UCCIDE BARBARAMENTE IL CANE, DENUNCIATO

16/08/2007 di
Ha barbaramente ucciso il suo cane e adesso è indagato. L’animale è morto annegato con un cappio al collo e un masso che lo teneva ancorato al fondale del mare di Formia.

 Così è stato ritrovato il cane di nove anni, un meticcio di taglia media e col pelo marrone, il cui corpo è stato scoperto a galleggiare senza vita, all’altezza dell’imboccatura del porto di Formia. Ad effettuare il ritrovamento della carcassa in avanzato stato di decomposizione (il corpo era lì da cinque o dieci giorni), gli uomini della guardia costiera di Formia nell’ambito di uno dei pattugliamenti della campagna «Agosto sicuro». Il cane, era legato ad un masso di oltre 20 chili   A partecipare alle indagini coordinate dal luogotenente della capitaneria di porto di Formia Marco Vigliotti, la stazione zoologica ambientale della provincia di Latina, coordinata dal direttore Giampaolo Perretta, gli uomini della Asl pontina e un pattugliatore della guardia costiera proveniente da Fiumicino. Gli inquirenti, che non escludono nuovi risvolti nella vicenda, grazie al tatuaggio sotto la coscia destra del cane sono intanto riusciti a risalire al padrone: si tratta di un uomo di cinquanta anni che ha giustificato il gesto parlando di una malattia dell’animale. L’uomo dovrà rispondere, presso la Procura della Repubblica di Latina, del reato di uccisione di animale