Province, Cusani attacca il Governo

10/12/2012 di
cusani-latina-67ts6w

«Bieco il tentativo del governo di fomentare paure e timori  legate alla mancata conversione del Dl sul riordino delle Province». Lo afferma il presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani secondo il quale «l’unico caos istituzionale all’orizzonte è rinvenibile nell’attuazione dei provvedimenti promossi dal ministro Patroni Griffi, tanti, troppi che si sono in questi mesi affastellati su una legislazione già ridondante, vieppiù affetti da dubbi di costituzionalità sui quali incredibilmente la Corte, tutt’ora silente,  rinvia sine die il proprio giudizio».

«Nessuno studio prodotto dal governo – sottolinea – è stato in grado in questi mesi di quantificare i reali risparmi derivanti dal riordino, una carenza più volte segnalata e non priva di significato: non si comprende, ora, come il governo possa quantificare i mancati risparmi conseguenti ad un possibile stop del riordino».

«Ci si ricorda allora – continua – delle funzioni fondamentali e i servizi apoditticamente messi in pericolo: eppure, lo stesso governo se ne disinteressava quanto i presidenti delle Province protestavano contro la assoluta insostenibilità dei tagli lineari alle risorse caduti come una scure sulla capacità finanziaria degli enti di area vasta».

«Ora ci si preoccupa dei mutui, delle scuole, di una fantomatica lievitazione di costi per Comuni e Regioni senza
chiarire quali, e persino del personale provinciale considerato alla stregua di un pacco postale, solo ora
che il disegno impossibile e scellerato del ministro Patroni Griffi rischia di non vedere la luce», precisa
Cusani.

«È giusto quindi – aggiunge – ricorrere al terrorismo psicologico, di generare falsi allarmismi e creare
caos nel caos, come se gli italiani avessero bisogno anche di questo».

«Ora forse – conclude – il ministro comprenderà le ragioni per le quali s’invocava un processo di
riordino istituzionale sistemico, conseguito attraverso il cammino costituzionale, rispettoso della dignità
di enti che continuano a garantire servizi e rappresentatività democratica e che, a dispetto di
quest’ennesimo tentativo di umiliante denigrazione, continueranno a farlo responsabilmente».

  1. Come è difficile ritornare alla vita normale. Hai avuto la fortuna che il governo Monti non può interessarsi più di questo argomento, altrimenti le tue strampalate ipotesi, le tue contumelie finivano nel cesso. In ogni modo continui pure il tuo lavoro: distruggere questa provincia.

  2. Il lavoro nobilita l’uomo, purtroppo non tutti.
    Il movimento 5 stelle, spazzerà via questi politicanti.
    La gente comune è stanca , è giunto il momento di cacciare tutti.
    Solo chiacchere e….non distintivo ,vedi Casini ,in questa provincia si governa, a Roma si sgancia ….maaaaaa?…………………..

  3. Incredibile eppure vero, movimento 5 stelle ultima possibilita’. Roba da pazzi eppure e’ cosi’.
    speriamo bene

  4. Patetico.

    Via gli indagati e i condannati dalle istituzioni.

    Ma anche questo siete riusciti a far saltare.

  5. dopo aver letto de sto scemo “apodittico” …., voterò sicuramente M5S.

  6. armando c. & claudio f. sarebbero da mandare in esilio coatto in Siberia a zappare la neve.

  7. Il governo delle tasse (alzate per conto terzi cioé i partiti che non avevano il coraggio di farlo) è saltato.

    Con lui saltano due decreti:

    – incandidabilità dei condannati;
    – accorpamento delle Province.

    Due colpi in uno.
    Sappiamo di chi sono certe responsabilità.

    Non esistono partiti migliori di altri. Ma persone peggiori sì. Almeno evitiamo quelle.

    PS: ovviamente le tasse restano, anzi alla Regione Lazio aumenteranno.
    Aspettiamo il saltinbanco che dirà “Avete capito bene, vi toglierò l’IMU”

  8. La casta delle provincie risorge. Dobbiamo pagare le tasse per far mangiare questi squinternati.

  9. Quello che vi interessa a voi e’ solo la poltrona e nient’altro. Siete lontani anni luce, cari politici, da quella che è veramente la realtà nel paese. Andate, per rendervene conto, davanti la Caritas di colle oppiò a Roma o a Latina, vedrete quanta povera gente non è più in grado di potersi permettere in modo autonomo un pasto per sopravvivere. Sono una pendolare ed a Roma Termini oramai le panchine poste nei marciapiedi dei binari sono ricoperti di sacchi a pelo, ove vi sono degne persone che oramai, privi di ogni cosa, trovano rifugio li’. Davanti l’entrata della stazione Termini, tanta gente a chiedere l’elemosina e tra queste persone che con dignita’ che pero’ si vergognano. Sono sicura che il peggio deve ancora venire ed a questo punto Cusani e tutti quelli come lui a cosa pensano? Ma mi facciano il piacere, sono stufa del loro menefreghismo, pensino davvero a quello che sta succedendo al popolo, invece di pensare alle poltrone!

  10. se ne accorgeranno della gente disperata, cara titti, quando li andranno a prendere per festeggiare la rivoluzione…..