Aeroporto Comani, la scuola di volo rischia il trasloco

21/07/2013 di
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Potrebbe chiudere la scuola di volo dell’Aeronautica militare di Latina. Il 70° stormo attivo dal 1939 all’aeroporto “Comani” rischia di essere trasferito visto che gli aerei da addestramento attualmente in uso, gli SF-260EA, andranno in pensione.

Circolano diverse ipotesi sul trasferimento della scuola all’accademia di Pozzuoli, a Napoli, oppure a Grazzanise, nel casertano, dove +è attiva un’altra struttura militare. Nessuna ufficialità per adesso, ma le voci da fonti militari diventano sempre più insistenti.

LA STORIA DELLA SCUOLA DI VOLO. Il 28 marzo 1938 l’aeroporto di Littoria venne inaugurato e dedicato alla memoria del Cap. Pil. Enrico Comani, Medaglia d’Oro al Valor Aeronautico, con la seguente motivazione: “Con rapidissimo volo di circa 7.000 chilometri senza scalo, dalla Spagna alla America Latina, conquistava all’Italia il primato di distanza per idrovolante”. Il decollo avvenne da Cadice (Spagna) con il velivolo Cant Z506B con il nominativo radio I-LAMA il 28 Dicembre 1937, ed effettuò l’ammaraggio a Caravelas (Brasile) il giorno successivo, dopo aver sorvolato l’Atlantico e percorso una tratta di 7.013 km.

L’attuale Aeroporto di Latina, è ubicato sul territorio dell’Agro Pontino racchiuso tra la strada statale n° 7 Appia e la linea ferroviaria Roma–Napoli. Nei pressi del sedime spiccano i resti archeologici delle mura ciclopiche dell’antica Norba, il prestigioso parco botanico di Ninfa e il Castello Caetani che campeggia all’interno del borgo medioevale di Sermoneta. Il 12 gennaio 1937, il Principe don Roffredo Caetani concesse l’utilizzo dei propri beni immobili all’Aeronautica, la quale tramite un processo verbale incaricò la Direzione Territoriale del Demanio della 3^ ZAT di dare inizio ai lavori per la realizzazione dell’aeroporto. Nella pianura pontina erano già presenti due Campi di Volo di Fortuna, Terracina, Cisterna di Littoria e il Campo di volo di Sezze Romano, sul quale veniva svolta un intensa attività di volo a vela, riconosciuta in ambito internazionale. I campi di Fortuna di Terracina e di Cisterna vennero soppressi nell’ agosto del 1941 poco dopo l’entrata in funzione dell’aeroporto di Littoria. Diversamente il Campo di Volo a Sezze di Littoria continuò a svolgere la propria attività di volo a vela civile e militare fino al 1943 e fu distrutto con il bombardamento aereo Anglo-americano nel 1944. Comani fu fondatore e Comandante della neonata Scuola di Volo Senza Visibilità, che organizzata su modello della Scuola di Celle (Germania), fu inserita provvisoriamente nel 9° Stormo Bombardamento presso l’aeroporto di Ciampino Sud. Successivamente alla morte di Comani avvenuta il 2 febbraio del 1938, la Scuola di Volo venne affidata al Maggiore Giorgio ROSSI, che nel maggio dello stesso anno effettuò un primo sopralluogo presso l’aeroporto di Littoria, per valutarne i requisiti necessari per lo svolgimento delle attività addestrative della Scuola. Esattamente un anno dopo il 1° maggio 1939 la Scuola di Volo Senza Visibilità venne trasferita sull’aeroporto di Littoria dotata principalmente di velivolo S.M. 79 Sparviero e S.M. 81 Pipistrello. Lo scopo della S.V.S.V. era qualificare piloti e specialisti della Regia Aeronautica al volo notturno e in avverse condizioni meteorologiche. Presso l’Aeroporto inoltre era dislocata la Squadriglia Autonoma di Contraerea (fino all’8 settembre 1943). In seguito all’entrata in guerra dell’Italia, il 15 giugno 1940, la Scuola lasciò il posto a reparti che vi si avvicendarono e si alternarono su di essa in conseguenza delle continuamente variabili condizioni belliche. Inizialmente, vi presero posto i Reparti della S.A.S. (Servizi Aerei Speciali), in particolare il 147° e 148° Gruppo Trasporti rispettivamente con velivoli S.M. 75 e S.M. 73.

Poi, a causa di una carente preparazione al volo “cieco”, nel mese di novembre dello stesso anno si decise di ricostituire la Scuola che fu definitivamente trasferita a Cameri il 24 aprile del 1943. In aeroporto dal 1941 al 1943 vi si avvicendarono diversi reparti:
 41° Gruppo Autonomo Bombardamento Terrestre con velivolo S.M. 79 poi S.M. 84;
 282^ Squadriglia Aerosiluranti con velivoli S.M. 79;
 28° Gruppo Bombardieri Terrestri con velivoli Cant Z 1007Bis;
 274^ Squadriglia Bombardieri Grande Raggio con velivoli Piaggio P. 108;
 281^ e 278^ Sq.le del 132° Gruppo Autonomo Aerosiluranti (Gr. A. Aer) con velivoli S.M. 79.
Successivamente, con i propri velivoli, la Scuola svolse anche compiti di sorveglianza antisommergibile con un apposito nucleo di allarme fino al suo trasferimento. In aeroporto dopo il trasferimento della Scuola, venne dislocato un reparto di volo della Luftwaffe con velivoli Junkers 88. Conseguentemente, arrivarono in base il 130° ed il 132° Gruppo A. Aer, quest’ultimo composto dalle Sq.le 281^ e 278^ comandate rispettivamente dai capitani Cimmicchi e Graziani, che svolsero diverse missioni di pattugliamento e aerosiluramento nel Mar Mediterraneo.

Con il precipitare degli eventi, sull’aeroporto vennero dislocati gruppi caccia intercettori, in particolare, il 167° e 51° Gruppo Intercettori su velivoli Reggiane Re 2000, la 362^ Sq. Caccia Terrestri del 22° Gruppo su velivoli Reggiane Re 2005 e l’8° Gr. C. T. con le Sq.le 92^, 93^ e 94^ su velivoli Macchi Mc 200 Saetta. Subito dopo l’8 settembre del 1943, i reparti si trasferirono precipitosamente verso Nord seguiti poco dopo anche dal reparto di volo della Luftwaffe. Il 16 settembre, l’aeroporto subì il bombardamento aereo degli inglesi che distrusse la maggior parte delle strutture rendendolo inutilizzabile e di lì a poco divenne rifugio per sfollati e militari in fuga. Con la fine della guerra, l’aeroporto, dopo un lungo periodo di abbandono, rischiò di tornare ad essere un campo agricolo. La neocostituita Aeronautica Militare Italiana, sorta dalle ceneri della Regia Aeronautica, il 10 giugno del 1950 lo Stato Maggiore Aeronautica decise di rendere di nuovo efficiente la struttura ed, un anno dopo venne costituita una scuola specializzata in apparecchiature di difesa aerea e RADAR (Radio Detection And Ranging), il Centro Tecnico Addestrativo –Difesa Aerea del Territorio (C.T.A. – D.A.T.) (1951-1952). Alla fine del 1952, fu trasferita nella località Chiesuola nei pressi di Borgo Piave divenendo poi il futuro BTA-DA. Nell’estate del 1952, lo Stato Maggiore diede mandato alla 3^ ZAT (Zona Aerea Territoriale), di avviare le procedure per un imminente trasferimento del 36° Stormo Trasporti dall’aeroporto di Guidonia a Latina.

Il 16 maggio del 1953, il 36° Stormo Trasporti venne trasferito a Latina con compiti di addestramento e soccorso con il velivolo S.M. 82 (Marsupiale) e disciolto il 12 gennaio del 1955. Il 22 gennaio del 1955, Latina accolse la Scuola Istruzione Equipaggi (S.I.E.) di Frosinone, scuola nata il 20 dicembre del 1954 in sostituzione della S.A.A.T.A. (Scuola Addestramento Trasporti e Aeronavigazione). Il personale presente sulla base convogliò nel nuovo reparto, contestualmente, venne costituito il 207° Gruppo Volo composto dalle 427^ e 428^ Squadriglie di volo. La S.I.E. il 3 maggio dello stesso anno, fu ridenominata in Scuola Addestramento su Plurimotori (S. A. P. ), mantenendone i compiti ed i velivoli, (Beechcraft C.45, Douglas C.47 Dakota e C.53). Il 24 febbraio 1956 con decreto del Presidente della Repubblica venne concesso l’uso della Bandiera Nazionale. Il 28 marzo successivo con una solenne cerimonia venne consegnata la Bandiera d’Istituto nelle mani dell’allora comandante colonnello pilota Bianchi Enrico. Alla fine degli anni cinquanta, sull’aeroporto vennero ospitati un gruppo di velivoli a getto De Havilland “Vampire”. Significativa fu la momentanea dislocazione di un aliquota del Reparto Sperimentale di Volo, che con il velivolo Aermacchi MB 326 svolse un intenso programma di volo volto alla certificazione dello stesso.

Agli inizi degli anni sessanta, si decise di far divenire Latina il polo di tutte le scuole di volo. Le stesse sparse su tutto il territorio vennero chiuse e le competenze didattiche e velivoli furono trasferiti sull’aeroporto pontino. Il 22 gennaio del 1962 la Scuola cambiò di nuovo la denominazione in Scuola Volo Basico Avanzato Elica (S.V.B.A.E.) e venne dotata di nuovi velivoli Piaggio P.166M. Il 7 giugno 1969 viene costituito il primo nucleo del 24° gruppo HAWK autonomo distaccato presso la scuola artiglieria di Sabaudia. Il 24° gruppo HAWK costituisce la propria base logistica sull’aeroporto di Latina il 31 ottobre 1969 sotto il comando del Magg. A.A.r.s. Giovanni Proietti. Più tardi il Cap. A.A.r.s. Alessandro Aquilino secondo ed ultimo comandante del 24° gruppo assume il comando fino al 29 maggio 1973, data in cui il gruppo viene sciolto. A decorrere dal 1° novembre del 1969 al 207° Gruppo Volo si aggiunse la 408^ Squadriglia Volo e nel 1972 la 406^ Squadriglia Volo alla quale gli furono assegnati i compiti della disciolta 422^ Squadriglia di volo dislocata sull’aeroporto di Grazzanise.

Presso il Comani, nel frattempo, l’addestramento al volo su plurimotori, via via cedette il passo, a fronte delle nuove esigenze addestrative, all’impiego di un nuovo velivolo monomotore. Inizialmente l’attività venne svolta su velivolo Piaggio P.148 ed in seguito con i velivoli acrobatici SF 260 AM fabbricati dalla SIAI Marchetti per la Forza Armata in tre differenti versioni. Il primo esemplare dell’aeromobile fu consegnato alla Scuola il giorno 8 marzo 1976 fino a raggiungere un totale di 44 velivoli nel novembre del 1987. Dal 1 novembre 1985 la Scuola assunse la nuova denominazione di 70° Stormo con compiti di selezione e addestramento dei futuri piloti dell’Aeronautica Militare, di altre Forze Armate, Corpi Armati e frequentatori di nazionalità estera. A partire dal novembre 2002 al maggio 2011 lo Stormo con la propria Bandiera d’Istituto ha svolto il servizio di “Guardia d’Onore” presso Palazzo Quirinale. Il 9 giugno 2005 lo Stormo ha festeggiato i 50 anni dalla fondazione della S.A.P. sull’Aeroporto di Latina con una manifestazione aerea aperta al pubblico.

Per l’occasione è stato ideato uno “special color” dell’ SF260AM con una livrea dorata a voler simboleggiare le “nozze d’oro” tra lo Stormo e la comunità pontina; inoltre per l’occasione è stato “restaurato” un vecchio Piaggio P.148, velivolo utilizzato negli anni settanta come addestratore. Il 3 agosto 2005 al 70° Stormo vengono assegnati i primi due velivoli addestratori SF 260 EA con nuove tecnologie e soprattutto con una nuova livrea grigia fino al 2009 poi modificata nell’attuale grigio/nera, rispetto alla tradizionale colorazione arancio che ha contraddistinto per decenni i velivoli delle scuole di volo. Dal 4 all’11 aprile 2008, il 70º Stormo ha partecipato, per la prima volta nella sua storia, all’esercitazione ‘Spring Flag’, rischierando sull’Aeroporto di Alghero tre SF.260EA per l’addestramento degli assetti della difesa aerea con compiti di ‘Slow Movers Interceptor’ (intercettazione di velivoli a basse prestazioni). Il 14 marzo del 2009 il 70° Stormo è stato intitolato alla memoria della M.O.V.M. Generale di Squadra Aerea Giulio Cesare Graziani. (Fonte: Aeronautica militare)

  1. Mi dispiace. Una delle parti più importanti e storiche di di Latina che se ne va.

  2. Tutti i piloti e chi ci lavora è proveniente dalla ragione Campania.Un avvicinamento alla loro abitazione,farà solo del bene alla città di Latina.

  3. anche perche’ una struttura simile ha dei costi inaccettabili per il tipo di attivita’.
    Dopo?
    Cosa diventera’ l ‘aeroporto?
    Buona fantasia a tutti

  4. Forse sarà la volta buona per trasformare l’aeroporto in scalo commerciale civile.

  5. Senza il corridoio pontino da tanti osteggiato, l’aeroporto ad uso civile non ha senso in quanto privo di infrastutture solide di collegamento stradale con Roma ed in effetti anche con Latina (la via della stazione è una vergogna di strada).

  6. La via Appia è più che valida come colleg. x Roma ma è ovvio che l’autostrada pontina s’abbia da fare così come la mare-monti a Latina,la ferrovia c’è già basta mettere più treni.. Il basso Lazio risorgerebbe alla faccia di ambientalisti e comitati egoisti

  7. Ridicolo se la causa è la fine degli aeroplani SF260….che non ne esistono altri in grado di operare a Latina? Se la chiudono è pèerchè vogliono chiudere la scuola. Punto….

  8. volo col parapendio li davanti. l’aeroporto lo vedo dall’alto col rimpianto di non esserci stato come pilota militare…e con orgoglio di Patria per cio’ che rappresenta… ma dell’orgoglio di Patria oggi ne hanno fatto scempio. Politici corrotti e ottusi ed un’educazione civica sempre piu’ carente