Rifiuti, Sarubbo: “Si rinunci all’inceneritore a Montello”

17/01/2013 di
CusaniDiGiorgi

“L’impegno del centrodestra sulla questione dei rifiuti è ambiguo, debole, limitato alla questione dei rifiuti romani e incapace di una visione generale della problematica”. Così il consigliere comunale del Partito democratico di Latina Omar Sarubbo, che torna a puntare il dito contro il comune e l’amministrazione provinciale.

“Cusani e Di Giorgi smettano di giocare a nascondino – attacca Sarubbo – e dicano ai cittadini cosa pensano realmente. Troppo comodo e facile trincerarsi dietro un facile e scontato ‘no ai rifiuti di Roma’ limitandosi a un’azione di ‘resistenza’ appena accennata, di facciata, e omettendo di dire che la colpa di questa situazione è di Alemanno e della Polverini che non hanno avuto il coraggio individuare le aree nella capitale dove smaltire i rifiuti. Facciano autocritica se ne hanno il coraggio”.

Diversa la posizione politica del centrosinistra in merito alla chiusura del ciclo dei rifiuti. Nessun inceneritore in provincia di Latina: per il Pd gli impianti di trattamento e selezione vanno realizzati in zona industriale con l’obiettivo strategico di chiudere e bonificare la discarica di Borgo Montello.

“Noi sosteniamo l’idea di dover investire risorse economiche in favore di una raccolta differenziata integrale – spiega il consigliere – che in molte realtà, a partire dal capoluogo, non viene fatta seriamente a causa di un amministrazione comunale miope. Il centrodestra getti, dunque, la maschera e ci dica se è d’accordo con il Partito democratico o se, al contrario, ha prevalso la linea del Presidente Cusani che ambisce a rendere autonoma la provincia di Latina attraverso la costruzione di un inceneritore dei rifiuti a Montello”.

Un’ ipotesi che, secondo il Pd,condannerebbe Latina a un destino di pattumiera d’Italia, costretta ad importare rifiuti da Roma e da Napoli pur di far funzionare i propri impianti a pieno regime. “Abbandonino l’idea malsana di realizzare l’inceneritore – conclude Sarubbo – e conduciamo insieme una battaglia comune per liberare Latina dall’ennesima servitù”.