Centrale nucleare di Latina, ok dell’Europa al piano di bonifica

19/03/2013 di
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«È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il parere positivo della Commissione Europea, previsto dall’art. 37 del Trattato Euratom, sul piano di bonifica della centrale nucleare di Latina, che si aggiunge a quello espresso nel settembre scorso per la centrale di Caorso». Così spiega la Sogin in una nota.

«Nel 2011, per la prima fase della bonifica della centrale diLatina, è stato acquisito il Decreto di Compatibilità Ambientale Via dal Ministero dell’Ambiente, del Territorio e del Mare. Per completare l’iter autorizzativo – prosegue la nota – è ora prevista la convocazione della Conferenza dei Servizi per raccogliere i pareri delle istituzioni, nazionali e locali, coinvolte e dell’Autorità di sicurezza nucleare, Ispra. Al termine, il Ministero dello Sviluppo Economico emetterà il decreto per questa importante prima fase dello smantellamento della centrale nucleare di Latina. Nel 2013, le principali attività in corso e programmate nella centrale di Latina, riguardano: la progettazione del nuovo impianto di trattamento degli effluenti liquidi; la rimozione e decontaminazione degli involucri delle soffianti dell’edificio reattore; la realizzazione dell’impianto per l’estrazione e il condizionamento dei fanghi radioattivi e degli impianti tecnologici nel deposito temporaneo, lo smantellamento di parte dell’edificio controllo e di un edificio minore. Saranno, infine, avviate le attività per lo svuotamento e la decontaminazione della piscina che conteneva il combustibile irraggiato. Finora, fra i principali lavori realizzati, Sogin ha completato lo smantellamento delle condotte del circuito primario, del pontile e dell’edificio turbine. É stata realizzata, inoltre, la nuova rete piezometrica, la nuova linea di scarico degli effluenti attivi ed è stato costruito il deposito temporaneo dei rifiuti radioattivi. A garanzia della sostenibilità ambientale – conclude la nota – gli interventi sono progettati, realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto, sia radiologico sia convenzionale, sull’ambiente».