Ragazza morta, la famiglia negò il ricovero

12/04/2013 di
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La famiglia della ragazza di 26 anni, Karin Dalla Senta, morta all’ospedale di Latina in circostanze da chiarire negò il ricovero dopo la visita del 118. La notizia è del Messaggero di oggi.

Secondo la versione della famiglia – scrive il quotidiano – gli operatori dell’ambulanza che venerdì scorso visitarono la ragazza dopo essere stati chiamati dai genitori decisero di non farla ricoverare perché ritenuta non grave. Ma dall’esame delle carte è spuntato un documento firmato dalla madre della ragazza che negava il consenso per il ricovero di Karin.

I carabinieri del Nas, guidati dal capitano Massimo Minicelli, hanno acquisito anche quel foglio che sembra alleggerire notevolmente la posizione del 118. I militari stanno raccogliendo tutto il materiale utile a ricostruire la complessa dinamica dei fatti.

Intanto ieri è stata svolta l’autopsia. Il medico legale Maria Cristina Setacci, nominata dalla Procura di Latina, ha lavorato dalle 14,30 alle 19,30 per raccogliere il maggior numero possibile di elementi da analizzare.

«E’ stato un lavoro articolato – commenta il medico legale – ma non ci sono evidenze macroscopiche da riferire, bisognerà attendere gli esami istologici. Di certo possiamo dire di aver effettuato un gran numero di prelievi». Tutto è rimandato all’esito degli esami di laboratorio che potranno dare risposte determinanti per l’inchiesta.

  1. Lo sciaccallaggio dello scarico delle responsabilità è già iniziato. E’ giusto che in questo paese si viva cosi.

  2. Ogni volta che uno va in ospedale fanno firmare per rifiutare il ricovero. lo consigliano molte volte i medici quando reputano che il caso non sia grave per evitare troppi letti occupati. Non diamo la colpa alla famiglia che ha firmato sicuramente sotto consiglio del medico

  3. Cosa c’entra l’ospedale? La madre ha rifiutato il ricovero firmando il foglio dell’ambulanza del 118, quindi hanno deciso di tenere la ragazza a casa

  4. RAY MA COME CHE CENTRA L’OSPEDALE? MICA LA RICOVERANO DENTRO L’AMBULANZA. HO CITATO IL CASO DELL’OSPEDALE COME ESEMPIO DI QUELLO CHE MOLTO PROBABILMENTE E’ ACCADUTO ANCHE CON L’AMBULANZA.

  5. volete sapere come è andata?…l’infermiere scocciato ha detto che l’ambulanza andava chiamata per cose più importanti…poi, in cattiva fede, ha fatto firmare il foglio di rifiuto ricovero per scaricare le responsabilità…è un comportamento vile, da infame, che da tale andrà trattato…lo sanno tutti chi erano i componenti dell’ambulanza e se hanno dei soprannomi ci sarà anche un motivo…

  6. Non sò come siano andate esattamente le cose, ma posso pensare che in quelle fasi così concitate sia stato sottoposto alla madre della ragazza un foglio da firmare, che come ripeto in quelle circostanze lo stato d’animo del congiunto era confuso. Poi a conti fatti risulta che la madre ha firmato un foglio di rinuncia al ricovero. Più che altro bisogna tenere conto che in determinate circostanze i sanitari, mi auguro ci fosse stato un medico a bordo dell’ambulanza, sono gli unici in grado di poter stabilire la gravità del fatto, quindi se avessero deciso per il ricovero non vedo il motivo per cui si sarebbero dovuti far firmare un consenso. Troppo spesso capitano queste cose, ma sino a quando non verranno severamente punite, le tragedie continueranno…….. I sanitari, moltissimi all’altezza delle situazioni, ma tanti altri troppo attizzosi, devono capire che non si gioca con una vita umana.

  7. I funerali ci saranno domani alle 10 alla chiesa di Borgo Isonzo. Hanno appena messo l’epigrafe.

  8. Ammesso che quel foglio sia stato firmato sotto pressione o meno, inutile scaricare le colpe alla famiglia. Il punto è: non si può morire di peritonite nel 2013. E’ inconcepibile. Tuti noi almeno una volta siamo andati in qusto pronto soccorso e nella maggior parte dei cosi siamo tratati come dei visionari o malati immaginari. Bastava una semplice ecografia e quella ragazza si sarebbe salvata. Ma l’ecografo non è sempre disponibile, va chiesto ai vari reparti, quindi meglio lasciar morire una povera ragazza. Devono pagare e scontare i sanitari responsabili di questa vergogna.

  9. l’ospedale di latina e’ stato come sempre all’altezza della situazione.
    eventuali responsabilita’, se mai dovrebbero esserci, vanno ricercate nel medico di famiglia.
    comunque c’e’ la firma e il caso e’ chiuso.

  10. A bordo dell’ambulanza chiamata dai familiari non c’era il medico ma solo infermieri.

  11. Ma come c**o ti permetti di dire che l’infermiere in malafede ha fatto firmare il foglio? ma chi c**o sei? sarai uno di quelli che gira per i pub beve alcool non lo regge e poi va al PS ….speriamo per una bella lavanda gastrica!!!!

  12. Il dramma vero è che questa ragazza è stata uccisa due volte!!! Ora si vogliono far ricadere le colpe sui familiari, semplicemente pazzesco. Il foglio dell’intervento dell’ambulanza, non è come un verbale di Polizia di cui ne viene rilasciata una copia all’interessato, ma viene redatto dal Personale Medico a bordo della stessa a certificare l’intervento effettuato…..ora pensate cosa sia potuto accadere una volta giunta la notizia del decesso di questa ragazza…si è in possesso di un foglio firmato…basta mettere qualche crocetta in più nelle varie caselle e…come per magia non ci sono più colpevoli…..stò pensando male..chissà..Poi vogliamo parlare dell’assenza delle istituzioni?? Nessun messaggio di cordoglio alla famiglia da parte del Sindaco o dei neoeletti parlamentari nazionali e regionali…lo sapete perchè?? Ogni schieramento politico ha dei candidati medici all’interno che hanno preferito tacere piuttosto che perdere le migliaia di voti che ricevono dai propri assistiti. Totalmente imbarazzante il silenzio della neo eletta del M5S grillina che si vantava del suo lavoro al 118…perchè non ci dice il suo pensiero,così vogliono cambiare l’Italia?VERGOGNA!! Un grande abbraccio a tutti i familiari che non sono e non saranno mai soli!!!

  13. Se ero un suo familiare la giustizia ci pensavo da solo a decidere colpe e sentenze