FARMACI CANCEROGENI PER KIWI, 4 ARRESTI DEL NAS

13/05/2010 di

I carabinieri del Nas di Latina hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone accusate di associazione a delinquere per la commercializzazione e l’uso di prodotti fitosanitari illegali e cancerogeni per le colture di kiwi.

Altre 47 persone sono state indagate. I prodotti venivano contraffatti con principi attivi di provenienza cinese, vietati perché‚ pericolosi e cancerogeni. Il volume di affari è stato quantificato in un milione e 300 mila euro l’anno. Nel corso dell’inchiesta sono stati sequestrati un laboratorio clandestino per la contraffazione, principi attivi proibiti e agrofarmaci contraffatti.

Gli arrestati sono Carmine Vincenzo Saccone, Ivano Tasinari, Clemente Duras e Ivanov Kiril Yanculov. Secondo l’accusa ognuno aveva un ruolo: Saccone si occupava dell’importazione dalla Cina del principio attivo con cui realizzare il farmaco illegale; Tasinari si occupava della parte commerciale contattando gli agricoltori interessati all’acquisto; Duras si occupava delle consegne a domicilio del prodotto illegale; il bulgaro Yanculov svolgeva le funzioni di operaio.

Veniva riprodotto illegalmente il “Dormex” un fitofarmaco che favorisce la crescita dei kiwi. La sostanza è stata riconosciuta pericolosa dalla Commissione Europea in seguito ad alcuni casi di intossicazione avvenuti nell’area pontina tra il 2000 e il 2005. Il gruppo produceva illegalmente anche il “Sitofex”, classificato come irritante.

giuseppe_miliano_pmI prodotti contraffatti venivano venduti ad agricoltori di tutta Italia i quali erano a conoscenza della pericolosità e dell’illegalità del prodotto, venduto a 7 euro al litro anziché 11 euro (prezzo del prodotto legale). I kiwi trattati in questo modo crescono più in fretta e con dimensioni estremamente maggiori rispetto al normale.

Le sostanze, oltre ad essere dannose per la salute dell’uomo, sono estremamente inquinanti tanto che l’Arpa Lazio effettuerà analisi specifiche nelle zone dove sono state adoperate. L’inchiesta è coordinata dal pm Giuseppe Miliano (nella foto).

 

VIDEO: IL BLITZ DEI CARABINIERI NEL LABORATORIO CLANDESTINO DI APRILIA: