Scabbia a Latina, paura all’ospedale Goretti

26/03/2013 di
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A Latina è ancora psicosi scabbia. Sale a 27, infatti, il bilancio dei contagiati, tra personale medico e parenti della donna di 78 anni colpita da scabbia norvegese e deceduta proprio nei giorni scorsi a causa dell’aggravarsi del suo quadro clinico.

L’anziana, immunodepressa, era stata ricoverata al Santa Maria Goretti di Latina  il 5 marzo scorso. Qualche giorno più tardi, Il 18 marzo, le era stata diagnosticata la scabbia che comunque non è da considerarsi causa del decesso.

Negli ultimi tempi si sta assistendo a un ritorno della scabbia, soprattutto nelle grandi città. E non si tratta sempre di famiglie povere e con condizioni igieniche scadenti. Per questo la Asl ha pubblicato un vademecum. La scabbia, si legge nell’opuscolo, non è un’infezione pericolosa ma, allo stesso tempo non è prevenibile in senso stretto, non esistendo vaccini nè altri farmaci preventivi.

Il vademecum contiene informazioni generali sulla malattia, indicazioni su come evitare il contagio e consigli su cosa fare qualora si manifestino i primi sintomi. La prevenzione – spiega ancora l’opuscolo della Asl – consiste in un efficace trattamento dei soggetti colpiti, nel controllo della corretta guarigione e in un attento controllo dell’infestazione nei soggetti che sono venuti a contatto con le persone infette. La scabbia può  essere sconfitta solo se viene riconosciuta e gestita in modo corretto, con scrupolo e attenzione sia sulla persona colpita che sui contatti.

  1. Anche senza la triste fine della signora scomparsa, ci si aspetta una chiara presa di responsabilità da parte di chi ha delle responsabilità amministrative.

    A cominciare dal direttore sanitario.

    La nuova giunta Zingaretti, intervenga.

  2. vedi che la colpa ora è del personale dell’ospedale. Per favore!!!!!
    Con tutti gli esseri che circolano nella nostra città comunitari ed extra comunitari in particolare, qualcuno di questi ha contaggiato gli altri, naturalmente i sanitari se costoro si presentano a visita di p.s. per un corpo estraneo agli occhi non gli fanno la visita da spogliati!!!! non diamo sempre la colpa a chi è in prima linea…

  3. Fatto n°1: è morta una persona.

    Fatto N°2: Pago mensilmente una delle IRPEF regionali più alte d’Italia, anche per tenere in piedi un certo sistema sanitario. So che dipende da molte cose, e qui non mi lamento. Ma quando muore qualcuno “a casa mia” voglio vederci chiaro.

    Poi … la colpa è una cosa, e su quella deciderà un giudice, suppongo, e la responsabilità è un’altra.
    Essere responsabili non vuol dire avere la diretta colpa di un fatto.

    I responsabili, gerarchicamente parlando, sono una cosa, e il “personale dell’ospedale” è un’altra.
    Fare di tutta un’erba un fascio, è un approccio che non mi appartiene.

    Caro al, quando riusciremo a capire questi due concetti basilari, forse diventeremo un po’ più civili.

  4. questi problemi sono l’acuirsi della crisi economica culturale e politica del nostro bel Paese che si sta tramutando in depressione.

    FORZA GRILLO e M5S, devono essere tenaci non devono avvicinarsi e farsi INFETTARE dalla SCABBIA dei vecchi politici.