Malattie della tiroide, un’iniziativa per aumentare i controlli

24/04/2013 di

Sei milioni di persone con problemi alla tiroide, soprattutto donne in età adulta, e oltre 40 mila interventi di asportazione all’anno. Numeri che fanno dell’Italia uno dei Paesi più esposti al mondo al rischio di malattie della ghiandola a forma di farfalla. Il Lazio (specie Frosinone e Latina), la Lombardia (con picchi nelle valli bergamasche) e il Piemonte (nelle zone montane) sono le aree della Penisola in cui si concentra il maggior numero di pazienti.

Per sensibilizzare i cittadini, aumentare le conoscenze dei medici sia specialisti sia di famiglia, e promuovere la ricerca nasce la Fondazione Ibsa con il supporto di ricercatori internazionali. Appuntamento numero uno dal 10 al 12 maggio, con il primo Forum della Fondazione a Stresa (Verbania), seguito da un secondo meeting a Gubbio (Perugia) dal 27 al 29 settembre. Oggi i disturbi della tiroide sono sottostimati e sottovalutati dalla popolazione, pur essendo in forte crescita in tutto il pianeta. Per l’Organizzazione mondiale della sanità, infatti, ne soffre oltre un miliardo di persone e un bebè ogni 3 mila nasce con una forma di patologia tiroidea.

«Il nostro ente, senza scopo di lucro, in questi primi mesi di attività si dedicherà all’informazione e alla ricerca sulle malattie tiroidee», spiega in una nota Silvia Misiti, endocrinologo e direttore della Fondazione Ibsa. L’obiettivo è «favorire un importante passaggio, anche culturale e scientifico, sulle terapie disponibili, che devono essere seguite scrupolosamente e per lunghi periodi. Non solo. Ci rivolgiamo anche alla popolazione e alla comunità scientifica – precisa l’esperta – perchè basta un semplice controllo degli ormoni tiroidei circolanti che dovrebbe essere presente in tutti i check-up medici. Si potranno così prevenire e affrontare in modo adeguato le più comuni patologie tiroidee».