Omicidio Vaccaro, Marroni nega di aver ucciso Matteo

12/07/2013 di
alex-marroni

«Sono mancino, ho sempre solo usato la mano sinistra». Così Alex Marroni tenta di difendersi dall’accusa di aver sparato a Matteo Vaccaro. Il suo avvocato, Gaetano Marino, ha sottolineato l’incompatibilità della traiettoria del colpo mortale con l’impugnatura sinistra di Marroni, in base alla posizione rispetto alla vittima.

In aula, durante le arringhe difensive, sono state sottolineate le falle dell’inchiesta. I legali Angelo Palmieri, per Gianfranco Toselli, Domenico Oropallo, per Paolo Peruzzi e Gaetano Marino per Alex Marroni, hanno tentato di indebolire ogni singola contestazione, rifacendosi soprattutto all’assenza di dati certi, alla mancata coincidenza delle dichiarazioni, all’inattendibilità di alcuni testimoni.

Il mancato accordo tra le versioni del fratello di Matteo, dei periti e della donna, testimone oculare del delitto, viene sottolineato dall’avvocato Angelo Palmieri, per Toselli.

«La signora dal balcone fa una cronistoria degli eventi, parlando di più colpi e più armi, indicando ogni passaggio al telefono con il 113», è lei l’occhio sulla scena del crimine.

L’avvocato Domenico Oropallo, per Peruzzi, in aula produce un filmato di una tv locale, della sera del delitto: sulla panchina due reperti, presumibilmente due pistole. «Che fine ha fatto l’altra arma, chi è quel terzo uomo seduto accanto ai Vaccaro che indica la testimone? Dove sono i verbali di quelle persone che avrebbero fatto i nomi di chi ha sparato, come si evince dalle telefonate del 113 acquisite?» Troppi dubbi in quello che Oropallo definisce un «processo che si accontenta di una verità confezionata».

Marroni ha consegnato una memoria scritta e poi ha pronunciato le poche parole. Lunedì la sentenza.

  1. in effetti troppe carte confuse…quindi per non sbagliare 30 anni a tutti…

  2. Si adesso si è sparato da sola la vittima ma che buttassero le chiavi delle vostre celle… adesso ci manca solo che non vi condannano… fate pena e meritate 30 anni tutti e sei

  3. L’unico dato di fatto inconfutabile è che Matteo è morto e che questi escrementi sono andati li per uccidere,visto che si sono presentati armati,oggettivamente non ha importanza chi ha sparato,erano tutti presenti e consapevoli che una volta premuto il grilletto avrebbero per sempre cancellato una vita,il futuro di un giovane con tante cose ancora da fare,quindi l’unica cosa da fare e anche la piu’ giusta è l’ergastolo per tutti.

  4. Latina è piena di gruppettik di personaggi, di spavaldi, di gente che non merita di stare in mezzo alle persone…una volta si creavano quartieri e luoghi per loro…ora invece se ne stanno li, dove vado anche io, persona per bene che esce per svagarsi un pò dopo una settimana di lavoro…ebbene si, lo confesso, quando incrocio i loro sguardi spavaldi da presunti killer avrei veramente voglia di uscire fuori di senno e dargli una lezione, partendo da uno per poi continuare con tutti gli altri andando a prenderli a casa…quanto avrei voglia di creare un gruppo di ” giustizieri” che andasse a massacrarli ogni volta che rompono le scatole ai più deboli…insomma…speriamo non mi accada mai, altrimenti rischio di essere come loro, la parte più sporca ed inutile della società, quella che ti fa diventare razzista, classista e spietato, così come facevano i nobili nei tempi passati…