80 anni di Latina, il discorso del sindaco

18/12/2012 di
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Pubblichiamo il discorso del sindaco Giovanni Di Giorgi pronunciato in occasione degli 80 anni di Latina.

Le cerimonie in occasione del natale della città si aprono come da tradizione con l’omaggio al monumento al bonificatore. La ricorrenza riveste quest’anno una particolare importanza poiché coincide con l’80° Anniversario della Fondazione di Latina, un evento che la nostra comunità sta celebrando con la giusta solennità nel ricordo di una straordinaria epopea umana.

Questo 80° anniversario deve rappresentare soprattutto una occasione di riflessione e un punto di partenza per ripensare la nostra città, nel senso di lavorare per mettere insieme idee, progetti, potenzialità che possano proiettare in alto Latina.

Mi riferisco, in particolare, al miglioramento della qualità di vita e dei servizi, valorizzando al massimo le potenzialità della nostra gente e del nostro territorio.

Ecco che le manifestazioni e le iniziative commemorative che il Comune di Latina sta realizzando per questo 80° compleanno, sono volte ad approfondire e a far meglio conoscere la storia e l’evoluzione sociale della città, con uno sguardo privilegiato alle giovani generazioni.

La storia della nostra città rappresenta un grande esempio di dedizione al lavoro, di sacrificio esofferenza ma anche di straordinaria integrazione tra culture ed etnie diverse.

E voglio qui ricordare che il Comune di Latina ha ricevuto la medaglia d’argento al merito civile, con la seguente motivazione: “Per onorare tutti coloro che con appassionato impegno, immani sofferenze e spesso col sacrificio della vita parteciparono alla bonifica dell’agro pontino e contribuirono a formare una comunità di genti provenienti da varie regioni d’Italia” – 1930/1939”.

Ricordare ad ogni occasione quel sacrificio rappresenta un’opera importante nella costruzione della cultura e del senso diidentità della nostra comunità. Tra i tanti uomini che hanno segnato la storia della nostra città voglio ricordarne uno per tutti: Ajmone Finestra, che ci ha lasciato in questo anno.

Un uomo al servizio delle istituzioni e della nostra città, che ci ha lasciato una grande lezione di vita che lo accomuna a tanti altri protagonisti della storia di Latina: averci insegnato ad amare la nostra città.

Ma la nostra storia, fatta di esaltanti momenti e di grandi sacrifici, di straordinari esempi di civiltà e di cultura urbanistica, deve rappresentare la base su cui costruire un’idea forte di futuro, mettendo al centro di tutto l’uomo, il cittadino, l’interesse pubblico.

Oggi siamo qui anche perché questo patrimonio di valori non deve essere disperso ma trasmesso alle giovani generazioni come prezioso bagaglio da custodire. Il carattere distintivo di Latina è fatto anche dal talento e dalla grande capacità e voglia di guardare al futuro, di regalare prospettive di sviluppo alla nostra comunità.

Latina guarda avanti, ad uno sviluppo che punti sulla qualità della vita e sulla sostenibilità ambientale, programmi su cui l’amministrazione sta progettando il domani. Immagino una città smart city e oggi ringrazio la Fondazione Roma per il finanziamento del Centro di Alta Diagnostica, così come oggi siamo soddisfatti per il ritorno dell’ospedale di Latina ad essere DEA di II livello.

Crediamo fortemente nel futuro della nostra città che ha grandi prospettive soprattutto se legate proprio alla sostenibilità ambientale, puntando sulle nostre risorse per l’affermazione di una nuova cultura di sviluppo. E’ questo il messaggio che sento di dover trasmettere come sindaco di una città che guarda avanti.

AUGURI LATINA!

Il sindaco

Giovanni Di Gorgi

  1. La qualità della vita è progressivamente peggiorata negli ultimi anni.

    La “cultura urbanistica” è stata gettata al vento nel secondo dopoguerra, deturpando il centro.
    Ora si rilasciano permessi a costruire in piena campagna. Il Lido, tra gli anni 60 e gli anni 80, ce lo siamo giocati permettendo a svariati signorotti abusi poi sanati.
    Senza contare le palazzine che stanno costruendo al fianco di Palazzo M (e questi sarebbero pure di destra … )

    Aumenta la lontananza da Roma, ultimo appiglio lavorativo dopo che parte delle fabbriche hanno chiuso.

    Abbiamo inseguito dei sogni, poi rivelatesi delle bufale con le Terme di Fogliano, l’Intermodale di Lt Scalo, la “Marina di Latina”, la Metro (cioè un tram) …

    La criminalità organizzata non è più napoletana, o straniera. E’ diventata latinense a tutti gli effetti.

    Caro Sindaco, le auguro di fare il meglio che può.
    Ma oggi la nostra città non se la passa proprio bene.

    Tanti Auguri Latina.

  2. @ Cittadino di Latina

    Concordo pienamente con il tuo commento, ma visto che nei compleanni bisogna tenere un pò di memoria chi si affacciò da quel balcone il giorno dell’inaugurazione disse a tutti di guardare verso la torre del Municipio con fiducia e senso della giustizia…esattamente quello che non possiamo fare oggi!!!
    Giusto per ricordare che l’attuale numero uno e numero due della città sono stati Assessori ai Servizi sociali insiene ad altro ex consiglire regionale,quando note famiglie rom prendavano sissidi dal Comune, case popolari e certificazioni mediche per pensioni sociali.
    …Mi dispiace ma oggi non c’è davvero nulla da festeggiare e sono inutili e tristi le scolaresche portate forzatamente per riempire le piazze…VERGOGNA!!!
    Per maggiori dettagli e particolari si rimanda al libro “Traditi e Traditori” del grande Andrea Stabile.

  3. Nonostante tutto Latina, già Littoria hai soltanto la colpa di essere stata fondata in un periodo dove il governo lavorava per far crescere lo stato, per renderlo libero dalla dipendenza economica dei paesi stranieri, quello stesso governo che poi ha commesso un gravissimo errore seguendo l’esempio dell’allora consigliere germanico Ma la storia si sta ripetendo e come allora i gerarchi dicono che è la cosa più giusta da fare. Fra 80 anni qualcuno dirà Monti è stato il danno più grande dell’ITALIA.
    TANTI AUGURI LATINA

  4. poveri coloni veneti, emiliani e friulani!! hanno costruito un territorio, e una citta’ che adesso non ha un substrato culturale, un comune senso etico!!!!
    non c’è citta’ se non ci sono cittadini, e a latina regna l’anarchia
    buon natale