Giancola: “Serve una seria politica per il lavoro”

11/05/2013 di
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“La cassa integrazione in deroga avrà copertura fino al 30 giugno prossimo. Così è stato stabilito da un accordo sugli ammortizzatori sociali raggiunto nei giorni scorsi tra associazioni datoriali e parti sociali. Ma la cronica mancanza di fondi e la difficoltà della situazione attuale impongono una riflessione che vada oltre l’emergenza e che affronti il problema del lavoro, della disoccupazione e delle crisi aziendali in una prospettiva a lungo termine, che parta da un sistema di legalità e controllo e approdi a un modello di ricostruzione del welfare e del tessuto economico della
regione”.

Sono le parole della consigliera regionale Rosa Giancola, della lista Per il Lazio, che analizza il problema dell’occupazione e degli ammortizzatori sociali nella regione e lancia l’idea del “bilancio delle competenze delle imprese” insieme alla proposta di un tavolo interassessorile che prenda in carico le situazioni aziendali a rischio prima che producano danni irreparabili e allarme sociale, nell’ottica che “le crisi vanno governate e non rincorse”.

“Il mio impegno prioritario in questi difficili mesi trascorsi in Consiglio regionale – spiega Rosa Giancola – è stato quello ascoltare il territorio, dai lavoratori alle imprese fino all’universo delle associazioni. Ho toccato con mano le crisi aziendali che si moltiplicano e le situazioni drammatiche di migliaia di lavoratori della provincia, ma anche le straordinarie eccellenze pontine costellate di imprese sane e virtuose. La situazione del lavoro va allora riformata a partire da un sistema di legalità, che deve pretendere assoluta trasparenza e certezza nei bilanci delle imprese che richiedono di accedere agli ammortizzatori sociali”.

Il punto di partenza è il dato di 17 milioni di ore di Cig registrate nel Lazio nel primo trimestre del
2013, 1,6 milioni in provincia di Latina. “E’ una coperta troppo corta – aggiunge Rosa Giancola – che prima o poi farà implodere il sistema Inps, a cui attingono tutti, lavoratori e imprese. Il primo passo è quindi verificare i bilanci delle
aziende e la regolarità dei versamenti nel fondo Inps per gli ammortizzatori sociali. Un’azione questa a tutela non solo dei lavoratori ma anche delle imprese sane che costituiscono l’ossatura reale del nostro sistema economico. Lo Stato deve pretendere legalità e trasparenza nei bilanci delle imprese che chiedono gli aiuti pubblici, ma deve al contempo essere in grado di intervenire sulle crisi aziendali prima che sia troppo tardi”. Ecco allora la proposta di un bilancio delle competenze che consente da una parte di certificare le risorse e le potenzialità dell’universo delle piccole e medie imprese del Lazio indirizzando le riconversioni industriali, dall’altra di creare, per i lavoratori da ricollocare, percorsi formativi mirati e realmente orientati alle esigenze del mercato.

“Finora si è erogata formazione a pioggia – spiega ancora la consigliera Giancola – senza una reale analisi delle necessità del mercato e delle competenze dei lavoratori. La questione dell’occupazione e dello sviluppo economico – spiega ancora la consigliera Giancola – va affrontata poi in un tavolo interassessorile permanente in Regione, che coinvolga i settori delle attività produttive, del lavoro e della formazione in un ampio lavoro di programmazione e analisi delle situazioni del territorio. Io voglio rappresentare tutti, lavoratori e imprenditori. Ma tutti devono comprendere il valore del
dialogo con le istituzioni”.

  1. Oggi a Brescia, il comizio del Caimano è stato sonoramente fischiato. Sono persone che in questi venti anni di berlusconismo non si sono fatti abbindolare dalla sua politica falsa e cialtrona.

  2. Sul giornale Il Fatto Quotidiano afferma che l’intervento di B la gente gridava “In galera mafiosi” rivolto a B. Tra questi c’erano anche suoi sostenitori.

  3. Questo nano delinquente se non la smette di aizzare giornalisti, suoi dipendenti sia della carta stampata sia delle sue TV, contro la magistratura, piano, piano, ci scappa il morto.

  4. questa finta politicante si è fatta un nome sfruttando il sindacato da cui proviene ed il dramma delle lavoratrici della tocconi. ha dormito con loro.. mangiato cn loro ed ora che ha una bella poltrona.. con loro non dorme più, con loro non mangia più… fateve na domanda e dateve na risposta invece de parlàde B che non centra un cazzo co questa! o al massimo lei centra con B dato che fà come a lui!