Omicidio Vaccaro, in aula testimonianze contrastanti

08/02/2013 di
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Otto testimoni sfilano in aula per il processo agli assassini di Matteo Vaccaro. Tra le testimonianze quella di una testimone oculare, una donna che dal balcone di casa aveva assistito alla sparatoria. Ma alcuni particolari sono inediti. Due anni fa la signora, che risiede davanti al parco, aveva parlato di tre persone sedute su una panchina e di due auto che giungevano a folle velocità e dalle quali scendevano sei o sette persone. Poi gli spari, circa sei colpi. Nel nuovo racconto la teste parla invece di una sola auto che arriva al parco e di quattro persone che scendono e si dirigono verso la panchina. «Per fortuna che dovevi venire da solo», è l’unica frase che sente la signora prima degli spari.  «Sparavano da tutte e due le parti, sembrava un far west», ha detto, senza però indicare chi avesse iniziato prima.

Diverso anche il racconto della ex fidanzata di Paolo Peruzzi. Era a casa con lui quando alle tre di notte la polizia fece irruzione per portalo in Questura. Agli agenti aveva raccontato di aver visto insieme un film e di essersi addormentati. «Ero spaventata – ha detto ieri in aula – la verità è un’altra»: mentre erano a casa Paolo avrebbe ricevuto una telefonata, per poi dirle «Scendo un attimo qui sotto». Dopo circa mezz’ora l’avrebbe richiamata per farsi andare a prendere al centro commerciale Agora. «Era affannato – ha spiegato – e sconvolto». L’imputato – scrive Il Messaggero – le avrebbe raccontato che era stato chiamato per mettere pace tra ragazzi che avevano litigato il sabato prima. E ancora, la testimonianza di un amico della vittima: giunto al parco dopo una sua chiamata, Matteo gli avrebbe detto di allontanarsi perché doveva incontrare delle persone per chiarire una questione, chiedendogli di rimanere dei paraggi. Mentre si era recato dall’altro lato della strada per acquistare le sigarette aveva udito gli spari, un primo colpo, poi una pausa e altri due o tre in successione. Aveva visto arrivare circa sette persone. Simile la versione di un altro amico che dice di essersi allontanato, su richiesta di Matteo, una volta tornato avrebbe visto una fuga generale. Prossima udienza il 26 febbraio.