CENTRO STORICO, ISOLA PEDONALE E PISTE CICLABILI: IL PROGETTO PER LATINA

16/02/2010 di

Italia Nostra ha predisposto un piano per il centro storico di Latina che prevede isola pedonale, piste ciclabili, parcheggi e numerose soluzioni per la mobilità. Il documento è stato consegnato all’amministrazione comunale. Lo pubblichiamo integralmente.

IPOTESI PER UNA MOBILITA’ INTEGRATA NEL CENTRO STORICO DI LATINA

Latina dall'altoPREMESSA. L’ipotesi che si presenta ha lo scopo di dare un contributo al dibattito per la realizzazione di una corretta ed integrata mobilità nel Centro Storico di Latina e nelle aree immediatamente limitrofe alla circonvallazione. Dibattito che negli ultimi tempi è stato particolarmente vivace, anche per la emanazione del Piano per la sosta.

L’ipotesi, circoscritta soltanto al Centro Storico, è sicuramente limitata, ma rappresenta per noi un primo passo per decongestionare quella parte del centro urbano più danneggiata dal traffico non regolamentato. Siamo anche consapevoli che la razionalizzazione del traffico e della sosta, la realizzazione delle aree pedonali e dei percorsi ciclabili, deve necessariamente interessare l’intero centro urbano per rendere la città vivibile senza creazione di quartieri di seconda classe, congestionati per decongestionarne altri.

Prendendo lo spunto dall’esame della situazione attualmente esistente e fissando alcuni principi generali che si ritengono inderogabili, si cercherà di dare le indicazioni, a nostro parere, più opportune a migliorare le condizioni del traffico, che, malgrado Latina sia una città modernamente concepita con una viabilità costituita da strade abbastanza larghe, ha raggiunto livelli di congestione ormai insopportabili.

Tali principi si possono ricondurre essenzialmente in provvedimenti atti a:

  • rendere il più possibile difficoltoso l’attraversamento del Centro Storico. per gli spostamenti medio – lunghi;

  • creare le condizioni per una migliore vivibilità del Centro Storico e perché gli spazi urbani, in particolare i suoi ambiti più significativi ed i singoli edifici di fondazione, vengano vissuti soprattutto a piedi o in bicicletta;

  • evitare la creazione di grandi parcheggi nelle aree più centrali al fine di impedire che le automobili percorrano le vie del centro alla ricerca (spesso vana) di un parcheggio;

  • localizzare le nuove aree di parcheggio nei pressi della circonvallazione, dalle quali poter raggiungere a piedi o con navette i punti più centrali della città.

 

La situazione attuale

 

Latina dall'altoIl fatto più rilevante nella situazione attuale è l’endemica carenza nel servizio di trasporto pubblico. Tale carenza ha prodotto e produce tutt’ora una condizione tale da far abituare tutti i cittadini a servirsi quasi esclusivamente del mezzo privato per gli spostamenti, anche brevissimi; è una abitudine talmente radicata da far credere che, anche se esistesse un servizio di trasporto efficiente, occorrerebbe molto tempo per cambiare le abitudini della quasi totalità dei cittadini.

La riprova di tutto ciò sta nel fatto che i rari mezzi pubblici circolanti, soprattutto per le vie del centro della città, viaggiano pressochè vuoti.

Altro punto critico nella mobilità in C.S. è la sosta indiscriminata, in tutti gli spazi liberi: passaggi pedonali, varchi per disabili, passi carrabili, fermate degli autobus, spazi dove è comunque vietata la sosta. E’ abitudine, inoltre, parcheggiare in seconda o terza fila al fine di evitare di pagare il parcheggio; ciò in ragione del fatto che gli ausiliari del traffico sono abilitati a multare soltanto coloro i quali non pagano per la sosta negli spazi a pagamento, mentre i vigili urbani, abilitati a fare le multe negli spazi in cui la sosta è vietata, sono, per varie cause, anche giustificabili (perché impegnati in altri compiti altrettanto importanti), quasi totalmente assenti dalle strade cittadine.

Infine tutta la viabilità del centro urbano è percorribile senza alcuna discriminazione. Non sono assolutamente presenti: una credibile “gerarchizzazione” delle strade in rapporto alla loro classificazione funzionale, le strade a traffico limitato, per non parlare delle aree pedonali e dei percorsi ciclabili.

 

La mobilità dei veicoli a motore

 

La nostra ipotesi prevede una gerarchizzazione della viabilità, con una viabilità primaria costituita dall’anello della Circonvallazione (Viale dello Statuto, Viale XXI Aprile, Viale Lamarmora, Viale Vittorio Veneto, Viale XVIII Dicembre, Viale XXIV Maggio) e da alcune strade costituenti una dorsale più interna: Via Leone X, Via Pio VI, Via IV Novembre, Via Cesare Battisti, Via F.lli Bandiera, Via Tito Speri, Via Silvio Pellico, Via Antonio Gramsci, Viale Umberto I.

Per viabilità primaria non si intende una viabilità a grande flusso di traffico o a scorrimento veloce, bensì una individuazione di strade strategiche per la distribuzione del traffico e dei parcheggi.

Si prevede anche, per l’area compresa tra la circonvallazione e la suddetta dorsale, la suddivisione in 6 settori; in tali settori è possibile accedere soltanto dalla viabilità primaria, senza che sia possibile passare da un settore all’altro, consentendo la circolazione esclusivamente circoscritta ad ogni settore utilizzando la viabilità secondaria (ovvero le strade interne ad ogni settore).

Ciò, oltre a razionalizzare il traffico, evita l’attraversamento del Centro Storico per gli spostamenti medio – lunghi. Già una soluzione del genere, a nostro parere, alleggerirebbe in misura notevole la pressione del traffico.

 

La circonvallazione

 

La circonvallazione rappresenta per noi un anello cruciale e strutturante della distribuzione del traffico verso il centro e verso le prime aree urbane su di essa insistenti. Dalla cartografia e si evince quanto questo anello stradale possa essere oggetto di studio e di progettazione architettonica, al fine di renderla asse primario dal punto di vista funzionale e nel contempo strada urbana architettonica e vivibile; tra gli altri, desideriamo rimarcare un aspetto: occorre una attenta scelta delle essenze arboree, al fine di non incorrere in quello che riteniamo un errore del P.R.G. del Prof. Cervellati, il quale aveva previsto, per la circonvallazione, la messa a dimora di pini.

Suggeriamo all’Amministrazione un concorso di idee per trasformare quella che era nata come la strada periferica di distribuzione del traffico pesante dei camion o di auto che non volevano attraversare il centro, in una strada urbana godibile.

Sulla circonvallazione è prevista l’istituzione del divieto di fermata e di sosta, l’accesso alle grandi aree di parcheggio a raso e interrate individuate e quantificate, nonché la realizzazione di una pista ciclabile; sono da prevedere anche alcuni slarghi per il carico – scarico delle merci (in orari ben definiti), in corrispondenza delle poche aree commerciali in essa insistenti, e per la sosta dei mezzi di emergenza.

Sono state individuate aree per parcheggi, anche interrati, a ridosso dell’anello, specificandone la superficie utilizzabile ed i posti auto:

  • Parcheggio Parco: interrato mq 12.800, posti 500;

  • Parcheggio Ospedale: a raso mq 600, interrato mq 9.700, posti 400;

  • Parcheggio Palazzo M: a raso mq 5.000, interrato mq 5.000, posti 400;

  • Parcheggio S. Marco: interrato mq 12.900, posti 510;

  • Parcheggio Stadio: a raso mq 12.000, interrato mq 19.000, posti 1.200;

  • Parcheggio S. Maria Goretti: interrato mq 10.000, posti 400;

  • Parcheggio ex – Orsal e Facoltà Medicina: a raso mq 6.500, interrato 13.900, posti 800;

  • Parcheggio Università (ex 82° Ftr): a raso mq 13.800, interrato mq 33.500, posti 1.900.

Tali aree sono ubicate ad una distanza da Piazza del Popolo che va da ml 700 (parcheggio di Via Verdi) a ml 350 (parcheggio ex – Orsal, Palazzo M, S. Marco).

Come si vede non si prevedono i due parcheggi interrati programmati dall’Amministrazione, il parcheggio di P.zza del Popolo e quello di Via Don Morosini (mercato annonario), in ragione del fatto che si ritiene che la circolazione veicolare debba essere quanto più possibile allontanata dalle zone più centrali quali quelle citate. Ciò non esclude una possibile realizzazione del parcheggio di P.zza del Popolo in seguito ad una già sanata situazione generale, al fine di aumentare il numero di posti auto coperti e a pagamento, specialmente quando i cittadini avranno imparato a utilizzare tali soste come in ogni città europea evoluta.

In totale la superficie delle 8 aree di parcheggio ammonta a circa mq 154.700, mentre i posti auto delle stesse ammontano a circa 6.200, ai quali occorre aggiungere i posti relativi alle aree di sosta attualmente esistenti in Centro Storico (area tra Via C. Battisti e Via Emanuele Filiberto, Largo Pordenone, Via Umberto I, P.le Gorizia, vecchia stazione autolinee, etc.) ed, ovviamente, i posti auto esistenti lungo le strade del Centro; alcune carreggiate di tali strade potrebbero essere ridotte, consentendo la sosta su un solo lato della carreggiata stessa, al fine di ricavarne, sull’altro lato, dei percorsi ciclabili in sede separata.

 

Si prevede la costituzione di una zona a traffico limitato, riservandone l’accesso ai soli residenti ed ai mezzi commerciali (in orari predefiniti) ed un’area pedonale, di cui si dirà in seguito.

La Via Matteotti, nel tratto tra la circonvallazione ed il semaforo di Via Battisti – Via F.lli Bandiera, in ragione della sua ristrettezza, dovrebbe essere riservata esclusivamente alla prevista linea tramviaria e ad un percorso ciclabile.

Per inciso, non siamo mai stati favorevoli alla linea tranviaria, specialmente nel suo attraversamento del centro, in quanto diventerebbe un elemento di frattura del disegno della città storica (di cui stiamo difendendone con i denti i resti, pur nell’ottica di un’innovazione migliorativa) ed un’alterazione sostanziale del viale alberato di Via Epitaffio, segno distintivo e caratteristico del paesaggio pontino bonificato. Ancora si sente la frattura per l’eliminazione del segno della Via dell’Agora, interrotta malamente da edifici del cosiddetto ex centro direzionale.

A nostro parere, se proprio la si ritenesse necessaria, essa dovrebbe essere prevista lungo la direttrice della futura Strada Mare – Monti, per la quale si è svolta, alcuni mesi fa, una gara per la sua progettazione. Oppure più semplicemente, potrebbe essere sostituita da bus Navetta con corsie preferenziali.

La inseriamo nella nostra proposta in quanto sono stati eseguiti atti amministrativi ufficiali che potrebbero, purtroppo, rendere inevitabile la sua realizzazione.

 

L’ area pedonale

 

Nel Centro Storico di Latina attualmente sono totalmente assenti le aree pedonali, anche se sono state richieste a gran voce da molte Associazioni (tra cui la nostra) ed ultimamente (in occasione del raduno degli Alpini) dalla stragrande maggioranza dei cittadini.

Tali aree sono ormai entrate da tempo nella cultura urbana di quasi tutte le città del mondo, al fine di migliorare la loro vivibilità; anche nella nostra provincia se ne possono annoverare alcuni esempi, vedi Fondi e Cisterna.

Riteniamo, pertanto, cosa assolutamente necessaria che anche Latina, seppure con molto ritardo, si allinei con le città più avanzate, in termini di civiltà e vivibilità.

Nella nostra proposta si rendono pedonali le Piazze storiche della fondazione ed alcuni ambiti o strade che le collegano; in particolare la Piazza del Popolo, la Piazza S. Marco, la Piazza della Libertà, il Piazzale dei Bonificatori e la Piazza del Quadrato; e poi parte del Corso della Repubblica, la Via Diaz, il Viale Italia (mantenendo la circolazione nelle due corsie laterali), Viale delle Medaglie d’Oro, la Via Costa, integrando ovviamente i giardini pubblici adeguatamente ristrutturati.

Si creano, in tal modo, le condizioni per una migliore fruibilità dei maggiori monumenti della fondazione e per la creazione di un “centro commerciale diffuso e naturale”, che possa porsi come alternativa ai numerosi centri commerciali realizzati in zone più periferiche.

Tali aree vanno anche progettate e fornite di strutture al fine di renderle “appetibili” e gradevoli; quindi occorre porre attenzione alle pavimentazioni, alla pubblica illuminazione, all’arredo urbano, alle alberature, alla creazione di poli di attrazione, quali chioschi, gazebo, strutture mobili o fisse per manifestazioni, etc.; un esempio in tal senso potrebbe essere costituito da alcuni elaborati presentati dall’Amministrazione qualche tempo fa.

Desideriamo, anche in questa sede, ribadire il concetto che la P.zza del Popolo non possa sopportare il carico di tutte le manifestazioni che si svolgono durante l’anno; è augurabile che tali manifestazioni possano essere alternate in altre zone, anche periferiche .

 

I percorsi ciclabili

 

Il Centro Storico è il terminale di molti dei percorsi ciclabili urbani che erano stati progettati nel 1991 e facenti parte di un progetto – programma complessivo approvato dal Consiglio Comunale con Deliberazione n. 2506 del 07.11.1991. Di quel programma è stato realizzato soltanto un itinerario sulla Via del Lido, progettato e realizzato nell’anno 1996; la sua realizzazione, peraltro, è rimasta incompleta in quanto il percorso avrebbe dovuto arrivare alla vecchia stazione delle autolinee, mentre si è interrotto all’altezza di Via Aspromonte.

Questo fatto la dice lunga sulla programmazione di tali percorsi nella città di Latina, malgrado esistano tutte le condizioni, climatiche, morfologiche, di distanze contenute tra i punti interessanti, perché tali percorsi abbiano un deciso impulso. Anche questo darebbe un contributo al decongestionamento del traffico, specialmente nel Centro Storico.

Oltre tutto le varie amministrazioni che si sono succedute negli ultimi quindici anni non hanno saputo (o voluto) utilizzare molte leggi di finanziamento per tale modalità.

Nella proposta vengono riportati i percorsi programmati nel 1991, ed altri da realizzare in ragione della presenza delle aree pedonali:

  • Percorso A, che interessa il Viale Mazzini e la P.zza del Popolo;

  • Percorso B, che attraversando il Parco e P.zza della Libertà, giunge a P.zza del Popolo;

  • Percorso C, che attraverso la Vai Verdi, giunge a P.zza S. Marco;

  • Percorso D, Via Leone X, Via Pio VI, C.so della Repubblica;

  • Percorso E, che da P.zza del Quadrato, attraverso Viale Italia e P.le dei Bonificatori, arriva a P.zza del Popolo;

  • Percorso F, lungo la Via Emanuele Filiberto, fino a P.zza del Popolo;

  • Percorso G, sulla direttrice C.so della Repubblica (lato Nord) – P.zza del Popolo;

  • Percorso H, su Via Matteotti, per giungere a P.zza del Popolo;

  • Percorso I, lungo tutto l’anello della circonvallazione.

I percorsi ciclabili previsti nelle strade aperte al traffico dei veicoli potranno trovare la loro realizzazione, come già detto, consentendo la sosta su un solo lato della carreggiata, utilizzando l’altro lato per la pista ciclabile; mentre all’interno dell’area pedonale i percorsi dovranno essere comunque separati e segnalati, al fine di “proteggere” i pedoni.

 

 

Conclusioni

 

A conclusione di questa ipotesi per la mobilità nel Centro Storico di Latina ci sembra opportuno fare alcuni brevi cenni sul Piano per la sosta, di recente emanato.

Dopo aver premesso che non siamo pregiudizialmente contrari ad un provvedimento che imponga il pagamento del parcheggio, se adottato con la giusta misura, riteniamo che tale provvedimento dovrebbe costituire la fase finale di tutte le condizioni indicate nell’ipotesi sopra riportata.

Riteniamo, inoltre, che il provvedimento non risolva i problemi di congestione della mobilità, come è dimostrato da quanto accaduto in questi primi due mesi di attuazione del Piano.

Ed ancora quando si parla di provvedimento misurato ci si riferisce alle norme del Codice della Strada, che, all’art. 7, comma 8, così testualmente recita:”Qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta …… su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza il dispositivo di controllo della sosta”; pertanto la soluzione adottata nel Centro Storico di Latina, sembra chiaramente illegittima, essendo tutto il Centro Storico con sosta a pagamento.

Non crediamo che questo provvedimento possa essere motivo unico per riportare la residenzialità nel Centro Storico: sono ben altri i provvedimenti da adottare per raggiungere lo scopo! Per il momento occorre rilevare che, anche se si può notare un leggero miglioramento della vivibilità in alcune aree meno centrali del Centro Storico, di contro si aggrava la qualità della vita nelle aree limitrofe alla zona, prese d’assalto (legittimamente) da chi non vuole (o non può) pagare il parcheggio, comunque da cittadini che ancora non accettano che fruire una città col mezzo privato esige un costo da pagare.

E’ evidente che i provvedimenti proposti potranno trovare la loro realizzazione nel lungo periodo; ciò che sembra importante è che venga impostato un programma integrato degli interventi, predisponendo poi un programma delle opere da realizzare in fasi successive.

Infine, tutti i provvedimenti che si propongono, qualora trovassero la realizzazione, risulterebbero vani e inutili se non accompagnati da una adeguata sorveglianza, che può essere eseguita soltanto dai vigili urbani; pertanto si rende assolutamente necessario un potenziamento dell’organico dei VV. UU. in modo tale da poter vedere, finalmente, qualche vigile per le strade di Latina.

 

Gennaio 2010

La Sezione di Latina di

ITALIA NOSTRA

  1. un piano interessante, sarebbe interessante avere una risposta dagli amministratori sulla fattibilit

  2. agli amministratori non interessa nulla di questo piano, sono troppo occupati a fare cassa con il consorzio urbania (e a prendere la meritata percentuale per s