Latina, danza e disabilità: al via il progetto “Balla con me”

09/01/2013 di
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Musica e ballo per favorire l’integrazione delle persone meno fortunate. Anche Latina entra a far parte di “Balla Con Me”.

Il progetto elaborato dalla Cooperativa Global Care – che ne curerà la realizzazione – e cofinanziato con una quota del 5 per mille dell’IRPEF, è finalizzato ad aiutare le persone con difficoltà di deambulazione motoria ad aumentare la propria autostima e a promuovere l’integrazione attraverso il linguaggio del corpo e nuove dinamiche relazionali. Attraverso la danza le persone diversamente abili avranno la possibilità di costruire una nuova immagine di sé e della carrozzina, non più vista come mero mezzo di trasporto bensì come mezzo di emancipazione dal proprio handicap motorio, quasi una prosecuzione del proprio corpo tale da poter esprimere la propria sensibilità, le proprie emozioni ed espressione artistica.

“Volentieri sostengo il progetto Balla con me – dichiara l’assessore ai Servizi Sociali Patrizia Fanti – perché sono convinta che con la danza i diversamente abili avranno la possibilità di offrire agli altri un’immagine di sé diversa dal consueto, senza contare che il piacere di ballare diventerà per loro un sollievo psicologico”.

La pratica della danza in carrozzina affonda le proprie radici nella Svezia del 1968. Il pioniere di questo “sport” fu Els Britt Larrson, un impiegato in carrozzina della Federazione Disabili Svedese. In Italia questa disciplina è arrivata solo nel 2004 e nel 2007 si è svolto il primo campionato promozionale di disciplina e per la prima volta una rappresentativa azzurra ha preso parte agli Europei di Danza in carrozzina a Varsavia. Nata per offrire possibilità di svago e sport a persone con disabilità motoria ed in carrozzina, ora l’attività si sta aprendo anche a non vedenti e alle persone affette da sindrome di Down.

“Mi auguro che anche a Latina – continua Patrizia Fanti – questa attività possa essere estesa ad altri. Questa disciplina sportiva dimostra che il ballo è per tutti e non solo chi ha un corpo agile e perfetto può danzare, se per danza si intende divertimento ed espressione di emozioni, qualcosa che fa bene all’anima, che fa sentire protagonisti nelle proprie abilità e disabilità. Penso che la danza in carrozzina sia uno strumento straordinario per abbattere le barriere. Ringrazio – conclude l’assessore – la cooperativa Global Care che mi ha dato la possibilità di conoscere meglio tale disciplina attraverso cui molti nostri concittadini meno fortunati potranno ritrovare il sorriso, riconciliandosi con se stessi e con gli altri.”