Liceo Grassi, i prof: “Grave attacco alla scuola”

17/11/2012 di
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I docenti del liceo Grassi diffondono una lettera aperta sulla situazione della scuola e sulla protesta in corso.

“Noi docenti del Liceo Scientifico “G.B.Grassi” di Latina – si legge nel documento – intendiamo esprimere il nostro dissenso in merito ai provvedimenti del governo relativi al comparto scuola, vedi Patto di Stabilità 2013 (art.3) e DDL 953 (ex- Aprea) . Riteniamo, infatti che essi siano volti a smantellare il sistema dell’istruzione pubblica e della partecipazione democratica al suo interno.

Come noto, il Patto di Stabilità proponeva l’aumento di un terzo dell’orario di lavoro dei docenti delle scuole di I e II grado, portandolo da 18 ore a 24, a parità di salario imponendo così dall’alto prestazioni di lavoro che non sono previste nel Ccnl attualmente in vigore e delineando un paradigma autoritario e illiberale di relazione stato-cittadino.

Ricordiamo che lo stralcio dalla proposta di legge dell’incremento orario non rappresenta la soluzione alla gravità dell’intervento legislativo che, nella sua sostanza, continua a sottrarre risorse finanziarie all’istruzione pubblica e a favorire la trasformazione della scuola in luogo di informazione anziché in percorso di formazione per i nostri giovani. Basterebbe considerare, in tal senso, la grave compromissione per l’attuazione del Piano dell’offerta formativa, qualora, come si paventa, il fondo di Istituto verrà decurtato di oltre il 40%. Tale compromissione investirà quelle attività che il ministro Profumo, a parole, ha sempre sollecitato per il miglioramento e la differenziazione qualitativa delle istituzioni.

Facciamo notare che… “i risparmi forzati sulla scuola pubblica statale, messi in atto con l’art. 3 del Patto di Stabilità, vedono dall’altro spostare contributi pubblici sostanziosi verso la scuola privata, alla quale si concede anche l’attivazione di classi con numero minimo di alunni, senza alcun controllo sul reclutamento dei docenti. Ancora una volta, dopo la soppressione di 87 mila cattedre, per effetto della riforma Gelmini, dopo il blocco degli scatti di anzianità e la mancata firma dei contratti di lavoro, scaduti da anni, è la scuola a pagare la crisi. In Italia come in Europa i debiti sovrani vengono garantiti dal sacrificio dei lavoratori e dal taglio del welfare, mentre ingenti risorse vengono dirottate sulle banche e su quei soggetti che sono responsabili della crisi, con un tasso di iniquità sociale che non ha precedenti dalla fine della seconda guerra mondiale”.

La natura dei ripetuti interventi che colpiscono da più di venti anni la Scuola pubblica mortifica la complessità della professione docente considerata solo secondo la logica del “far cassa” e pertanto schiacciata su misurazioni esclusivamente quantitative anziché qualitative.

Esprimiamo poi gravissima preoccupazione per la legge 953 “ex ddl Aprea” che, riformando gli Organi collegiali, riduce gli spazi di partecipazione democratica e apre pericolosamente la strada all’autonomia statutaria di ogni singola scuola e al rischio di un crescente verticismo, con la conseguente compromissione del sistema nazionale pubblico di istruzione e la sempre più massiccia ingerenza dei soggetti privati.

Sulla base di queste considerazioni, poiché sono in gioco non solo la dignità dell’insegnante, ma anche la civiltà del lavoro, il bene comune della scuola pubblica, i valori della democrazia, abbiamo promosso sin dall’inizio del corrente anno scolastico forme di protesta, nel rispetto della legge e nella tutela del diritto allo studio, attraverso la sospensione di tutte le attività extra-curriculari sotto indicate:

  • progetti di Istituto approvati dal Collegio dei docenti;

  • visite guidate di uno o più giorni;

  • corsi di recupero, di potenziamento e sportello didattico;

  • attività delle funzioni strumentali, fatta eccezione dell’orientamento in ingresso.

Riconosciamo, inoltre, ai nostri studenti in stato di agitazione, la consapevolezza dei rischi incombenti sulla scuola pubblica e la capacità di libera iniziativa e di organizzazione nell’espressione del dissenso. Sulle loro iniziative come sulle nostre, di fatto distinte, resta il diritto alla divergenza delle valutazioni, a condizione della completezza e correttezza della informazione… e della buona fede”.

  1. se l’esito del lavoro scolastico educativo è quello per cui l’ignoranza da decenni ad oggi regna imperante in tutti i livelli sociali, allora che la sQuola chiuda definitivamente perchè non serve a niente.

  2. tre mesi estivi a casa retribuiti.
    15 giorni a natale retribuiti.
    una settimana a pasqua retribuita.
    assemblee.
    scioperi.
    mutua.
    state sempre a lamentarvi!! pensate ha lavorare……..ladroni!!!!!!!

  3. “ha lavorare” mi sa che lei a scuola non è proprio andato! Quindi pensi a studiare invece di parlare di cose che non le competono!

  4. posso solo immaginare la disperazione di questi professori, che con i licei occupati, non possono fare lezione………continuando a rubare lo stipendio.

  5. Sentite, io non sono un’insegnante ma questa scuola è stata distrutta dai nostri politici, quelli che voi andate a votare.Quando l’ho frequentata io, la scuola funzionava, non vi erano le ristrettezze e privazioni di oggi, i professori riuscivano a darci una istruzione. La Gelmini, non nominate quella suora fallita, per cortesia. Più non capiscono nulla delle problematiche e più legiferano. Ma statevene a casa, per favore. Questi mangia-mangia di politicanti pensano solo a fare danni tanto i loro figli il lavoro lo trovano. Il problema è degli altri. Cominciate a pensare bene quando andrete a votare perchè questi ci stanno ammazzando: le trattenute solo a noi, dipendenti pubblici o operai o insegnanti. Ma dove s’è mai visto che debbono esserci tutti questi politici? Con quello che stanno rubando (e noi dobbiamo risarcire) l’Italia è allo sbando e chi ne fa le spese sono gli studenti che non vedono un futuro. Ai Professori e studenti: continuate così, se tutte le scuole d’Italia si comporteranno unitariamente qualcosa si otterrà altrimenti vincono sempre e solo loro.

  6. ok per tua info…al governo non c’è la gelmini….ma i prof . Forse quando protestavi contro berlusconi perchè così fa tutte….hai perso il conto del tempo

  7. mazza quanto te rode…hanno toccato i tuoi interessi x caso?
    So contenta…volevi monti..e pijatelo tutto :p

  8. @layla

    sai che lavoro faccio? sai chi volevo o chi voglio? sai rispondere a qualcosa nello specifico? altrimenti lasci un pò il tempo che trovi… ;)

  9. passi per le gite scolastiche, o per la correzione in classe dei compiti, ce ne faremo una ragione, ma i ragazzi devono essere seguiti ed abolire i ricevimenti antimeridiani e pomeridiani è una grave scorrettezza, che non c’entra nulla col diritto di manifestare e scioperare: evidenziamo le RIPETIZIONI IN NERO, come mezzo di pressione sulle famiglie, e cerchiamo di incassare un po’ di tasse da questi furbetti della cattedra…………forse sottopagati ma ampiamente sottoimpegnati quando non imboscati………

  10. Ma perché litigate tra voi? La scuola è stata distrutta dai sessantottini, (che oggi ci governano) chi c’era come me ricorda il 6 politico, analfabeti diplomati! E in tutto questo c’entra una parte politica molto ben definita, quella che ha guidato la protesta, quella che ha guidato la rivolta civile, quella che urlava il diritto al lavoro (stipendio) ma lavorare no perché favorisce il padrone. E allora che cosa pretendete che un dipendente statale lavori? ha compiuto il suo dovere recandosi al posto di lavoro! Se serve da eseguire una attività lavorativa che richiede impegno fisico o mentale allora sffidiamo il lavoro a ditte esterne. I politici mangiano, i sindacati mangiano, i dipendenti statali mangiano e allora viva Craxi e Andreotti facevano mangiare tutti.

  11. Sessantottini , quelli che..tutti hanno diritto de fa tutto….pure de rubà lo stipendio…è un diritto

  12. Vorrei rispondere a Layla@Giulia 18.11.2012 ore 22:50. So benissimo che la Gelmini ora non è al governo, l’ho nominata soltanto perchè è stata l’ultima (prima degli attuali tecnici governativi) a danneggiare ulteriormente la scuola. Ma forse sei poco intelligente e quindi hai capito quello che hai capito. Mi spiace ma ti assicuro che della politica non mi è mai importato nulla e figuriamoci se potevo mettermi a protestare contro Berlusconi: ho di meglio da fare.

  13. Ovviamente io sono FORSE poco intelligente
    Tu invece col tuo commento ci hai lasciato davvero pochi dubbi :-)

  14. vergogna ladri scuola GB Grassi di latina che inserite nella domanda di iscrizione il contributo d’istituto di 100 euro. estorcete così soldi alle famiglie che non solo devono comprare libri e quant’altro poi fate passare tutto come normale amministrazione.
    siete in grave errore il contributo deve essere volontario , solo volontario e nient’altro che volontario.
    cosa insegnate ai nostri figli a rubare?

    questa è la scuola di oggi

    vergognatevi