Regione: niente rifiuti da Latina a Colfelice

06/08/2013 di
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«In merito ad alcune informazioni diffuse dalla stampa locale sull’utilizzo dell’impianto di trattamento dei rifiuti di Colfelice per lo smaltimento di un quantitativo ridotto di rifiuti provenienti da Latina, si precisa che la Regione Lazio non ha emanato alcuna ordinanza specifica in materia.

Di fronte al contenzioso tra il Comune di Latina e il gestore dell’impianto nei pressi del comune pontino, infatti, si è posto rimedio all’emergenza improvvisa sullo smaltimento dei rifiuti di Latinaricorrendo all’impianto più vicino, quello di Colfelice appunto, in base a quanto è previsto dal Piano dei rifiuti regionale che sancisce »il principio di prossimità« nel caso di indisponibilità improvvisa di un impianto di smaltimento per un territorio. Pertanto, il Comune di Latina ha gestito la sopravvenuta emergenza direttamente con il gestore dell’impianto di Colfelice, la Saf appunto». Lo comunica, in una nota, la Regione Lazio.

«Per quanto riguarda, invece, alcune dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti dei Comitati dei cittadini sull’impianto di Colfelice si precisa che – prosegue la nota – così come è stato comunicato in una riunione che si è svolta presso gli uffici della Regione lo scorso 2 agosto (quando ancora non erano state rese note le criticità sullo smaltimento dei rifiuti di Latina) alla presenza dell’Assessore alle Politiche del Territorio, della Mobilità e dei Rifiuti Michele Civita, il tavolo tecnico costituito nei mesi scorsi in via eccezionale per monitorare il processo di lavorazione dei rifiuti provenienti dalla Capitale è venuto meno perché il 3 agosto sono cessati gli effetti dell’ordinanza del Commissario Sottile che ne disponeva l’utilizzo.

Nel corso della riunione, inoltre, cui hanno partecipato i Sindaci dell’area, i rappresentanti dei comitati dei cittadini ed il commissario di Arpa Lazio, i rappresentanti di Ama spa e del Commissario Sottile hanno chiarito che non sarà necessaria alcuna proroga per il conferimento dei rifiuti dalla Capitale, che non ha più bisogno del sostegno di impianti come quello di Colfelice. Per quanto riguarda l’utilizzo degli impianti di trattamento dei rifiuti di Colfelice, disposto dal Commissario Sottile per fare fronte alla carenza di disponibilità dei Tmb di Roma e per consentire il conferimento di rifiuti esclusivamente trattati nella discarica di Malagrotta in attuazione degli obblighi comunitari, la Regione Lazio aveva infatti promosso un tavolo tecnico con i Comuni dell’area nei pressi di Colfelice per garantire che i rifiuti, una volta trattati, fossero poi riportati a Roma dall’Ama. Si trattava di un tavolo tecnico, quindi, per monitorare e verificare che l’ordinanza fosse rispettata e che gli scarti di lavorazione dell’impianto di Colfelice non rimanessero in loco. L’Assessore Civita si è impegnato affinché, venuta meno l’ordinanza, possa comunque continuare il monitoraggio in via ordinaria sull’area di Colfelice attraverso l’utilizzo di una centralina mobile dell’Arpa Lazio e le normali attività di controllo della Regione ai fini della tutela della salute pubblica».