Schiavone e i rifiuti tossici, interrogazione al ministro dell’Ambiente

02/09/2013 di
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“Il traffico illecito di rifiuti è una delle attività più fruttuose delle ecomafie. Come denunciato dal dossier ‘Rifiuti Spa’ di Legambiente, il ciclo illegale dei rifiuti  tra 2002 e 2012 ha fruttato alle ecomafie 43 miliardi di euro. La questione del traffico illecito dei rifiuti è riemersa con forza nei giorni scorsi, per via di alcune dichiarazioni rilasciate a stampa e tv da Carmine Schiavone, ex boss dei casalesi e collaboratore di giustizia dal 1993, che hanno suscitato non poche preoccupazioni. Schiavone ha infatti affermato di aver dichiarato in audizione alla Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti già nel 1997 i luoghi in cui la criminalità organizzata avrebbe interrato i rifiuti tossici, pericolosi e radioattivi in Campania e nel basso Lazio, facendo in particolare riferimento ai comuni di Casal di Principe e Latina. Nelle medesime interviste Schiavone ha, inoltre, affermato che gli atti della sua testimonianza sono stati secretati. Per sapere se il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, sia a conoscenza dei fatti e se intenda attivare gli organi di competenza del suo dicastero per verificare se quanto dichiarato dal pentito Schiavone rispetto ai luoghi di smaltimento dei rifiuti tossici  in Campania e nel Lazio corrisponda o meno al vero, ho presentato un’interrogazione al ministro stesso” lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, depositando un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente sullo smaltimento illegale di rifiuti tossici in Campania.

“Visto che l’esigenza di secretare le audizioni di Schiavone era tutelare le indagini e visto che esse dal 1997 ad oggi hanno avuto tempo di essere svolte – conclude Realacci –, chiedo infine ai presidenti di Camera e Senato se non sia possibile togliere il segreto di Stato dalle audizioni del pentito Schiavone alla Commissione bicamerale di inchiesta  sulle ecomafie del 1997”.

  1. ahahaha che ridere!!!! togliere il segreto di Stato? Ma se lo hanno messo per non far sapere…..
    Cosa facevano questi politichetti eletti dal popolo per tutelare la salute pubblica pensavano che una volta confessato il reato di occultamento di rifiuti tossici sparissero da soli?
    Cominciassero ad indagare anche su quell’altro tipo di occultamenti di rifiuti in mare…. oppure aspettano che qualche n’dranghetista confessi d’aver fatto affondare navi cariche di rifiuti tossici nel mediterraneo?

  2. Ci sono strade di campagna e superstrade in quasi tutta la campania, con rifiuti civili e non solo, delle vere e proprie discariche a cielo aperto. Qui è dove crescono le mie bimbe. Volanti della polizia e altri organi dello stato che passano e spassano senza tenere nulla in considerazione… Pensate una volta ho chiamato i vigili del fuoco perché bruciava l’immondizia, non era un grande incedio ma i fumi arrivavano in casa. La loro risposta fu “perché non andate voi a spegnerlo ?”
    Oggi sapere che da venti anni lo stato sapesse dei rifiuti tossici e non ha fatto nulla non mi sconvolge.

  3. A me sconvolge il fatto che dopo le dichiarazione di svhiavone, la gente faccia finta di nulla, mugugna ma niente.
    Siamo fantastici a lamentarci, ma quando si tratta di protestare da gente con le palle, tutti impegnati……..
    e forse hanno scelto il sito i latina anche per questo…………..

  4. @ pasquino, prova ad indagare e vedrai quante sorprese personali ti arriveranno, evidentemente non conosci il pericolo camorra, n’drangheta e mafia collusa con parte della politica e delle istituzioni dello stato, questo è il motivo del perchè molti cittadini evitano di ficcare il naso in faccende molto rischiose.