NUOVA GIUNTA POLVERINI, SI TRATTA SUI NOMI

14/04/2010 di

Domani Renata Polverini sarà proclamata dalla Corte di Appello di Roma
presidente della Regione Lazio. Intanto l’ex sindacalista in queste ore è a lavoro
per risolvere il «sudoku» della composizione della sua squadra. Un nodo, quello della
nuova giunta, che dovrà sciogliere entro dieci giorni dalla proclamazione, secondo
quanto prevede lo statuto regionale.

Il bandolo della matassa verrà trovato quando saranno decisi una volta per tutte
quanti e quali assessorati (non più di 16, di cui uno verrà nominato vicepresidente)
verranno assegnati alle varie forze politiche della coalizione che ha portato la
Polverini a conquistare il Lazio, compresi alcuni candidati del Pdl esclusi dalla
competizione elettorale dopo il caos liste.

Uno dei tasselli fondamentali per comporre il quadro è poi quello delle donne, a cui
per legge spettano almeno 5 posti in giunta, ma i posti «rosa» potrebbero essere
anche di più.

Secondo quanto prevede lo statuto nella giunta deve essere assicurata «un’equilibrata
presenza dei due sessi e comunque tale che il numero degli assessori appartenenti
allo stesso sesso non sia superiore a undici».

Al Pdl dovrebbero spettare 11 assessorati: 5 per ex An e 6 per ex Fi. Per gli ex An
si fa il nome di Pietro di Paolo, in quota Alemanno, al quale potrebbe andare un
assessorato importante come le Infrastrutture e i Trasporti; in quota Andrea Augello
sono in pole position Bruno Prestagiovanni e Luca Malcotti, che viene dall’Ugl
(sindacato della Polverini). A lui potrebbero andare le chiavi del Bilancio; in quota
Fabio Rampelli si parla di Pier Paolo Terranova e Francesco Lollobrigida, che
potrebbe occupare la poltrona di assessore ai Lavori Pubblici. Per gli ex azzurri,
invece, si fa il nome di Giuseppe De Lillo, Fabio Armeni, Massimiliano Maselli e Pino
Cangemi del Cda dell’Ama, vicino a Gianni Sammarco, deputato e coordinatore di Roma
del Pdl.

Forte di quasi 29mila preferenze nel Pontino, farà sentire il suo peso anche
Claudio Fazzone. L’Udc chiede almeno due assessorati. Tra i nomi circola quello del segretario
regionale Luciano Ciocchetti e Aldo Forte, capogruppo regionale del partito nella
passata legislatura. Alla Destra potrebbe andare la vicepresidenza assegnata al
segretario nazionale Francesco Storace.

Un altro capitolo importante è quello delle donne, un nodo che rende ancora più
complicata la composizione del puzzle. In casa ex An salgono le quote di Annalisa
D’Aguanno, sponsorizzata da Andrea Augello, già consigliere comunale di Cassino, e
della rampelliana Chiara Colosimo. Sul fronte ex Fi si fanno i nomi di Olimpia
Tarsia, segretaria generale del Movimento per la vita italiano, vicina agli ex
azzurri e la giovanissima Veronica Capellaro, ex consigliere del II Municipio e
voluta dal premier Silvio Berlusconi. Circolano anche i nomi di Lidia Nobili, vicina
ad Antonio Tajani e quindi ex Fi e Gina Cetrone, proprietaria di un’azienda olivicola
e appoggiata da un altro azzurro, Alfredo Pallone.

L’Udc invece potrebbe proporre, al posto di Forte, Anna Teresa Formisano, ex
assessore alle Politiche sociali nel mandato di Storace e che per questo conosce bene
la macchina amministrativa. Un nome solo che soddisfa due requisiti: è una donna e
rappresenta una provincia (Frosinone).

In quota Polverini potrebbe entrare Alessandra Mandarelli, ex assessore alla Tutela
delle Politiche sociali nella giunta Marrazzo. Potrebbe essere ripescata poi la
Mariella Zezza, capolista della lista civica della Polverini, ma non eletta.
Isabella Rauti, moglie del sindaco Gianni Alemanno, invece, potrebbe diventare
portavoce del presidente. Un caso simile si verificò nella giunta Storace con
Alessandro Foglietta, eletto consigliere che diventò il suo portavoce.

  1. Usando un Linguaggio molto Forbito tanto caro alla Ns. Governatrice, che come noto nel Paese natale di Madame Finesse circola il famoso detto “Sezze, Anzio e Siena” sono le madri della Lingua Italiana. E allora andiamo Ciao Vince’ mo ce sto io, ce penso io alle tue ragazze, a quelle der Camerata de Roma, e nun te preoccupa’ ar Ladrone nun je damo gnente, aho. Ed ecco qua che cosa pensavate da questi Loschi Figuri ?