Equitalia, Moscardelli propone una riforma per ridurre la morsa

13/06/2013 di
claudio moscardelli

In commissione finanze al Senato è passata la risoluzione di Claudio Moscardelli per sostenere i contribuenti e limitare la morsa di Equitalia. “La morsa della crisi – spiega il senatore pontino del Pd Claudio Moscardelli – è forte in particolar modo nella nostra provincia per le sue 50.000 imprese e per le famiglie. Perché nell’area Pontina la crisi attuale si somma alle difficoltà strutturali che ci portavamo dietro. Credo che le indicazioni approvate ad unanimità in Commissione finanze possano portare un sollievo importante, fermo restando il rigore nella lotta all’evasione”.

Impignorabilità della prima casa, dilazione dei pagamenti, riduzione dell’aggio e degli interessi, patto di liquidità, compensazioni per le imprese che vantano credito verso lo Stato, nuove procedure di incasso, sono questi alcuni dei punti presentati nella relazione del senatore Claudio Moscardelli (Pd) e del collega Massimo Cassano (Pdl) ed approvati ad unanimità in commissione finanze.

La risoluzione era relativa alla valutazione sull’efficienza ed efficacia dell'”attività di riscossione” svolta da Equitalia. Nel dare un giudizio positivo sul recupero di somme per il periodo 2005/2011, i relatori hanno sottolineato come l’attuale fase recessiva dell’economia del Paese metta in difficoltà di liquidità sia le famiglie, sia le imprese. Da qui l’indicazione di alcuni “correttivi straordinari e temporanei” .

Si sottolinea che le i problemi evidenziati si sono tradotti nella diminuzione delle somme riscosse dal secondo semestre 2011 perché “i contribuenti scaricano sugli enti impositori le difficoltà di liquidità e di risorse finanziarie”.

Da qui le indicazioni rivolte al Governo di correttivi limitati ad un periodo temporale di uno o due anni, facendo riferimento a coloro che hanno dichiarato il dovuto ma non sono in grado di onorare gli impegni con lo Stato. Disponibili con gli onesti, rigorosi con gli evasori.

I PUNTI CHIAVE:

Dilazione dei pagamenti dagli attuali 72 mesi di massimo a 10 anni. Mantenendo la tempistica in vigore per importi fino a 5.000 euro.

Moratoria, attualmente prevista in caso di ricorso al ruolo fino alla sentenza. La Commissione ritiene equo estenderla, in casi di accertata difficoltà economica, fino due anni.

Pignorabilità attualmente è limitata alla casa per somme inferiori ai 20 mila euro, la relazione Moscardelli fatta propria dalla Commissione, chiede di superare tale limite rendendo impignorabile la casa adibita ad abitazione principale (tranne gli immobili esclusi dall’esenzione Imu). La stessa modalità vale per i beni strumentali dell’impresa. Il meccanismo è quello di prevede l’iscrizione di ipoteca ma la non azionabilità per la procedura esecutiva da parte dello Stato.

Patto di liquidità  per le imprese in regola con le dichiarazioni ma in evidenti difficoltà di liquidità si può introdurre un accordo tra l’ente impositore, l’agente di riscossione ed il contribuente per dilazionare gli adempimenti in un arco temporale di 24 mesi, senza applicazioni di sanzioni ed interessi di mora

Riduzione dell’aggio oggi fissato all’8%, la Commissione ne chiede un “drastico” ridimensionamento.

Compensazione possibile per imprese che vantino credito con lo Stato che, a sua volta, tarda ad onorare i propri impegni, si potrebbe consentire una sospensione delle cartelle per chi vanta crediti certificati verso lo Stato.

Iscrizione dell’ipoteca, la commissione chiede di attivarla per crediti a partire da 250 mila euro su beni strumentali dell’impresa

Nella relazione è chiesto al Governo di facilitare per il contribuente modalità e tempi di pagamento.

“Si tratta di interventi – spiega il senatore Moscardelli – che vanno incontro ai bisogni della società, famiglie e imprese. Sono eccezionali e tengono fermo il principio di tutelare gli onesti in difficoltà restando fermi sull’evasione e sugli evasori”.

“Le nostre – spiega ancora il senatore Pd – sono indicazioni, ma il Governo ha dato la sua disponibilità sulla impignorabilità, sulla riduzione dell’aggio e sulla iscrizione dell’ipoteca. Credo che la forza del consenso unanime della Commissione dia forza ai suggerimenti del Governo favorendone ulteriori aperture”.

  1. Va bene tutto, ma due cose sarebbero FONDAMENTALI:
    1) introdurre un principio di responsabilità per i funzionari che emettono le cartelle; cioé il “responsabile del procedimento”, come si legge sulle cartelle, deve essere veramente responsabile, anche in proprio, se sbaglia, e non limitarsi a dire “prendetevela con l’Ente accertatore”.
    2) maggior competenza legale e buona fede dei funzionari Equitalia; NON è possibile che si continuino ad emettere cartelle su sanzioni prescritte, accertamenti annullati, o sospesi.

  2. Moscardelli? Ma chi, il politico più inutile che la nostra città abbia avuto? Claudio, di qualcosa di sinistra!

  3. va bene ma però per quelle ditte che non sono in regola con il durc e quindi non possono vantare debiti dalle pubbliche amministrazioni perché è da qualche anno che non lavorano per colpa del durc come li aiutiamo?
    applicando una mia idea “DURC GAROFALO” si fa un accordo con lente pubblico committente e l a ditta esecutrice senza durc, e si stabilisce una percentuale che da lasciare al committente che varia dal 10 al 15%, il quale committente pubblico o privato provvederà a versare per conto dell’impresa agli enti previdenziali creditrici. così facendo anche le imprese senza durc. potendo lavorare nel giro di un anno saranno nuovamente in regola e lo stato ha recuperato quei crediti che altrimenti non avrebbe mai riscosso. tanti saluti ed auguri a tutte le imprese vittime dello stato italiano