volare in aria qualcosa.

Probabilmente lo stesso silos, trovato accartocciato per terra. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area. Per quanto riguarda le cause dell’esplosione, le indagini sono appena cominciate e nessuno si sbilancia.

La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha aperto un’inchiesta. Nelle prossime ore l’impianto potrebbe essere posto sotto sequestro. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è rimasto particolarmente colpito dall’incidente ed ha espresso ai familiari delle vittime sentimenti di commosso cordoglio e di partecipe vicinanza. Il Capo dello Stato segue anche le condizioni di salute dell’operaio rimasto ferito.

«Sgomento e profonda tristezza» è stato espresso dal vescovo di Lamezia Terme, mons. Luigi Antonio Cantafora, mentre il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti ha parlato di «un incidente gravissimo e sconcertante che addolora tutta la comunità calabrese», manifestando «sincero cordoglio» ai familiari delle vittime. Sentimento ribadito anche dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Un rapido accertamento di dinamiche e responsabilità dell’incidente è stato auspicato, infine, dalla Cgil nazionale e calabrese. (foto dell’azienda tratta da lametino.it)

IL PRECEDENTE. Il grave incidente avvenuto oggi nello stabilimento di San Pietro Lametino della Ilsap Biopro, con un bilancio di due operai morti e un terzo gravemente ferito, ha ricordato l’esplosione avvenuta sei anni fa alla Umbria Olii di Campello sul Clitunno (Perugia), nella quale morirono quattro persone di Narni: il titolare di una piccola ditta di carpenteria e tre suoi operai che stavano svolgendo lavori di manutenzione. L’incidente si verificò nel primo pomeriggio del 25 novembre 2006 mentre le vittime stavano saldando una passerella metallica alla sommità di due silos. Un quinto collega si salvò miracolosamente perchè impegnato a manovrare una gru con un lungo braccio e quindi distante dal punto dello scoppio. L’ esplosione si verificò, in assenza di adeguate misure di sicurezza – secondo gli esiti del processo di primo grado – a causa dei gas prodotti della lavorazione mentre gli operai saldavano la passerella.

  1. … E poi non chiamatele “morti bianche”, perché il dolore che divora lo stomaco é NERO, il colore che hanno visto questi ragazzi quando l’esplosione li ha colpiti é NERO e se non verrà fatta giustizia il futuro sarà NERO… per la rabbia ! Attendiamo fiduciosi una risposta.

  2. una preghiera per Daniele e Alessandro e un abbraccio alle famiglie…