PRONTO SOCCORSO PEDIATRICO AL GORETTI, LA VITTORIA DI “ALESSIA”

22/05/2010 di

È una storia a lieto fine quella dell’associazione Onlus Alessia e i suoi angeli e l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Dopo alcuni mesi di stallo, il prossimo 27 maggio aprirà nella struttura pontina, una sezione di pronto soccorso dedicata ai bambini, con pediatri, macchinari e la sensazione di trovarsi in un posto fuori dall’ospedale, per quanto i colori alle pareti e i disegni, provino a far dimenticare la sensazione di essere lì per curarsi.

amelia_vitiello_alessia_angeliLa Onlus, fondata nel 2007 da Alessandro e Amelia Mastrogiovanni, a dicembre 2009 aveva donato all’ospedale una serie di macchinari pediatrici, il necessario per fare corsi di formazione al personale ospedaliero e tutto l’arredamento per un pronto soccorso pediatrico ma ogni oggetto donato, per un valore di 70 mila euro, era rimasto inspiegabilmente imballato. Una situazione paradossale per i coniugi Mastrogiovanni che hanno fondato l’associazione, dopo che la loro primogenita, Alessia, diciotto mesi, nell’ottobre del 2007 era morta per una meningite fulminante e a nulla era servita la corsa all’ospedale Goretti.

«Quella notte – racconta Amelia Vitilello – siamo arrivati in ospedale con la bimba che aveva la febbre molto alta ma la struttura non era dotata di un pronto soccorso pediatrico, allora abbiamo dovuto portare Alessia in braccio, vagando per corridoi e rampe di scale, alla ricerca del reparto di pediatria, con gli ascensori che non funzionavano e il timore che il malessere potesse aggravarsi». Quello della morte di Alessia è stato, «un evento ineluttabile, per il quale abbiamo comunque ricevuto tutta l’assistenza possibile dall’ospedale», aggiunge Amelia ma restava il ricordo di una accoglienza almeno difficoltosa.

Dopo un paio d’anni passati a raccogliere fondi per l’ospedale ma anche per una missione in Madagascar, è avvenuta la donazione, che però restava inutilizzata. I genitori di Alessia, in occasione di un convegno sulla meningite hanno raccontato la loro storia, che l’ANSA ha raccolto e da qui, dopo una replica dell’ospedale pontino che lamentava la mancanza di adattatori pediatrici e un incontro tra il direttore sanitario e Alessandro e Amelia, le cose si sono velocemente sbloccate.

«In meno di 24 ore dopo il nostro incontro – precisa Amelia – siamo stati chiamati dal direttore sanitario, Marina Capasso che ci indicava una data possibile per l’inaugurazione. Per noi significa che la morte di Alessia ora può avere un senso. Abbiamo esorcizzato, per quanto è possibile, la sua morte con un evento positivo». «Ho incontrato i signori Mastrogiovanni – sottolinea Marina Capasso, direttore sanitario dell’ospedale di Latina insediatasi solo a gennaio – ho ascoltato la loro storia e ho cercato di spiegare loro che non c’era stata cattiva volontà da parte dell’ospedale. Una donazione non è sufficiente a mettere in moto un’organizzazione e poi il Pronto soccorso aspettava di essere oggetto di una ristrutturazione».

In sostanza, dal 27 maggio, l’ospedale avrà la prima e unica struttura pediatrica dentro un pronto soccorso dell’intera provincia. I piccoli pazienti saranno accolti separatamente dagli altri ricoverati d’urgenza e saranno immediatamente destinati nella stanza di primo soccorso. I casi più gravi saranno indirizzati verso la ‘stanza rossà, dove potranno essere gestite emergenze che richiedono rianimazione. I casi più lievi ma che necessitano di una degenza breve saranno indirizzati verso una seconda stanza con otto posti letto, sempre nel Pronto soccorso.

  1. Grazie Alessandro e Amelia Mastrogiovanni, ci vuole coraggio e voi ne avete da vendere, ogni tanto “splende il sole” per una bella notizia domostrazione che impegnadosi (anche contro i burocrati) si ottiene. Questo