Qualità dell’aria, analisi dell’Arpa a Priverno, Minturno e Terracina

22/05/2013 di
auto e smog

auto e smogLe misure che provengono dalla Rete regionale di qualità dell’aria (costituita dalle centraline fisse presenti a Roma e in tutto il territorio del Lazio) non inducono a facili ottimismi, nonostante il Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria che ormai da alcuni anni la Regione ha predisposto e approvato proprio per far fronte a questo genere di criticità. I dati relativi alla provincia di Frosinone, visibili sul sito dell’ARPA
Lazio, sono un esempio evidente di questa situazione.

In risposta a tali preoccupazioni, ARPA Lazio e Regione hanno predisposto anche un piano per il controllo sistematico e continuo di ulteriori siti del territorio regionale con i due mezzi mobili di cui dispone l’Agenzia, anche perché la rete fissa, per ben precise disposizioni normative, non può crescere oltre un certo limite. I mezzi mobili realizzeranno in ciascuno dei siti individuati quattro campagne annue (una per
stagione) della durata di oltre due settimane.

I siti finora individuati rientrano in tre categorie d’interesse:
• zone in cui la situazione della qualità dell’aria riscontrata dalla rete fissa è preoccupante (Valle Latina, Valle del Sacco). I mezzi mobili forniranno un quadro più completo per assistere gli enti locali nella predisposizione di opportuni piani di risanamento. Località individuate: Sora, Valmontone, San Giovanni Incarico, Ceprano, Pontecorvo;
• zone in cui vanno confermate le valutazioni della qualità dell’aria ad oggi disponibili. Località individuate: Priverno, Bracciano e Bolsena;
• zone del Lazio meridionale ove non sono disponibili misure dalla rete fissa, ma solo valutazioni, che dovranno essere confermate. Località individuate: Minturno e Terracina.

Attraverso queste campagne, ci si prefigge di creare una rete di postazione di monitoraggio virtuale in ciascuna delle località coinvolte: quando il mezzo è in loco, la postazione virtuale produce una misura reale, quando invece esso opera altrove, per quel sito è comunque disponibile una valutazione, ottenuta con sofisticate tecniche statistiche previste dalle norme vigenti. In pratica è come se i siti fossero sede di una nuova stazione di monitoraggio, senza però i costi elevati necessari per l’acquisizione, gestione e manutenzione di ulteriori centraline. Inoltre, è stato predisposto e si sta ancora sviluppando un sistema modellistico che assimilerà tutte le misure disponibili (rete fissa e mezzi mobili), ricostruendo una fotografia spaziale della qualità dell’aria regionale estremamente realistica e aggiornata praticamente ogni ora.

“Questa ulteriore azione dell’ARPA Lazio per tenere sotto controllo la qualità dell’aria regionale – spiega il Commissario Straordinario dell’Agenzia, Corrado Carrubba – si aggiunge a quanto già stiamo facendo in questa direzione da anni in stretto accordo con la Regione, tutto al fine di tenere costantemente sotto controllo la situazione dell’inquinamento regionale per ridurre sempre più i rischi sanitari della popolazione senza far proliferare inutilmente le centraline fisse. Ricordo che i limiti posti dalla normativa europea e nazionale sulla qualità dell’aria sono limiti sanitari, non mere convenzioni, e quindi precisi campanelli d’allarme cui si deve porre estrema attenzione ed agire di conseguenza”.