Crisi, successo per la manifestazione di Confcommercio

19/02/2013 di
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Grande partecipazione questa mattina alla manifestazione pacifica di protesta organizzata dalla Confcommercio nella sala De Pasquale del Comune di Latina. Oltre 200 gli operatori commerciali, turistici e dei servizi della provincia pontina che hanno simbolicamente consegnato le chiavi delle attività commerciali ai sindaci dei loro comuni. L’obiettivo: accendere ancora una volta i riflettori sulla crisi economica che non ha risparmiato neppure il tessuto imprenditoriale pontino.

“E’ un’ iniziativa di mobilitazione – dichiara Italo Di Cocco, presidente dell’Ascom Confcommercio di Latina – che ha visto circa 200 tra operatori commerciali e turistici riconsegnare le chiavi della propria attività ai sindaci, per denunciare lo stato in cui versa l’economia, il bassissimo livello dei consumi, la grave situazione delle famiglie e la corrispondente crisi che si ripercuote sulle attività commerciali e le imprese. La riconsegna delle chiavi è quindi un appello, una sorta di grido di chi chiede ed implora aiuto alle istituzioni ed alla politica, perché si inverta la rotta della “nave Italia” che ormai rischia di affondare. Ecco perché ci siamo rivolti ai sindaci e ai candidati alla presidenza della Regione; perché attraverso di loro giunga la voce del malessere e della insofferenza che serpeggia nel tessuto imprenditoriale della provincia di Latina, che non si è potuto sottrarre alla perdurante crisi economica in cui versa l’Italia”.

Una crisi che non ha fatto sconti a nessuno e che nel solo anno 2012, in Italia ha prodotto: la chiusura di una impresa ogni minuto, il livello più basso dei consumi dal dopoguerra, la perdita del potere di acquisto, con un balzo indietro di circa 30 anni del reddito pro capite, l’appesantimento del carico fiscale sulle famiglie e sulle imprese – che ormai ha superato la soglia del 56%, la mancanza di credito alle imprese – che ha visto ridotto di oltre 32 miliardi l’erogazione di finanziamenti.
In questa situazione già gravida di enormi difficoltà presto si aggiungerà, dal prossimo 30 giugno, un ulteriore balzello che appesantirà ulteriormente il carico sulle imprese e sulle famiglie con l’introduzione della nuova tassa Tares.

“Imprese ed enti locali devono quindi agire di concerto – conclude Di Cocco – per scongiurare gli effetti nefasti che produrrà la Tares, i quali, secondo le analisi della Confcommercio Nazionale , arriverà ad aumenti previsti da un minimo del 300% fino al 690% a seconda delle tipologie di attività”.

“Riconosco nella vostra protesta un atto serio e importante che non vuole dire chiusura ma vuol dire “aiutateci” – ha spiegato il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, che ha partecipato alla manifestazione della Confcommercio – ma è importante rendersi conto che siamo in una congiuntura particolare dove è tutto il sistema Italia ad essere in difficoltá. Noi come comune dobbiamo essere al vostro fianco per aiutarvi in questa difficile battaglia della Tares, nonostante i vincoli del patto di stabilità che ci lega le mani, dandoci un mero ruolo di gabellieri dello Stato. Bisogna quindi lavorare in sinergia con le associazioni di categoria, gli enti locali e l’ANCI, dove, senza colori politici, si cerca di operare per il bene delle imprese che sono il vero motore del nostro Paese. Da un punto di vista propositivo – conclude il primo cittadino – quello che stiamo facendo anche grazie all’ANCI è di sollecitare tutti i sindaci ad una adunata nazionale conto il patto di stabilità e contro la Tares, con l’obiettivo di far affrontare al prossimo Governo un posticipo dei pagamenti, anche per capire i parametri e le differenze di applicazione”.

Presenti alla manifestazione anche i delegati dei candidati alla presidenza della Regione Lazio.

  1. Li hanno votati in massa. Adesso consegnano le chiavi. Alle prossime elezioni sono pronti a votarli di nuovo.

  2. pochi giorni ancora e di molta gente non sentiremo parlare più: speriamo trovino un lavoro………….non sono abituati !!

  3. Questi hanno votato sempre a dx. Quella dx fascistoide guidata dal pifferaio di Arcore che li ha portati alla rovina. Continuano a sostenerlo. Perché vi lamentate?.

  4. parruccone Di Cocco, vai a casa pure tu, villa Patrizia ti dice qualcosa ?

  5. Le chiavi consegnatele al pifferaio B. Vostro amico di merenda. Votatelo in massa così finirà per strangolarvi.