Studenti pontini intossicati a Firenze, un virus alla base dell’infezione

17/05/2013 di
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Gli esami di laboratorio predisposti dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria di Firenze ed effettuati dall’Istituto Superiore di Sanità, hanno consentito di individuare la causa dell’infezione che ha colpito i ragazzi di due gite scolastiche, provenienti da Roccadaspide in Campania e da Fondi nel Lazio, i quali, all’inizio del mese, hanno soggiornato in un albergo di Ronta nel Mugello e sono ricorsi al 118 e, in alcuni casi, al Pronto Soccorso di vari ospedali, manifestando disturbi gastroenterici.

Esclusa, come era stato supposto fin dai primi accertamenti una tossinfezione di natura alimentare, è stato possibile accertare che nei campioni biologici prelevati dopo il rientro dalla gita è stata trovata la presenza di Norovirus, noto anche come virus di Norwalk.

Si rafforza dunque l’ipotesi in base alla quale il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria di Firenze aveva richiesto la chiusura precauzionale dell’albergo, disponendo una idonea disinfezione dei locali dove le comitive hanno alloggiato.

La collaborazione fra la Asl di Firenze e quelle delle due località di residenza dei ragazzi ed il coinvolgimento dell’Istituto Superiore di Sanità ha consentito di acquisire elementi utili a individuare la causa dell’episodio epidemico, che con molta probabilità è stato innescato, come i sanitari toscani avevano supposto, dalla presenza dell’infezione in uno o più soggetti già all’inizio della gita. Il virus si sarebbe così diffuso durante la lunga permanenza dei partecipanti in ambienti confinati come il pullman e le camere d’albergo, trovando fattori ambientali favorevoli.

Le infezioni causate da Norovirus, infatti, si manifestano soprattutto in contesti comunitari, negli ospedali, nelle case di riposo, nelle scuole o, tipicamente, in ambienti confinati, come per esempio le navi da commercio e da crociera. Il virus è altamente infettivo e bastano 10 particelle virali a dare vita a un’infezione. Data la loro persistenza nell’ambiente, che permette una loro replicazione e diffusione anche per due settimane dopo l’infezione iniziale, i Norovirus sono difficili da controllare ed è quindi necessario applicare rigorose misure di sanificazione per prevenirli e contenerli. La trasmissione avviene direttamente da persona a persona, per via orofecale o via aerosol, oppure tramite acqua o cibo infetti, ma anche per contatto con superfici contaminate.

Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono quelli comuni alle gastroenteriti, e cioè nausea, vomito, diarrea, crampi addominali. In qualche caso si manifesta anche una leggera febbre. La malattia non ha solitamente conseguenze serie, e la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni senza complicazioni. Normalmente, l’unica misura è quella di assumere molti liquidi per compensare la disidratazione conseguente a vomito e diarrea.

Il primo episodio aveva riguardato 39 soggetti fra alunni e insegnanti di una scuola campana e il secondo una quarantina di soggetti di una scuola di Fondi.