Confiscato il Safari Park di Latina, primo caso in Italia

06/06/2013 di
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Il personale del Servizio Cites centrale del Corpo forestale dello Stato ha eseguito questa mattina la confisca del giardino zoologico abusivo del Safari Park di Latina (borgo Grappa), sequestrato lo scorso settembre. Si tratta della prima acquisizione coattiva da parte dello Stato di una intera struttura zoologica e degli esemplari in essa ospitati.

L’operazione è stata eseguita in base all’intesa tra il Corpo forestale dello Stato, la Prefettura di Latina e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La confisca è scaturita da una contestazione amministrativa nell’ambito delle attività di controllo svolte dal Corpo forestale dello Stato relative alla corretta applicazione della normativa vigente in materia di giardini zoologici che prevede pesanti sanzioni amministrative – fino a 90.000 euro – per chi esercita l’attività in assenza della prevista licenza.

Il Safari Park esponeva al pubblico, oltre a diversi animali domestici, anche alcuni esemplari appartenenti a specie protette dalla Convenzione di Washington tra cui: un elefante, uno scimpanzé, macachi, canguri, istrici, testuggini di terra e tartarughe d’acqua. Il personale del Servizio Cites centrale è intervenuto, in collaborazione con gli agenti del Comando
Stazione di Latina, insieme al personale appartenente all’Asl locale e ad alcuni veterinari, per garantire lo spostamento in sicurezza di 30 animali considerati pericolosi e detenuti in strutture non autorizzate e per assicurare la salvaguardia della salute e l’incolumità pubblica. Gli esemplari in questione sono stati trasferiti presso idonei Centri specializzati nel recupero per la fauna esotica e selvatica nel Lazio e in Emilia Romagna.

I due proprietari dello zoo sono stati denunciati penalmente per detenzione illegale di animali pericolosi e violazione dei sigilli. Nel corso dell’operazione, sono stati rinvenuti, inoltre, una civetta delle nevi e una iguana detenute in condizioni incompatibili con la loro natura, per questo i due proprietari del giardino zoologico dovranno ora rispondere anche di maltrattamento animale. Gli animali sono stati, quindi, sequestrati e immediatamente trasferiti presso una clinica veterinaria a Roma. Gli altri animali rimasti nella struttura saranno trasferiti nei prossimi giorni anche con la collaborazione delle associazioni ambientaliste.

  1. Ancora? ma quante volte ha avuto questi problemi ancora e aperto?

  2. sono anni che esiste sta specie di zoo…. perchè non li hanno controllati prima???

  3. Come al solito le cose belle o di cultura vengono chiuse; le cose che portano caos e droga (pub e locali notturni) restano aperte…
    Che schifo di città!!!!

  4. tenere animali in condizioni non idonee non nè bello nè di cultura,la cultura è anche rispetto per l’ambiente e per gli animali.Condivido il suo pensiero per le cose che portano caos e illegalità.

  5. che teneri. indignati per le bestie, ma dareste fuoco a Al-Karama. vi stimo.

  6. esiste un’altro zoo pieno di animali da chiudere e si chiama AL KARAMA……..