Ponza tra i luoghi del cuore più votati

14/02/2013 di
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Un milione di segnalazioni, il doppio del 2010, il precedente più vicino nel tempo. Non solo dall’Italia, ma da 123 Paesi in tutto il mondo: dal Canada ai Paesi Bassi, dal Malawi alla Cina, dal Turkmenistan alle Isole Cook, dal Burundi al Laos, dallo Swaziland al Messico.

È il risultato della sesta edizione dei Luoghi del cuore, il censimento promosso nel maggio scorso dal Fondo Ambiente Italiano, in collaborazione con Intesa SanPaolo, che chiedeva di segnalare i luoghi dell’Italia da proteggere e da recuperare.

Dieci anni fa, nel 2003, le segnalazioni erano state 24.200; quest’anno, per la prima volta, l’iniziativa è stata allargata al di fuori dei confini nazionali. I risultati del censimento sono stati illustrati oggi, in una conferenza stampa nella sede di Intesa SanPaolo a Milano, dal vicepresidente esecutivo del Fai Marco Magnifico e dal presidente del consiglio di sorveglianza della Cà dè Sass Giovanni Bazoli. Era presente anche l’amministratore delegato Enrico Cucchiani.

Sono stati segnalati 10.451 “Luoghi del cuore”, da un elettorato composto per il 52,8% da donne e per il
47,2% da uomini. Età media, 45 anni. Il primato delle segnalazioni spetta alla Puglia, con 224.103; seguono Campania
(145.217), Piemonte (108.398), Lombardia (74.741) e Toscana (70.291). Il primo Luogo del cuore, con 53.953 segnalazioni, è la Cittadella di Alessandria, costruita per volere di Vittorio Amedeo II di Savoia tra il 1726 e il 1728 e successivamente migliorata per ordine di Napoleone Bonaparte. Con 74 ettari di superficie, è uno dei massimi esempi di fortificazione settecentesca in Europa.

Abbandonata dai militari italiani nel 2007, oggi versa in stato di abbandono ed è minacciata dall’ailanto, una pianta infestante che cresce dappertutto e che mina le mura con le sue radici. Al secondo posto, con 53.394 segnalazioni, c’è la chiesa di San Nicola di San Paolo di Civitate, nel Foggiano, inagibile dal 1999, quando un fulmine lacerò la guglia del campanile e ulteriormente danneggiata dal terremoto del Molise del 2002. Un comitato locale ha mobilitato molti foggiani emigrati altrove, sia in Italia che all’estero, per il recupero della chiesa.

Al terzo posto, l’abbazia benedettina della Santissima Trinità di Monte Sacro, a Mattinata, sempre nel Foggiano, eretta tra il X e l’XI secolo, oggi in rovina. Si tratta di un mirabile esempio di architettura romanico-pugliese, tanto importante da essere stata oggetto di scavi ad opera del Germanisches Museum di Norimberga. Al quarto posto c’è il Rione Sanità di Napoli, con il Museo di Totò, che deve ancora essere aperto nel palazzo dello Spagnolo (mancano da tempo gli ultimi ritocchi).

C’è poi il Real sito di Carditello, in provincia di Caserta, gioiello settecentesco di proprietà dei Borbone di Napoli, azienda agricola modello con stalle immense, in cui si allevavano cavalli, bufale e vacche di razze pregiate. Occupato nel 1943 dalle truppe tedesche, che vi stabilirono il proprio comando, è stato ripetutamente saccheggiato negli anni: oggi versa in uno stato di assoluto degrado, ripetutamente messo a sacco (ignoti hanno rubato persino i grandi gradini di uno degli scaloni centrali).

E ancora, al sesto posto tra i luoghi italiani c’è il Faro del Monte della Guardia sull’isola di Ponza, costruito nel 1886 su una rocca a strapiombo sul mare. Inoltre, al settimo posto ci sono il parco e il castello di Miramare, a Trieste, già residenza di Massimiliano d’Asburgo, fratello dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, grande appassionato di botanica. Il parco, 22 ettari in riva al mare, versa in uno stato di degrado: le siepi sono morte, le aiuole non vengono curate, il laghetto è asciutto. Dal castello di Miramare, Massimiliano d’Asburgo si imbarcò nel 1864 con la consorte Carlotta alla volta del Messico, dove divenne imperatore per breve tempo, prima di essere fucilato dai liberali di Benito Juàrez, in lotta contro l’invasione francese.

Vi sono poi gli eremi della valle di Stignano, nel territorio di San Marco in Lamis (Foggia), nel Gargano. Sorti sulla via percorsa dai pellegrini nel corso dei secoli per recarsi alla grotta dell’Arcangelo Michele, fin dagli albori del Cristianesimo, sono conventi, santuari ed eremi, costruiti e abitati dal Medioevo fino al Settecento. In gran parte oggi sono in rovina, ma una decina conservano ancora interessanti elementi architettonici e decorativi.

E ancora, al nono posto, il Tempio della congregazione Olandese Alemanna di Livorno, una chiesa protestante conosciuta come la Chiesa degli olandesi, monumento vivente alla storia cosmopolita della città portuale. La struttura versa in uno stato di preoccupante degrado ed è stata segnalata per il recupero con molti voti dall’estero, in particolare da Francia e Germania. Al decimo posto, la Cattolica di Stilo, nel Reggino, chiesa bizantina ai piedi del monte Consolino, oggi minacciata da infiltrazioni di umidità che minacciano gli affreschi.

E poi, ancora, Villa Massoni a Massa, i Boschi di Quisisana a Castellamare di Stabia (Napoli), il ponte dell’acquedotto di Gravina in Puglia (Bari) e molti altri. Ora le segnalazioni raccolte verranno esaminate dal Fai insieme al ministero dei Beni Culturali, in modo da intervenire concretamente per salvare alcuni dei beni segnalati. Nel prossimo giugno verranno
annunciati gli interventi che verranno effettuati.

Il censimento dei Luoghi del Cuore ha spesso l’effetto di risvegliare l’attenzione delle autorità su beni in passato trascurati: per esempio, la Regione Puglia ha stanziato 5 mln di euro per il recupero degli eremi di Pulsano, sempre in provincia di Foggia, ha ricordato Magnifico. Il presidente del cds di Intesa SanPaolo Bazoli ha ricordato «la bella tradizione delle banche italiane di aver prestato sempre attenzione ai beni sul loro territorio. Intesa SanPaolo ha ritenuto che questo fosse un suo preciso compito, tanto da metterlo nello statuto».

«Il consiglio di sorveglianza – ha continuato Bazoli – per statuto ha il compito di occuparsi di attività culturali. Le maggiori soddisfazioni che raccolgo sono per le iniziative culturali: a Milano per strada ci sono dei milanesi che mi ringraziano per le Gallerie d’Italia (il museo di arte moderna e contemporanea aperto in piazza Scala, ndr)». E il progetto dei Luoghi del cuore, ha concluso il banchiere, «mira a ridare fiducia al nostro Paese, che ha un bisogno estremo di trovare valori in cui riconoscersi e per i quali impegnarsi».

I LUOGHI PIU’ VOTATI NEL LAZIO

6°
Posizione
Numero votazioni 31.123 Faro del Monte della Guardia, Ponza (LT)
3 Posizione Numero votazioni 7.048 Villa Ponam, Rieti
64° Posizione Numero votazioni 3.539 Palazzo Chigi Albani, Soriano del Cimino (VT)
6 Posizione Numero votazioni 3.337 Parco di Labaro di colli d’oro, Roma
10 Posizione Numero votazioni 1.674 Giardino di piazza Vittorio Emanuele II, Roma

 

Faro del Monte della Guardia, Ponza. Al 6° posto con 31.123 segnalazioni, il Faro del Monte della Guardia, è una suggestiva costruzione sull’Isola di Ponza, tuttora punto di riferimento per i naviganti. Edificato nel 1886 su una rocca a strapiombo sul mare attraverso un sentiero che si snoda dal porto e fino al 1975 è rimasto in azione grazie all’opera di fanalisti che si alternavano alla guardia. Oggi il sistema è stato automatizzato e funziona a valvole solari. Il fabbricato è alto 12 metri, contiene quattro appartamenti e diverse strutture accessorie, come il pozzo sul cortile e il forno. Al Faro è possibile accedere solo via mare, considerate le pessime condizioni in cui versa il sentiero principale via terra. Oggi l’edificio è in stato di degrado e necessita di importanti interventi di recupero della struttura muraria oltre che di messa in sicurezza del terrazzo e della pavimentazione, nonché del reinserimento di tutti gli infissi.